02 luglio 2008

Cittadini

1800
Girolamo Rallo (28/12/1868 - 24/11/1920)
Figlio di Angela Perniciaro (presente nel sito) e di Girolamo Rallo (macellaio e suo secondo marito). Chiamaono il figlio Girolamo in onore del nonno materno Girolamo Perniciaro. Girolamo sposò Maria Bonasorte il 2/12/1893



Gaetano Buscemi

(padre di Vanni Buscemi Montana)

Girolamo Asaro  (20 Dicembre 1891)

chiamato familiarmente 'u zu Mommu, f. Passò buona parte della sua vita lavorando negli USA, in gran parte a Boston, dove passò a miglior vita il 24 Gennaio 1956.

Paolo Asaro (1894-1959)


Figlio di Giovan Battista Asaro e di Cecilia Rallo 
(fratello di Girolamo, nella foto sopra. Un terzo fratello, il primogenito nato nel 1884 si chiamava Antonino. Per gli interessati la sua foto si trova nella Sezione: Marina Militare)
Note: Cecila Rallo morì all'età di 41 anni. G. B. Asaro ne sposò la sorella Francesca Rallo (1862/1946), con la quale ebbe due figlie, Cecilia Asaro e Angela Asaro


Giovan Battista Asaro nato il 12/4/1921 e morto il 14 agosto 1928, figlio di Paolo, morì in seguito ad un incidente occasionale, finì sotto una macchina asfaltatrice. Subito dopo la immane tragedia i genitori e i  suoi fratelli emigrarono negli USA 


1922/23


Questo è il gruppo di famiglia che ritrae la madre Francesca Sardo con i figli Giovan Battista e Cecilia. Prima di partire per gli Stati Uniti Paolo e Francesca ebbero un altro figlio a cui diedero il nome di Giovan Battista

Vittorio Sansone (fine ottocento)
Figlio di Diego (garibaldino), vissuto al nord del Italia

Franco Maccagnone, principe di Granatelli













Nicolò Sardo



Giuseppe Safina


Nenè Lombardo (di Antonio)


Giacomo Quinci (sciovanni)

Giuseppe Majale (1855 - 1938)
Fu il terzo figlio di Francesco e Francesca Bucca. Era geometra e nella Mazara di fine ottocento e primi decenni del novecento fu un professionista molto stimato, che svolse la sua professione con onestà e impegno. La sua casa, ancora oggi esistente, è ubicata in Piazza Regina. E’ un elegante edificio risalente ai primi anni del ‘900. Interessante il portale, nella cui raggiera in ferro battuto nella parte superiore , si trovano le iniziali G M. Abitò quasi tutta la sua vita in questa abitazione con la sua famiglia e in particolare con la figlia Francesca (quando questa restò vedova nel 1912). Alla sua morte la casa andò in proprietà alle due figlie Francesca e Agata, quest’ultima sposata con Ascenzio Basile e morta in giovane età. Oggi non appartiene più ai discendenti della famiglia.

(1860-1943)
Pietro Giacalone

1863 - 1950
Vincenzo Guida
Impiantò negli ultimi anni del XIX secolo, per conto della ditta Hopps, nei locali dove attualmente insiste il Mahara Hotel, una fabbrica per il ghiaccio artificiale. Dopo parecchi anni la fabbrica, acquistata nel frattempo dai soci Mandina e Papa, viene trasferita nei locali ubicati nel Lungomare Mazzini, dove in atto opera il supermercato Coop. In seguito la fabbrica venne ulteriormente trasferita in via Epifanio e Guido Mattana e rimase attiva sino al 1940. La manutenzione e il trasferimento e il collaudo dei macchinari avveniva, sempre, sotto la sua esperta direzione con la supervisione del palermitano ing. Emanuele Dolce. 

1870
Leonardo Ingrande (Lu zu Nardu Spitaleri

1879-1939
Raffaele Dado

1882 - 29/9/1929
Nicola Rallo nel 1945
Gestiva un servizio di trasporto merci con piccole imbarcazioni (luzzi ?), da navi mercantili che non potevano entrare nel nostro porto canale date le loro dimensioni


Giovanni Hopps Bulgarella

1890 - 1964
Carlo Ramo  (di Luciano e di Vita Sicomo)

1893-1977
Francesco Rizzo (Cav. di Vittorio Veneto)

6/11/1894 - 18/8/1979
Tommaso Guida (cav. di Vittorio Veneto)


Attestato

1895 - 1988 
Vito Marino (Cav. di Vittorio Veneto)


Giuseppe Giordano nel 1940

Novecento
16/01/1906 - 23/5/1983
Giuseppe Rallo

1906




Emmanuele Di Liberti nel 1941 (bottegaio)

1912
Vito La Monaca (maestro)

Pasquale Di Liberti

1918- 2009
Giovan Battista Falco (lu zu Pippinu Batarullicchiu), 
figlio adottivo di Nino Asaro (ciucia chi vola)


Anni Trenta
Francesco Siragusa (lu zu Cicciu 'nfurna patri)


Pietro Giacalone (Schilluzza)


Francesco Ingrande (lu zu Cicciu tisa) - nel 1939


Vito Giammarinaro (Duchino)


Nicola Giammarinaro (pasticciere poi impiegato all'Esattoria)


Nicola Giammarinaro (qualche anno dopo...)


Vito Ballatore (fabbro)


Giacomo Cuttone (deceduto nel 1956)


3 commenti:

  1. Gianni Asaro1:50 PM

    Salve, il mio nome è Gianni Asaro, mazarese da 25 anni ma consapevole di esserlo da un paio d ore; tale consapevolezza nasce dall'aver trascorso le ultime 2 ore immerso nel suo blog, immersione che per la prima volta nella mia vita non è stata mai disturbata o intaccata o distratta da alcunchè, (forse l'ultima volta che mi sono sentito cosi preso da qualcosa erano gli anni 90 e guardavo Bim Bum Bam). Le scrivo perche mi sento in dovere di farlo, in dovere di ringraziarla per la passione e l'amore che lei, col suo blog, dimostra per la nostra amata/odiata città.
    Le scrivo perchè voglio complimentarmi con lei per la mole di materiale che è riuscito a recuperare e, con grande maestria, catalogare e rendere accessibile a tutti noi. Le scrivo perchè non la conosco, o meglio credevo di non conoscerla, infatti ho scoperto che lei è il papà di Valerio; ragazzo eccezzionale che, nonostante non abbia mai avuto la fortuna di frenquentare (per chiari motivi d età) ho la fortuna di conoscere. Le scrivo anche perchè volevo condividere con lei le emozioni che hanno suscitato in me tutte quelle foto: anni per la maggior parte, a me, anonimi almeno nei soggetti ma allo stesso tempo capaci di suscitarmi mille sensazioni e mille immagini di un tempo che non ormai non c è piu; un tempo in cui le leggi erano più rigide(vedi separazione di maschi e femmine nelle scuole) ma dove i legami tra amici/colleghi/famiglie erano indissolubili.
    Sembreranno i discorsi di un vecchio i miei ma sono molto o forse estremamente realista e sono, quindi, molto sfiduciato dalla nostra, ormai alla deriva, realtà socio-culturale mazarese; faccio ovviamente riferimento alla reltà dei giovani, dei miei coetanei ormai totalmente estranei ai doveri o oneri che la vita ci impone. Purtroppo a volte mi vergogno di essere mazarese, perche ormai la nostra città è solo apparenza e niente sostanza, siamo un bel barattolo ma col "contenuto" andato a male. A Mazara non si vede crisi, non c è una macchina vecchia, e poi come si dice da noi: "li pirocchi ni mancianu" o " li mrogghi ni cummogghianu".
    Perchè i giovani mazaresi (dai 14-20 anni) sono tutti uguali, tutti o quasi, ignoranti e sfaticati.
    Perchè ho invitato a visitare la nostra città ad alcuni amici "di fuori" e tutti sono rimasti stupiti dalla vita che si fa e dalla mentalità che hanno trovato e della nostra città hanno dato una definizione che ancora oggi mi fa sorridere: "Mazara sembra un villaggio turistico nel giorno di ferragosto h 24 e 365 giorni all'anno" (come dargli torto).
    Grazie a lei e al suo blog... da oggi mi vergonerò un po meno. Felice di aver, per caso, trovato il suo blog, le faccio i miei più sentiti auguri per la sua vita.
    Gianni

    P.s.: una sola curiosità voglio che mi tolga....mio zio ha giocato nel Mazara ed era anche cosiderato molto forte!!! Eppure credo di non averlo visto in nessuna foto, come mai???
    Il suo nome è Ciccio Asaro detto Sivorino.

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  2. Alessandro Riolo12:34 PM

    Salve Pino,, grazie!
    Il tuo sito é una miniera d'oro. Un vero e proprio museo della memoria di Mazara. Ne esistono vari in giro per il mondo (qui quello del Ticino), ma il tuo é il primo che vedo creato e gestito da una sola persona. Di nuovo tantissimi complimenti!

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  3. Ruggero Palazzolo4:34 PM

    Mi chiamo Ruggero Palazzolo e nel tempo libero sono uno studente universitario, ma non è in questa veste che la contatto, ma in qualità di nipote.
    Eggià,nipote di una nonna a cui voglio molto bene che è originaria di Mazara del Vallo e l’ha sempre portata nel cuore, anche se per motivi lavorativi si è trasferita a Palermo, dove risiede da circa una quarantina d’anni. Mia nonna è di un’altra epoca e non ha mai imparato a usare il computer o lo smartphone, quindi è rimasta tagliata fuori da una parte di mondo. Recentemente però, visto che io ho un computer dove è possibile inserire la carta sim del telefonino, sono andato a trovarla e insieme abbiamo visto per una buona oretta il sito da lei creato. Lì ha trovato delle sue foto da giovane, delle foto di suo padre e perfino delle foto di suo nonno, ossia il mio trisavolo; alcune di queste foto ho avuto il piacere di stamparle e regalargliele, tra le sue lacrime di gioia.
    La ringrazio per avermi dato la possibilità, grazie al suo sito, di regalare alla mia nonna questi attimi di gioia.
    cordiali saluti


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