01 febbraio 2009

Caduti per la Patria

30 ottobre 1991 
Il ministero della Difesa ha rimpatriato dai cimiteri di guerra italiani le spoglie di due caduti per la patria, del sergente Gino Rizzo, fratello (fratello di Francesco e di Alberto) ed del marò Salvatore Quinci. Le urne, giunte in Italia, furono depositate per circa due mesi in una caserma di Roma e sono state, poi, trasferite a Mazara. Un corteo si è snodato dal Municipio in piazza della Repubblica sino al cimitero, dove le autorità militari hanno consegnato alle famiglie le due urne. Le spoglie, accomunate dallo stesso destino, dopo 49 anni, provenienti da luoghi diversi, finalmente riposano nella loro città, in due loculi messi a disposizioni dal Comune. 




Biagio Rizzo (1908 - 1942)
Fu ferito e fatto prigioniero dagli Inglesi in Africa orientale. Con una nave-ospedale lo trasferirono in India a Bombay e lo ricoverarono in un ospedale da campo per prigionieri di guerra. Dopo poco tempo la ferita curata male, gli provocò una setticemia che lo condusse a morte. Era con lui anche il dott. Vito Lentini di Mazara (papà di Piero Lentini) che rientrato in patria raccontò ai parenti tutti i fatti. L'ultima lettera che mandò a casa porta la scritta: Bombay, 2 febbraio 1942. Fu sepolto nel cimitero di guerra italiano, alla periferia di Bombay. Il governo indiano negli anni '80 cambiò il nome alla città da Bombay in Mombay. 


Il marò Salvatore Quinci, fu affondato con il suo incrociatore nel Mediterraneo e preso a bordo da una nave inglese che raccolse i naufraghi. Morì per i postumi delle ferite e sepolto dagli Inglesi in un cimitero di guerra in Egitto. I due caduti, in comune hanno solamente il mesto rientro a Mazara







Il corteo si dirige al Cimitero 







Le due salme consegnate ai familiari. Al nipote  Aldo Rizzo (figlio di Francesco), e i fratelli Quinci figli del caduto.

Il nipote Benedetto Rizzo (figlio di Alberto) con le spoglie dello zio


La messa fu officiata dal vescovo mons. Emanuele Catarinicchia


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