02 febbraio 2010

Locali Estivi

 Lido Tonnarella
Il lido nacque nei primi anni Cinquanta. Il sarto Nicolò Gancitano, per tenere impegnato il padre, rimasto vedovo e in pensione, riuscì ad ottenere la concessione per l'apertura del primo lido pubblico a Tonnarella, e gli affidò la gestione. Riuscì ad ottenerla grazie a Luciano Ramo, allora impiegato presso la Regione Siciliana e all'amico Ciccino De Miceli, dirigente comunale, che gli suggerì tale possibiltà. La foto che segue mostra una serata danzante organizzata in quel, allora, piccolo locale.
1954
Salvatore Torre, Franca Rubino Grassa, Andrea Scaturro e Susanna Di Giovanni (fidanzata e futura moglie), Vita Rubino, Di Giovanni Catania (papà cannolu)

Golden RocK - (Lido Dancing)
Locale estivo in voga negli anni sessanta, venne realizzato nel 1963, ed era ubicato sul Lungomare San Vito, dove oggi c'è il Lido Kikis. Realizzato quattro amici: Salvatore Foderà, Giannino Gucciardi, Pippo Pugliese e Tony Romano, in seguito gestito dal solo Tony coadiuvato da Pippo Tardino, Giovanni Rubino, ecc.. Era un punto di ritrovo prestigioso accoglieva i giovani che provenivano da tutto il circondario. Era cos' articolato: una pista da ballo, un palco ove s’esibivano i vari complessi e i cantanti, nonché un'immancabile bancone-bar ben fornito. C’erano, poi, degli spazi arredati con  tavolini e sedie che servivano per riposarsi, rifocillarsi o semplicemente per conversare. All'epoca non v'erano molti locali in provincia con queste caratteristiche (era in competizione con la più rinomata Conchiglia di Alcamo Marina). L'ultima gestione prima della definitiva chiusura fu di Enzo Calafato, che la usò più come pizzeria che come dancing. La nostra generazione ricorda con nostalgia quella piccola balera che vide, anche, l'esibizione di famosi cantanti e importanti complessi musicali di caratura nazionale; in particolare ricordo I Dik Dik, l'Equipe 84, Ornella Vanoni. Il quel piccolo lembo di costa sbocciarono tante passioni e tanti amori giovanili. 
Il mitico palco per l'orchestra
In quella serata era di scena il complesso musicale dei "Dioscuri". I “Dioscuri”, oltre a possedere una strumentazione all’avanguardia, per sbalordire chi affollava la pista si servivano sia delle luci psichedeliche “Living Light” marca Davoli sia del famigerato “faro stroboscopico”. Per utilizzarlo era necessario che ci fosse il buio. La forte intensità dei lampi di luce emessi da una lampada allo xeno che s’accendeva e si spegneva a intervalli regolari, creava delle illusioni ottiche tali da far sembrare fermi coloro che, invece, si muovevano per via del ballo. La regolazione della velocità dei lampi produceva l’effetto “ralenty” che donava una sensazione molto coinvolgente e il cui utilizzo risultava molto gradevole, specialmente se il faro era orientato verso i musicisti. La gente rimaneva attratta da quei flash che illuminavano i componenti del complesso bloccandone i movimenti in una emozionante girandola d’immagini apparentemente fisse.Oltre ai “Dioscuri” il locale ospitò un altro famoso complesso di Castelvetrano, gli “Asteroidi”, che proponevano una musica più rockeggiante. Ogni tanto intervenivano, a secondo delle esigenze,  altre band, ricordo l'“Orchestra Duemila” negli anni settanta, questo fu uno dei segni della decadenza del locale

1966

Pietro Rustico, Salvatore Letterato, Vito Hopps, Felice Bocina, Santino Giametta, Pino Di Giorgi,
Nicolino Bianco, Mario Villani, Rino Bocina, Tano Buscemi, Gaspare Russo, Enzo Parrinello (la vecchia). Dietro si intravedono Cesare Vaccara, Franco Vella, Maria Antonietta Mollica, Andrea Casubolo.
Locandine





La Sirenetta (Lido - Dancing)
Locale ubicato sul Lungomare Fata Morgana (prima Tonnarella). Ideato e gestito da Emilio Patrì (titolare all'epoca, di un negozio di Ottica in corso Umberto I). Anche questo fu un ritrovo in all'epoca. Vennero organizzate memorabili serate di gala e in alcune occasioni vennero ad esibirsi, anche, vip del mondo dello spettacolo, tra i quali, anche, il grande Mike Bongiorno. Per un certo periodo vi era annesso un prestigioso ristorante gestito dal poliedrico e gaudente Marco Saporito (il suocero di Emilio), personaggio sui generis che, essendo vissuto, grazie ai suoi natali, da grand viveur, non si curava degli aspetti economici nella gestione della cucina. Per lui l'importante era esibirsi creando ottimi piatti elaborati o se le pietanze erano semplici, la qualità doveva essere al top. Così come mangiava bene lui altrettanto voleva facessero i suoi amici-clienti. Questo suo modo d'agire costrinse il genero ad una repentina chiusura, per palese squilibrio tra le entrate e le uscite. Ricordo ancora con nostalgia i suoi succulenti piatti, realizzati con tanto amore e tanta competenza.

1969 - Elezione reginetta "Long Rifle Club" - Rosa d'agosto
Andrea Di Giorgi ('u baruneddru), Vita Burzotta, Aldo Bua, Peppe Augusta (cavaddru), dietro Giacomo De Simone del complesso dei Dioscuri


Giacomo De Simone, Vito Messina, Anfrea Di Giorgi, Vita Burzotta, Lorenzo Calamia, Aldo Bua

1967 - Biglietto d'invito per una serata organizzata dai Goliardi alla Sirenetta

1971 - Sirenetta - Elezione "Donna Ideale" - Gestione Giancarlo Russo e Aldo Bua
Saverio Safina (presentatore), Aldo Bua

1972 - Hopps Hotel (bordo piscina)
Giovanna Bua - Vito Di Liberti

Pomeriggi Beat
Dato che le ragazze negli anni sessanta non ottenevano facilmente il permesso dai genitori per uscire la sera da sole, fu inventato un escamotage per poter consentire loro di ballare in discoteca. Un gestore di un locale (se non vado errato Ludovico Roccafiorita) inventò i Pomeriggi beat. Si andava alle ore diciassette e si usciva alle ore 20 circa. La foto ritrae Enzo Calafato e la sua fidanzatina Agnese Incandela in una di quelle occasioni. S'intravede Mommo Pipitone.

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