05 febbraio 2009

Arma dei carabinieri

1932 - Il tenente dei C.C. Enrico Lisetti (1904-74) tra le Autorità locali. Fu a capo della tenenza di Mazara per circa tre anni
Alto, snello, figura molto elegante ed agile, capelli biondi, combattè con impegno il fenomeno mafioso e fu molto apprezzato dai mazaresi.

Il tenente con alcuni suoi Carabinieri. Il bimbo sulle gambe del sottufficiale è il piccolo Aldo Lisetti (divenuto poi generale dei carabinieri).


Alla vigilia della sua partenza per altra destinazione le autorità locali e le rappresentanze delle varie categorie sociali vollero salutarlo con una manifestazione pubblica, nel corso della quale gli consegnarono una pergamena, opera del pittore Giuseppe Giardina (allievo di Giuseppe Boscarino)

Tra gli oltre sessanta sottoscrittori, figuravano il podestà Luigi Vaccara, Umberto Salvo, il commissario Giuseppe Augello, Giovan Battista Raja (senatore e sottosegretario di stato del governo De Gasperi), don Gaspare Morello, Giuseppe Napoli (medico e storico locale)Giacomo Hopps Caracciolo e Giuseppe Hopps Burgio (di antica origine scozzese ed eredi dell'industria vinicola "Marsala"), Leonardo Bonanno, avvocato e strorico locale, Giuseppe Malato, Vincenzo Consoli, Vito Montalto, Vincenzo De Simone, Giuseppe Fodale, Giuseppe Maiale, dr. Francesco Giammarinaro, rag. Vito Romano, dr. Filippo Russo, Enzo Majale, Salvatore Patti, Gaetano Vinci, fonadtore della scuola Marittima, Pompeo D'Errico, pro. di matematica al liceo e poi docente all'Università di Pisa, Michele Pugliese, geometra, Pietro Impeduglia, Giuseppe Fodale ed altri.

Le foto sono tratte dal libro di Aldo Lisetti: "Il coraggio della fedeltà"

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