Nasce quasi per caso. Un giorno, sfogliando un album di vecchie foto, notai che molte di esse avevano cominciato a subire l'inesorabile insulto del tempo. Rimasi turbato e un po' infastidito ma, dopo una intensa riflessione, mi balenò l'idea di cercare un metodo che potesse ovviare a questo lento ma inevitabile degrado. Tra i vari sistemi presi in considerazione privilegiai, alla fine, quello di pubblicarle sul web. Realizzai, così, un blog tematico e iniziai l'inserimento delle prime fotografie che, inizialmente, riguardavano le immagini dei miei trascorsi sportivi nel mondo del Calcio. Esse mi ritraevano prima come calciatore dilettante e poi come medico sociale, inserito nelle varie formazioni dell'U.S. Mazara, di cui ero stato, per quindici anni, a titolo gratuito, il responsabile del settore sanitario, ritenendo che potessero suscitare una certa curiosità tra i molti amanti di questo sport. L'interesse dimostrato dagli appassionati, andò oltre le mie previsioni. Cominciò un passaparola che in pochissimo tempo fece decollare il numero dei visitatori. Venivo fermato per strada da amici e conoscenti ricevendo pacche sulle spalle e complimenti per l'idea avuta e venivo da essi incoraggiato ad andare avanti con questa, a loro dire, indovinata iniziativa. Spinto, anche, dall'entità di questo imprevisto interesse, a poco a poco, ho cominciato a creare altre Sezioni ed esaurita l'immissione delle foto in mio possesso, mi sono posto un interrogativo: perché non pubblicare le immagini di altre persone, privilegiando, però, un tema: Mazara del Vallo e i suoi cittadini? Così le foto si sono moltiplicate in modo esponenziale. Iniziai una certosina ricerca d'immagini tra gli amici e conoscenti, trovando molte collaborazioni e alcuni inspiegabili dinieghi. Quello che maggiormente mi ha spinto a perseverare sono stati gli innumerevoli attestati di stima da parte dei molti emigrati mazaresi sparsi nel mondo che, dagli angoli più sperduti del pianeta, mi hanno inviato e continuano ad inviarmi messaggi il cui contenuto è davvero commovente. Le email e i commenti rilasciati sul blog sono una variopinta pennellata di sentimenti, di nostalgici ricordi, e talvolta affiora qualche rimpianto. Non mancano mai, bontà loro, parole di apprezzamento per la mia iniziativa, in quanto sono riuscito a far rivivere loro emozioni irripetibili e questa rassegna fotografica contribuisce in modo determinante, così mi si dice, ad alimentare il legame affettivo con la città, che nessuno di loro ha mai dimenticato. Molti mi hanno inviato foto che io ho pubblicato con immenso piacere. Inoltre la stragrande maggioranza delle fotografie di famiglia da me inserite esistono in copia unica, e molti visitatori interessati non posseggono quelle immagini, pertanto la sorpresa nel vederle genera in loro una esplosione di gioia, dato che è possibile non sono visionarle ma anche stamparle! La qualcosa mi fa enorme piacere ma sarebbe auspicabile, opportuno, anzi determinante, citare la fonte, (purtroppo molti editori, scrittori, giornalisti, blogger, "imitatori" che, per le loro esigenze di reperire immagini, attingono a piene mani, non lo fanno. Molti addirittura su Facebook, scimmiottando alcune mie iniziative, ripropongono le foto spacciandole come loro e come inedite, coprendosi immancabilmente di ridicolo perché tutti i nodi prima o poi vengono al pettine). Dico questo non perché io cerchi falsi riconoscimenti, ma perché ritengo giusto rendere noto e popolare il sito che è diventato patrimonio comune. Il continuo depauperamento di questo considerevole patrimonio iconografico è una grave perdita generazionale, in fondo esso è la nostra storia per immagini e ritengo un delitto abbandonarlo e consentirne un triste oblio, le foto sono, oltre che testimonianza per i posteri, anche, dei piccoli ma inestimabili tesori emotivi. Essendo oggetti privatissimi, qualcuno potrebbe obiettare, perché allora farle vedere a tutti? Perché d'un tratto, esse escono prepotentemente dai dimenticati e polverosi albums sepolti in anonimi cassetti e balzano su una vetrina universale come Internet? La curiosità per il "come eravamo" non spiega la malìa di queste immagini. Per i titubanti e dubbiosi vi preciso ch'esse non ci coinvolgono più come protagonisti ma come normali spettatori. Attestano l'esistenza di un luogo che ci attira e ci turba: il passato, là dove i nostri genitori sono nostri coetanei o coetanei dei nostri figli. Il ritorno del trapassato ora ci attira e ora ci spaventa, perché è considerato contro natura, è il perturbante per eccellenza. Non ci siamo più abituati e qualcuno rimane tal volta, erroneamente, perplesso. Le attuali foto digitali, i fotofonini, oggi non ci regalano altro che un presente duplicato e ripiegato su se stesso, e queste antiche foto di momenti felici trascorsi ci ghermiscono, ci tirano indietro, fascinose ed inquietanti. Ci raccontano la storia della nostra comunità, ci tramandano, per immagini, gli usi e i costumi di una civiltà in continuo divenire e quindi mutevole e pertanto destinata a svanire come neve al sole. Ci mostrano le sembianze di persone che si vanno dileguando nelle nebbie della nostra memoria, ma che ci fa piacere rivedere e ricordare. Ritroviamo i volti di persone o amici che da anni non vediamo, perché emigrati o passati a miglior vita, ma che rimangono scolpiti nell'immaginario personale di ciascuno di noi. In qualche circostanza ci fanno conoscere persone di cui avevamo sentito parlare ma che mai avremmo potuto vedere altrimenti. Il fascino delle vecchie foto va al di là del soggetto rappresentato, coinvolge il nostro io, risveglia emozioni sopite e ci dona un'atmosfera irripetibile che fa volare la nostra fantasia e mette a dura prova i nostri labili ricordi. Altre foto, invece, non devono mostrare, e neppure comunicare: devono semplicemente essere. L'astronauta Charlie Duke della missione Apollo 16, ad esempio, lasciò sulla Luna una polaroid di se stesso con moglie e figli, offerta allo sguardo di nessuno e insieme di tutto l'universo. Un popolo che ignora il proprio passato, non saprà mai nulla del proprio presente.
(se volete potete leggere i commenti, sotto! )
Per chi non vuol leggere, ho realizzato, anche, il video
«Ondeggianti figure apparse in gioventù allo sguardo offuscato. Tenterò di non farvi svanire.
Vi lascerò salire accanto a me dal velo di nebbia e di vapori». (Goethe)
Seguono alcuni commenti che ho voluto inserire a corollario di quanto descritto
RispondiEliminaEgregio Dottore, per caso, navigando su facebook, ho scoperto il suo blog e, visitandolo, ho visto delle foto in cui c'è anche la buonanima di mio padre. Non le dico l'emozione che ho ho provato!! Anche perchè di quelle foto non ne conservavo alcuna. Le ho copiate e le custodirò gelosamente fra le cose più care!
RispondiEliminaGrazie!! Grazie!!
Che tuffo nel passato!! Molti di quei personaggi,li ricordo e alcuni sono anche morti, credo. Per esempio il dott. Ingraldo che era il mio medico di famiglia. Piuttosto non so più niente di Boscarino, non ricordo il nome,il fotgrafo per eccellenza e che mi fece tante foto quando stavo giù...verrò a vedere più spesso il tuo blog
RispondiEliminaNavigando per la rete ho scoperto per caso il suo blog, e ho trovato alcune foto in cui c'è anche mio nonno che mi hanno dato grande emozione. Grazie per il pensiero e meno male che c'è gente come lei che ricorda il passato della nostra cittadina, un saluto.
RispondiEliminaPer caso tramite Facebook ho scoperto il suo bellissimo sito, laddove ho potuto vedere moltissime foto della Mazara di una volta e molti personaggi eminenti che sono stati i rappresentanti della societa' mazarese.
RispondiEliminaIl grandissimo prof. D'Ancona me lo ricordo benissimo, ma il dott. Caravaglios, che e' stato il medico di famiglia quando ero ancora piccolo, quello non sono riuscito a leggere nulla e vedere nessuna foto
La saluto e ancora una volta la ringrazio per la sua sensibilita' nel mettere in rete fatti e immagini della realta' mazarese
Esimio Dottore, grazie per le splendide parole che ha scritto su mio nonno, il prof. Giuseppe D'Ancona. Sono molto fiero del grand'uomo che è stato; e sono molto contento quando qualcuno lo ricorda con grande affetto e ammirazione poichè, mio malgrado, non ho avuto l'onore e la grande fortuna di conoscerlo in prima persona,essendo nato dopo la sua morte. Ho da poco la maggiore età ma spero vivamente di percorrere la stessa strada del nonno e diventare grande come lui!
RispondiEliminaGrazie tante!!
Sono Francesco Pinizzotto e ti scrivo perché mio padre Giovanni Pinizzotto è stato amico di tuo nonno, conosciuto durante la sua permanenza a Mazara negli anni 1959-1960. I miei sono stati amici di tuo nonno e di tua nonna e mia madre li ricorda sempre con grande affetto. Anche tuo padre e tuo zio potrebbero ricordarsi. Mi piacerebbe avere la possibilità di potere avere un contatto con te e la tua famiglia. Cordiali saluto
EliminaUn lavoro certosino di ricerca, comparazione di dati, analisi del passato della nostra città quello di Pino Catalano che merita di essere elogiato senza riserve. Mostrare le immagini dell'antica Mazara ci trasporta in un tempo remoto e ci permette di catapultarci in un passato che non può non suscitare in noi forti emozioni. Farci rivivere i momenti allegri trascorsi in feste private e non (con relative didascalie) ci permette di sorridere rimembrando quei momenti di spensierata allegria. Dare corpo, spessore, fibra a uomini ormai scomparsi ci riempie di “consistenza”, e diventa un canale che può impegnare la nostra multiforme intelligenza a trovare adeguato dispiegamento oltre lo spazio troppo esiguo delle nostre quotidiane faccende.
RispondiEliminaGrazie Pino!!
Ciao Pino, ciò che ha scritto del tuo lavoro la prof.ssa Carolina D'Annibale è la sacrosanta verità: "Un lavoro certosino di ricerca, comparazione...analisi..." !!! Io sono convinto che "DOBBIAMO TENERCI" ! Non immagini quanto mi dispiaccia quando trovo commenti di "storici" che hanno copiato con il copia-incolla s...critti di mio padre ! Una delle più interessanti foto che hai pubblicato su Bypass , tra l'altro in due sezioni, è quella dei primi quattro studenti e degli insegnanti del liceo G.G. Adria dell'anno 1927. Ti farò la storia di quella foto e delle varie fasi del restauro. Quindi chi usa una foto dell'archivio di Bypass, deve rendersi conto del lavoro che c'è dietro e pertanto ha il dovere di citarne la fonte !!!
RispondiEliminaTi abbraccio, Ben
Leggere il suo post questa mattina mi ha commosso così come ci commuviamo ogni anno, partecipando alla marcia della memoria. La storia completa di Lollò non la conoscevo anche se avevo conosciuto Lui ed oggi tutta la sua famiglia. La ringrazio di aver scritto di Lollò perchè, scrivere di una vittima innocente della mafia è fare memoria e la memoria è importantissima per far sì che i giovani conoscano chi ha perso la vita per la libertà. La memoria serve anche per far sì, che attraverso un risveglio delle coscienze, questi delitti abbiano fine.
RispondiEliminaPartecipare alla marcia a Pietra Kappa è ogni anno un'emozione sempre più forte ed intensa, anche grazie a Tonio Dell'Olio "un prete particolare"come amo definirlo. I partecipanti alla marcia aumentano ogni anno così come aumentano le difficoltà del percorso che, a causa di eventi atmosferici,lo ha reso meno agibile. Ma la voglia che ci spinge e tanta e tale che continueremo a farlo ogni anno per Lollò e tutte le vittime innocenti della mafia.
Mario Congiusta
Egregio dott. Catalano, le scrivo per complimentarmi con lei per la bella idea di pubblicare su Bypass le belle foto che ci ricordano un tempo che fu e che nell’osservarle ci fanno gustare un nostalgico passato dove la nostra semplicità e candore oggi quasi fa ridere ai giovani ma a noi che di quei tempi siamo stati protagonisti ci suscita tanto piacere. Seguo sempre le integrazioni di nuove foto e con piacere incontro vecchi amici, qualche parente e molti conoscenti. Grazie di questa bella idea.
RispondiEliminaBuongiorno,
RispondiEliminaMolto bello il suo blog.
Un saluto d'una braziliana qui parla un po' l'italiano.
Carissimo Pino
RispondiEliminaogni volta che leggo e rileggo quello che scrivi di mio zio rimango stupefatta dalla sua grandiosità. Pur avendo avuto la fortuna di viverlo per 16 lunghi anni, devo ammettere, malgrado vorrei che fosse il contrario, che molte moltissime cose non le ricordo. Il tempo ha offuscato molto i miei ricordi e le linee nette e precise di determinati momenti, col tempo, si sono sfaldate quasi del tutto. Oggi ho delle sensazioni legate al mio carissimo zio...e sono quelle sensazioni che continuano a farlo vivere nella mia mente e nella mia vita. Si, nella mia vita, perchè davanti ad ogni decisione, ad ogni momento difficile o felice, ho pensato a lui e a lui, nella mia mente, ho raccontato e chiesto aiuto...e credo che in qualche modo, in questi anni, lui mi abbia aiutato molto.
Per cui, se me lo concedi, gli mando un saluto e un grande abbraccio da questo blog che sono sicuro che lui apprezzi tantissimo.
Malgrado, a volte, si tenda a non parlare molto della persone che ci hanno lasciato, credo che nessuno di noi l'abbia mai dimenticato un solo giorno.
Grazie per avermi aiutato a ricordare. Ti voglio bene Vito...
Egregio Amico o forse meglio dr. Catalano, aprendo la posta, mi sono chiesto chi fosse stato a spedirmi questa e-mail! Navigando, navigando, ritrovo foto, luoghi, volti a me conosciuti, ma un pò offuscati dal tempo trascorso. Tuttavia, come si possono dimenticare le divertentissime "Feste della Matricola"! con i cappelli di vario colore a stabilire le diverse facoltà. Un gran Maestro è arrivato da Palermo per la Festa più attesa dell'anno. Quale timore per questo tipo, ubriaco fadicio, sostenuto da colleghi universitari al secondo, terzo, quarto anno, ma degno di rispetto da parte delle matricole (me compreso). E poi, pomeriggi interi dietro le sedie dei tavoli da gioco del Long Rifle (vicino al Cinema Eden) per capirci, giovane squattrinato, a guardare quelli che giocavano sul serio (con le carte da diecimila) e come giocavano (zicchinetta). Tanto tempo è passato, sono quarant'anni che non vivo più a Mazara e fugacemente vi ritorno, ma con un magone! Un mazarese che si sento forestiero in terra natia! Grazie a Lei ho fatto un piccolo tuffo nel mio passato di adolescente. Non ho nulla, purtroppo, da darle per contribuire a rendere più ricco il suo dossier sito. Grazie per avermi stupito!
RispondiEliminaNavigando in internet, come si suol dire, mi sono imbattuto sul Suo blog e guardando e riguardando ho visto in alcune foto una persona che conosco: Mario Cajazzo. Insieme a lui ho trascorso il periodo del servizio militare a Mantova nella caserma S.Martino e da allora nessuno dei due ha avuto reciproche notizie. Qualora possibile Le sarei grato se comunicasse questa mia mail a Mario...
RispondiEliminaLa ringrazio sin d'ora per quanto potrą fare sperando di leggerLa quanto prima.
La saluto cordialmente.
Carissimo Pino,
RispondiEliminaIl mio messaggio proviene dagli Stati Uniti, dalla citta' Surprise, che e' un sobborgo di Phoenix nello stato dell'Arizona. Prima di tutto mi voglio scusare per il mio italiano, dopo cinquantanove anni non e' piu come era prima. Durante questi anni io per 99% del tempo ho parlato inglese, anche a casa perche' mia moglie parla soltanto un po' di dialetto di Petrosino, paese di origine dei suoi genitori. Io ho avuto il tuo nome da mio nipote Marcello Mauro da Firenze, che lo ha avuto, a sua volta da Vita Russo Basile da Roma. Ho ammirato la collezione di fotografie e storie che hai pubblicato nel tuo blog. Devi essere molto interessato nella storia di Mazara.Io sono un mazarese di nascita e' son venuto negli Stati Uniti quando avevo 26 anni. Sono nato a Mazara l'otto Giugno 1924, in Via Garibaldi 3, nella stanza con il terzo balcone, alle 9 del mattino, sono il secondo genito di Vincenzo Giulio Pisciotta e di Emilia Sansone. Sto scrivendo la storia della nostra famiglia per i miei figli e i miei nipoti e spero che tu mi possa aiutare.
Il mio nonno Diego Sansone fu' un garibaldino e il suo nome era scolpito assieme ad altri cinque mazaresi in una lastra di marmo locata nel vecchio Municipio, sulla sinistra entrando dalla porta principale. Ora che quell'edificio e' stato demolito, mi chiedo che fine abbia fatto la lapide. Mi sarebbe gradito ricevere una fotografia della stessa. Mi puoi aiutare? Io ho tante domande da porti.
La prima e: il negozio di giornali e riviste vicino alla casa dove sono nato, il negozio di Peppino Aiello. Lui, se mi ricordo bene aveva un genero che si chiamva Catalano. Tu sei un suo parente? Guardando il tuo blog, le fotografie e le storie che vi si trovano hanno svegliato in me tanti ricordi. Ti allego una fotografia nella quale da destra seduti io Enzo Pisciotta, Marco Aiello (figlio di Peppino Aiello), Ignazio Casubulo e Andrea Bonacasa. Di dietro il geometra Casciolo, Vittorio "Faciano" Salvo, il terzo non mi ricordo il nome.
La fotografia fu presa da Boscarino nel suo studio nel 1942.
Se sei interessato noi potremmo incominciare una corrispondenza, ho altre fotografie che ti potrei inviare. Spero di ricevere una risposta e ti ringrazio tanto per la tua disponibilità.
Enzo Pisciotta
Carissimo Dr. Catalano,
RispondiEliminavorrei ringraziarLa, anche a nome della mia famiglia, per aver ricordato con parole così umane e cariche di visibile affetto quella brava persona che era mio zio Vito Ballatore.
Grazie.
Ho visitato il tuo Bypass che mi ha portato con grande piacere nella Mazara della mia gioventù e devo ringraziarti per queste belle foto in cui ho riconosciuto tantissime persone e luoghi a me cari. Grazie Pino (ci conosciamo da così tanto tempo da permettermi il tono confidenziale). Sono Andrea Asaro (Sormani per gli amici) e volevo segnalarti che ho riconosciuto la persona seduta accanto a padre la melia (lo scrivo in piccolo volutamento perchè questo mio insegnate alle medie una volta mi ha rotto il setto nasale) in quella foto conviviale nella scuola avviamento: è la prof.ssa Speciale (suocera del preside Melia) che è stata mia insegnante di Lettere alla Scuola Media in quegli anni. Ti ringrazio ancora e ti saluto cordalmente
RispondiEliminaEgregio sig. Catalano,
RispondiEliminanoi non ci conosciamo, mi chiamo Baldassare Basone e vivo nelle Marche da diversi anni. Le scrivo perché attraverso il suo blog ho avuto modo di trovare una foto che ritrae mia madre, che tra l'altro vive ancora a Mazara, assieme alle sue compagne della scuola di avviamento professionale (mia madre é quella in basso a destra). Una circostanza che lei aveva imenticato, anche a seguito della mancanza di materiale fotografico, che le ha fatto molto piacere ricordare. Pertanto nel ringraziarla, le chiedo, qualora ne fosse in possesso, di poter visionare altro materale fotografico attinente quel periodo e quella circostanza. Grazie.
Distinti Saluti.
Complimenti per il tuo impegno nella ricostruzione di situazioni e personaggi mazaresi. Mi sono immersa, piacevolmente, in alcune atmosfere d'altri tempi, ri percorrendo,vissuti che mi appartengono, con forti emozioni. Grazie.
RispondiEliminaCari saluti
Ho appena finito di guardare con ammirazione,il suo blog personale, riguardante foto, cultura e storia della citta di Mazara. Devo dire che lei possiede un piccolo, grande, tesoro di testimonianze della nostra citta che non deve andare assolutamente perso, rinnovo grande stima e simpatia. Il tutto andrebbe anzi valorizzato; l'amministrazione comunale, dovrebbe inserire parte o quasi tutto il suo materiale nel sito ufficiale della citta, permettendo a lei di essere uno dei curatori per quando riguarda la Mazara del passato. Un grosso augurio di buon lavoro per una Mazara sempre più viva, attiva è Magica.
RispondiEliminaCon affetto Marco.
Mi trovavo un giorno a navigare senza meta su internet visionando i soliti siti sportivi e di cronaca italiana, ad un tratto pensai di digitare sul motore di ricerca google “foto antiche di Mazara”, da li cercando mi sono imbattuto nel suo blog, ne rimasi affascinato, ho avuto modo di scoprire quando bella era la nostra città. Foto meravigliose, in una delle sue foto ho riconosciuto un mio zio “Martinico” ritratto in tre foto di squadre di calcio, dire che ne sono rimasto stupefatto è niente, semplicemente bellissimo. Da lì, insieme ad un mio amico (che ha già avuto modo di conoscere “Domenico Rustico”) è nata l’idea di creare un gruppo su facebook “Mazara – le nostre origini”. Il gruppo è nato con l’intento di raccogliere foto, video e notizie della nostra Mazara, ad oggi il gruppo conta ben 450 membri, circa 115 foto e 8 video, praticamente un successo, e questo lo dobbiamo anche a lei che come ha ben già visto vi sono tante delle foto pubblicate nel suo blog. Mi sentivo in dovere di scriverle due righe per ringraziarla dell’eccezionale lavoro che ha fatto. Per l’occasione, sperando che ne faccia cosa gradita, le invio alcune foto che ho pubblicato oggi nel nostro gruppo. Cordiali saluti
RispondiEliminaSalve, il mio nome è Gianni Asaro, mazarese da 25 anni ma consapevole di esserlo da un paio d ore; tale consapevolezza nasce dall'aver trascorso le ultime 2 ore immerso nel suo blog, immersione che per la prima volta nella mia vita non è stata mai disturbata o intaccata o distratta da alcunchè, (forse l'ultima volta che mi sono sentito cosi preso da qualcosa erano gli anni 90 e guardavo Bim Bum Bam). Le scrivo perche mi sento in dovere di farlo, in dovere di ringraziarla per la passione e l'amore che lei, col suo blog, dimostra per la nostra amata/odiata città.
RispondiEliminaLe scrivo perchè voglio complimentarmi con lei per la mole di materiale che è riuscito a recuperare e, con grande maestria, catalogare e rendere accessibile a tutti noi. Le scrivo perchè non la conosco, o meglio credevo di non conoscerla, infatti ho scoperto che lei è il papà di Valerio; ragazzo eccezzionale che, nonostante non abbia mai avuto la fortuna di frenquentare (per chiari motivi d età) ho la fortuna di conoscere. Le scrivo anche perchè volevo condividere con lei le emozioni che hanno suscitato in me tutte quelle foto: anni per la maggior parte, a me, anonimi almeno nei soggetti ma allo stesso tempo capaci di suscitarmi mille sensazioni e mille immagini di un tempo che non ormai non c è piu; un tempo in cui le leggi erano più rigide(vedi separazione di maschi e femmine nelle scuole) ma dove i legami tra amici/colleghi/famiglie erano indissolubili.
Sembreranno i discorsi di un vecchio i miei ma sono molto o forse estremamente realista e sono, quindi, molto sfiduciato dalla nostra, ormai alla deriva, realtà socio-culturale mazarese; faccio ovviamente riferimento alla reltà dei giovani, dei miei coetanei ormai totalmente estranei ai doveri o oneri che la vita ci impone. Purtroppo a volte mi vergogno di essere mazarese, perche ormai la nostra città è solo apparenza e niente sostanza, siamo un bel barattolo ma col "contenuto" andato a male. A Mazara non si vede crisi, non c è una macchina vecchia, e poi come si dice da noi: "li pirocchi ni mancianu" o " li mrogghi ni cummogghianu".
Perchè i giovani mazaresi (dai 14-20 anni) sono tutti uguali, tutti o quasi, ignoranti e sfaticati.
Perchè ho invitato a visitare la nostra città ad alcuni amici "di fuori" e tutti sono rimasti stupiti dalla vita che si fa e dalla mentalità che hanno trovato e della nostra città hanno dato una definizione che ancora oggi mi fa sorridere: "Mazara sembra un villaggio turistico nel giorno di ferragosto h 24 e 365 giorni all'anno" (come dargli torto).
Grazie a lei e al suo blog... da oggi mi vergonerò un po meno. Felice di aver, per caso, trovato il suo blog, le faccio i miei più sentiti auguri per la sua vita.
Gianni
P.s.: una sola curiosità voglio che mi tolga....mio zio ha giocato nel Mazara ed era anche cosiderato molto forte!!! Eppure credo di non averlo visto in nessuna foto, come mai???
Il suo nome è Ciccio Asaro detto Sivorino.
Ciao Peppino, ieri sei riuscito a portarmi indietro nel tempo di almeno cinquant'anni. Non puoi immaginare la gioia ed il piacere che ho provato nel rivedere i miei genitori ancora giovani ed io appena che un ragazzino; sono rimasto davvero contento. Poi fra i tuoi amici scomparsi, ho trovato la foto di mio cugino Giovanni Venezia e mi sono un pò rattristato perché proprio con lui avevamo un buon rapporto, infatti il nostro legame era dettato da questo spirito libero che ci contraddistingueva dagli altri cugini. Grazie!!!
RispondiEliminaCaro Pino ti faccio i miei complimenti per il tuo meraviglioso sito web, scoperto attraverso una segnalazione dell'amico Lucio Rizzo. Adesso sto raccogliendo alcune foto di mio padre che potrebbero interessarti. Te le invierò al più presto, Roberto
RispondiEliminaMi chiamo Claudio Vassallo e volevo ringraziarla per le foto che ho scaricato in cui appare mio padre Giovanni.
RispondiEliminaCerto fa un po' impressione vedere il proprio padre da giovane, quando io rappresentavo ancora solo un'idea di famiglia futura...
Che dire, considerato che ho appena pubblicato le foto del mio primogenito su facebook, trovare qui oggi quelle di mio padre mi da uno strano senso di "continuità"...
Con i migliori complimenti per il blog le porgo i più cordiali saluti. Avv. Claudio Vassallo
Quel Piero Sciacca, della foto del 1949, in alto a sinistra era mio nonno. Faceva anche pugilato. Bella scoperta queste foto. Grazie
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaMi chiamo Dario Spagnoli e sono un ex calciatore dell'Akragas degli anni 70. Volevo complimentarmi con lei per il suo blog dove ho potuto ammirare il passato storico-calcistico del suo Mazara. Rivedendo certe foto ho anch'io fatto un bel tuffo nel passato. Ma la frase che mi ha colpito di piu' e quella che dice che: un popolo che ignora il proprio passato non sapra' mai nulla del proprio presente... verissimo.
RispondiEliminaAncora tanti complimenti.
Le scrivo in merito ad una fotografia in US Mazara Amarcord riguardante una formazione del Mazara, campionato 1957/58 la partita con la Folgore.
RispondiEliminaNella lista dei giocatori il penultimo da destra e' segnalato come un certo Nicolini, (assolutamente inesistente nella lista dei giocatori del US Mazara) ma le posso assicurare che il nome esatto era Remo Narduzzi, che era in quella formazione un titolare innamovibile, lo stesso mi ha segnalato l'errore sul nome scritto erroneamente. Se fosse possibile piacerebbe al Sig.re Remo Narduzzi una correzione al nome.
Resto in attesa di un suo cortese cenno di assenso e risposta.
Le porgo distinti saluti
Mauro Monteleone
349 East 49 Street
New York New York 10017
USA.
La ringrazio da parte del Sig. Remo Narduzzi per il suo sollecito cambiamento di "identita'" alla fotografia menzionata. Il Sig.re Narduzzi ha solo una foto ed e' la stessa che Lei ha pubblicato sul Suo Blog. In quei anni le foto dovevano essere merce veramente rara... Il Sig.re Narduzzi ha ricordi di quei giorni dove giuocava nel Mazara quando vinsero il campionato con un ampio disctacco sulla seconda, e se Lei ha piacere potrebbe riassumerle via email (tramite me xche' il Sig.re Narduzzi non ha PC) alcuni ricordi di Suo padre e della squadra. Egli vive attulmente a Staten Island NY USA e ha 76 anni.
RispondiEliminaBuongiorno dott. Catalano,
RispondiEliminada molti anni vivo lontano dalla nostra amata cittadina, ho rivisto con piacere le immagini del suo blog che mi hanno fatto tornare alla mente ricordi ormai svaniti, trovo con piacere che sono riportate foto di mio zio Vito Sardo
Complimenti ancora per il suo lavoro.
Egregio dott. Catalano, grazie a lei, guardando le vecchie foto del Mazara Calcio mi sono emozionata rivedendo mio zio Dino Venezia. Come dite voi (dinu lu rossu), che purtroppo è venuto a mancare da un po di anni. Ma rivedendo queste immagini mi sono accorta che mi manca troppo.
RispondiEliminaGrazie, grazie e ancora grazie.
Bei ricordi dott Catalano! Sono un ragazzo che a quei tempi lavorava al circolo Long Reif di Mazara dove il mister Vellutato faceva spesso sedute con i giocatori la domenica prima della partita. Davvero bello ricordare quei momenti.
RispondiEliminaGrazie
Belle foto dott Catalano. Che ricordi, io sono il ragazzino che al circolo Long Rifle club, lavoravo assieme a Pietro Italiano. Adesso son cresciuto e vivo e lavoro in Germania. A vedere queste immagini son tornato indietro negli anni, li riconosco tutti i personaggi delle foto. Belli, belli comunque quei tempi!
RispondiEliminaGrazie per quei ricordi, Piero
Egr. dott. Catalano, voglio complimentarmi con lei per il maglifico lavoro che ha fatto sul portale, e un ringraziamento a titolo personale per i commenti e le belle immagini che ha fornito di Mazara. La storia, i personaggi, le gesta sportive della squadra e tutto il resto. Devo dire che mi ha portato indietro negli anni, facendomi ricordare di persone che erano andate nel dimenticatoio, visto che vivo a Treviso ormai da 13 anni e che di Mazara sento solo dei fatti recenti riferiti da parenti. La mia passione, come la sua, è il calcio (sò che è stato il medico sportivo del Mazara calcio per anni), sono cresciuto a pane e calcio come si suol dire, ho giocato nella Val di Mazara e ho militato per qualche anno nelle file della Folgore di Castelvetrano con alterne fortune (settore giovanile). Visto che tanta gente della mia generazione (1964) per svariati motivi è dovuta trasferirsi altrove e che di Mazara ci sono rimasti solo ricordi sbiaditi e lontani nel tempo, se riuscisse a rimpinguare il suo portale con qualche foto anche delle squadre minori di Mazara farebbe felici tanti concittadini sparsi per l'italia peninsulare.
RispondiEliminaEgregio dott. Pino Catalano, a scrivere e' uno dei figli di "Carmicio" che Lei ha riscontrato nelle prime foto. Il nome di mio papa' era Salvatore e dai suoi racconti ricordo anche questa breve ma intenza partecipazione all'interno della squadra di Mazara. Se le puo' tornare utile mio papa' era avvocato e dirigente dell'ufficio regionale della Vite e del vino di Palermo. Nato il 21/02/1924 a
RispondiEliminaMazara. Se desidera altre informazioni non dovra fare altro che scrivermi a
questo indirizzo. comunque Grazie di questo piacevole salto nel passato.
Salve. Volevo ringraziarla per il meraviglioso lavoro di condivisione del proprio passato che lei pubblica su Bypass. Sono qui insieme a mio suocero Salvatore Bonsignore che si e’ commosso rivedendo la foto che ritrae suo padre Vincenzo e suo fratello Nicola mentre suonavano la Novena in una casa mazarese. Mio suocero sostiene che quella in foto era casa sua ed ha pianto. Mio suocero purtroppo non e’ in possesso di alcuna foto che lo ritrae suonare insieme ai suoi familiari in quei 12 anni che porto’ avanti questa bellissima tradizione familiare della Novena. Si comprende quindi la sua emozione nel rivedere quelle immagini passate. La ringrazio quindi per aver permesso a mio suocero di rivivere quelle emozioni ed a me di conoscere un pezzo della nostra storia.
RispondiEliminaCordiali saluti
Carissimo, ho appena scoperto il tuo blog su MAZARA (annessi e connessi) e mi è molto piaciuto, anzi, mi è talmente piaciuto che avrei una mezza intenzione di frugare nei vecchi cassetti e vedere se riesco a trovare qualcosa che ti può interessare. Intanto però ti faccio i miei complimenti per la splendida idea.
RispondiEliminaEgregio dottore, grazie ad un lieve incidente di gioco, che mi costringe a stare fermo per qualche giorno, ho avuto modo,girovagando su internet, di scoprire il suo sito. Dal 1975 al 1979 ho abitato a Mazara. Ero il comandante della locale Tenenza della Guardia di Finanza. Da allora non ho più rimesso piede a Mazara, tranne che per i funerali del comm. Nino Hopps, (per una mia strana scelta tendo a non ritornare mai nei luoghi dove sono stato bene) ma quel periodo e le persone che ho avuto modo di conoscere sono sempre ben presenti e il ricordo è sempre splendido. Cosa che non mi capita di fare con gli altri posti dove sono stato per lavoro, mi sono sempre tenuto informato su quello che succedeva ed ora con internet e più semplice. Guardando le foto e leggendo le sue note ho scoperto della morte di Francesco Boscarino. La cosa mia ha addolorato. Il mio ricordo è quello di una persona dolcissima e paziente, (ha tentato di insegnarmi a fotografare e, mentendo sapendo di mentire, mi diceva che ero bravo!!!) Così come mi è dispiaciuto sapere della fine del preside Di Stefano. Mi ricordo bene di Lei. La vedevo spesso da Boscarino o bazzicare dalle parti del bar Pierino. Ora ho messo in memoria il suo sito, sperando che non le passi la voglia di aggiornarlo, e verrò a visitarla spesso.
RispondiEliminaCordiali saluti
GRAZIE! non c'è un altro modo per iniziare.
RispondiEliminaSono Margherita Mannina forse,anzi sicuramente tu non ti ricorderai di me, ma inconsapevolmente mi hai fatto un regalo grandissimo.
Attraverso internet mi hai portato nel periodo della mia gioventu' facendomi rivivere emozioni ormai non dico dimenticate ma sicuramente messe in un angolo nel mio cuore
Che meraviglia e quale emozione nel rivedermi in terza media con tutte le mie compagne, e ancora in una festa della matricola. Mi è sembrato di essere tornata indietro di tanti anni, anche se nelle restanti foto io non c'ero, quella è stata anche la mia vita. Io appena laureata sono stata chiamata per insegnare qui in Sardegna e come si suol dire ho messo su famiglia. In Sicilia dopo la morte dei miei genitori non sono piu' venuta ma è pur sempre la mia terra . Tu con il tuo lavoro da certosino sei riuscito a darmi delle emozioni molto forti e ti assicuro che spesso andrò a rivedere tutte quelle foto che per me rimangono l'unica cosa che fanno da ponte con le mie radici. Scusami se ti tedio con le mie nostalgie, ma sono felice e tutto ciò lo debbo a te Ho iniziato con un grazie e finisco con il dirti infinite grazie, un abbraccio affettuoso
Le scrivo per farle i miei più sentiti complimenti per il blog da lei ideato. Un grande strumento didattico di conoscenza per le molte persone appassionate, curiose e soprattutto per una propria cultura personale, di quelle che sono le fondamenta storiche di una città e dei suoi protagonisti.
RispondiEliminaE soprattutto la ringrazio, perchè, attraverso la sua dettagliata attività di ricerca, nel suo piccolo, ha dato a noi studenti di beni demoetnoantropologici un importante punto di riferimento di cui la città di Mazara del Vallo purtroppo non dispone, ovvero, di un museo storico-culturale della città.
Cordialmente Alessia
Caro Pino, la visita del tuo blog mi hai reso felice facendomi tuffare letteralmente nel tuo passato universitario e sportivo. Mi sono rivisto dolescente/giovane, anche se la mia vita da quegli anni è cambiata radicalmente. Nonostante ciò ho potuto apprezzare, seppur per poco tempo,con i miei amici dell'epoca ed ancora attuali, cioè Giovanni Castiglione, Paolo Pipitone, Adriano Burgio, Claudio Buffa, Saro Pizzo, Gianni Incandela, etc. Eppoi ho rivisto in foto impegnato in un ballo sfrenato carnevalesco il mio "fratellone" Silvio Lombardo con Sara Vento. Pino debbo confessarti che ho apprezzato, non solo le persone e gli avvenimenti che mi riguardavano personalmente, ma anche tutto il resto e tutto ciò mi sovveniva con grande entusiasmo, soprattutto sportivo. Spero per l'avvenire che integrerai di fatti passati e futuri il sito, così da riportarmi e da proiettarmi in vicende mazaresi, essendo rimasto, nonostante i miei 44 anni di allontanamento da Mazara, attaccato visceralmente alla stessa. Un abbraccio.
RispondiEliminaEgregio Dott. Catalamo. Mi chiamo Renzo Mezzapelle. Questa sera ho fatto vedere il suo bellissimo Blog a mio padre, Michele Mezzapelle, l'ex vice segretario del comune, che è rimasto stupito, affascinato e commosso. Iniziative coma la sua vanno non solo lodate ma anche sostenute, tanto che vorrei, se lei fosse interessato, fornirle qualche foto tratta dall'album di famiglia
RispondiEliminaScorrendo molte foto del tuo blog e leggendo i vari commenti, debbo ammettere che,qualche lacrimuccia è venuta giù. Credimi mi sono veramente emozionato. Grazie Pino, sei veramente grande. Ciao Enzo
RispondiEliminaColgo l'occasione per esprimere i miei sentiti complimenti all'artefice di questo curatissimo sito, il dottor Pino Catalano, che, con sapienza certosina, con professionalità straordinaria ed encomiabile amore per la sua città, ha saputo sapientemente ricomporre, in uno splendido tessuto visivo, frammenti di vita sparsi e sfocati della memoria collettiva,fruibili con grande commozione anche da chi, da anni non vive più a Mazara!
RispondiEliminaLeggere informazioni dettagliate e commenti garbati su persone ed eventi di un mondo che rischiava di scomparire, rivedere volti di parenti, di amici, di compagni di classe, conoscenti ed anche di sconosciuti, abbandonarsi a dei ricordi, che improvvisamente o lentamente riaffiorano, in dissolvenza, è un'emozione indescrivibile, ineffabile!!!
Grazie per un' impresa immane, ma egregiamente riuscita!!!!
Il mio nome è Gaetano Marrone, mazarese per nascita ma emigrato altrove all’età di 18 anni, nel 1957. Sono figlio di Ignazio Marrone e di Irene Russo (in arte Marusso). Forse dovrei conoscerLa, ancora forse abbiamo frequentato insieme il Liceo, ma dopo tanti anni di assenza ed altrettanti di stagionatura della mia carta di identità … ricordo poco della mia fanciullezza. Di ciò mi scuso. Inoltre, dal 2000, anno del decesso di mia madre, manco da Mazara. Ho quindi avuto scarse occasioni di aggiornarmi sulle vicende della mia città natale. Da qualche mese sono venuto fortunatamente a conoscenza del Suo blog e di tanto in tanto ci faccio volentieri una capatina. Le faccio anzitutto i complimenti per l’iniziativa e per il lavoro da certosino che trasuda dalle numerose e ricche pagine. Bravo, veramente bravo!
RispondiEliminaLe mando questo messaggio per salutarla e ringraziarla. Non la conosco personalmente ma attraverso il suo blog e le foto che pubblica. Le guardo da tempo e le condivido con i miei genitori e le zie. L'ultima volta le ho guardate domenica scorsa riuscendo a coinvolgere mio padre che purtroppo non sta bene e mostra poco interesse per tutto ciò che lo circonda. Tramite le sue foto abbiamo avuto modo di parlare di padre Severino e della signora Paolina.
RispondiEliminaMi accingo a scriverti per complimentarmi per la bella idea che hai avuta! Mi ha informata per caso mio fratello,incuriosita sono andata a visitare il blog e sono rimasta esterefatta da ciò che ho visto e letto. Sono felice che tu abbia potuto fare ciò per la nostra città e per noi mazaresi. Spero che anche altri ne vengano a conoscenza per far si che apportino anche loro un contributo in modo di avere ulteriori infomazioni sia passate che attuali.
RispondiEliminaBuonasera, sono Anna Palazzolo ed ho visitato poco tempo fa il Suo blog. Per prima cosa vorrei farLe i complimenti per il blog che è molto curato in ogni dettaglio e ben organizzato, in secondo luogo vorrei rubarLe pochi minuti per leggere la mia email e raccontarLe lo stupore nel consultare il suo blog. Mi spiego meglio. Navigando su internet scrissi il nome di mio padre sul motore di ricerca e cliccai su ricerca immagini per divertimento e mai speravo di trovarne una foto! Infatti scrivendo il nome Pietro Palazzolo comparve una foto di gruppo in bianco e nero che mi incuriosì parecchio e perciò visitai il Suo blog. Si tratta della foto "1968 - Casa Casubolo". Mi stupii molto, sia perchè non è semplice scovare una foto di gioventù del proprio babbo su internet sia perchè chi aveva conservato quel ricordo si ricordava il nome del mio papà (scusi il gioco di parole) a distanza di tempo e di spazio (vivo con la mia famiglia in Piemonte!). Vorrei ancora aggiungere che io e mia madre abbiamo visto per la prima volta mio papà senza baffi, poichè li porta dal 1975. Con questa email colgo l'occasione per ringraziarLa dell'attenzione e per aver avuto la brillante idea di raccontare la Mazara del Vallo di tutti i giorni. Distinti saluti, spero di non averLa annoiata.
RispondiEliminaGentile signor Catalano, sono la cugina di Tanino Russo, tale Agata chiamata Ninny Marrone e le scrivo da Genova dove vivo ormai dal '64 e dove ho dovuto abituarmi ad un modo di vivere e di rapportarsi con gli altri,l ontano anni luce dal nostro! Le scrivo perchè ho scoperto quella bellissima cosa che è " Mazara forever". Sono rimasta inchiodata davanti al pc gustandomi una per una le foto in cui ho riconosciuto mezza Mazara che non ho più contattato da anni e anni ! Mi ha fatto un piacere enorme questa sorta di full immersion nella mia vita giovanile nel mio paese e per questo volevo ringraziarla,anche perchè ci sono cose di un certo valore storico che farò vedere al mio nipotino di 13 anni per dargli un'immagine "vissuta" dei tempi andati (vedi periodo fascista). Ho inviato una foto in cui sono anche io, ai tempi del liceo, a Tanino, ma poi ho visto che ce n'è una praticamente identica, senza di me, ma con gli stessi personaggi di una foto già pubblicata nel sito. Se vuole ne faccia l'uso che crede,se no Tanino me la rimanderà indietro e vedrò di trovare qualcosa di più originale. Sperando di leggere altre cose cosi' interessanti e piacevoli le porgo cari saluti anche se non la conosco di persona. Grazie
RispondiEliminaCaro dottore, ho veramente apprezzato il lavoro da lei svolto. Mazara Forever e' veramente un gran blog. Nonostante io non sia della stessa generazione mi sono commosso a vedere i miei paesani ma soprattuto vedere la foto di mio padre quando era giovane. Grazie, e' veramente un gran pezzo di storia e spero che continui a portare avanti questo lavoro.
RispondiEliminaSono un mazarese che da circa quarant'anni vive nel veneto. Ho guardato con molto interesse il tuo sito "Mazara forever". Mi sono commosso a rivivere con i ricordi una Mazara che ho vissuto nella mia infanzia. Complimenti e grazie.
RispondiEliminaI ricordi di ognuno, sono certamente la molla che ci permette di avere una visione del tempo trascorso, che però quasi sempre ci procura una certa nostalgia. Fortunatamente esistono le fotografie che sono le nostre principali finestre sul mondo passato e che alimenta i citati ricordi. Rivederli e rivisitarli ogni tanto sicuramente ci fa bene.
RispondiEliminaBuongiorno dr Pino Catalano,
RispondiEliminaGuardando per caso su internet ho trovato il suo sito Mazara forever. Volevo complimentarmi con lei, l'ho trovato molto interessante e mi sono commossa nel rivedere mio cugino Vito Giammarinaro che ci ha lasciati da poco.
Io , se lei si ricorda sono venuta qualche estate a Mazara negli anni 70 e vi conoscevo un po tutti dato che approfittavo di uscire con lui che mi accompagnava .
Prima abitavo a Milano ma da quando sono sposata vivo in Svizzera ma ogni tanto vengo a Mazara dove ci sono sempre le mie radici, e mi fa sempre piacere rivedere i miei parenti.
Grazie per i bei ricordi, cordiali saluti
Caro dott. Catalano complimenti per aver creato MARARA forever. Una idea fantastica per i mazaresi come me in giro al mondo. Poter rivivere il passato guardando le belle foto del propria città! Ho fatto visionare ai miei figli il suo blog e sono rimasti impressionati. Continui, è una cosa bella quella che fa!
RispondiEliminaMazara forever: magia del tempo passato...
RispondiEliminaBuonasera, sono capitato per caso su http://pinum.blogspot.com - molto per caso - e ho cominciato a girarlo dalle foto delle scolaresche in avanti. Solitamente non scrivo ai gestori dei siti che visito, non ne avrei il tempo, ma stasera ho fatto una eccezione perché le vecchie foto con i ritratti di persone che oramai non ci sono più mi hanno colpito. Non è raro che questo mi succeda, sarebbe probabilmente troppo lungo da spiegare o anche solo raccontare. Il suo pensiero, "Un popolo che ignora il proprio passato, non saprà mai nulla del proprio presente", lo condivido e sono contento che nel mare di Internet - dove la stragrande maggioranza di quello che si trova è completamente inutile (e lo dico da addetto ai lavori) - ci siano siti come il suo.
RispondiEliminaSpero di non averla disturbata, cordiali saluti
Complimenti per il tuo sito e per le magnifiche foto e per i bei ricordi. Tanti saluti
RispondiEliminaGentile sig Catalano, la ringrazio delle sue preziose notizie. Ho avuto modo di mettermi in contatto con alcuni dei miei lontani parenti con i quali si e' già stabilita una piacevole corrispondenza. Come detto, appena faro' ritorno a casa potrò spedirle alcune foto di fine 800 che ritraggono personaggi della Mazara che fu. Spero in tal modo di contribuire al suo importante blog.
RispondiEliminaCordiali saluti
Ciao Pino, scusami se non ti ho risposto prima, ma sono stata via da Genova (e da F.B.) per circa un mese. Avevo aggiunto un commento al tuo post precedente, che, però, è scomparso...
RispondiEliminaLa ragazza della foto di classe della V B sono io, Vita. Lidia è il mio secondo nome che ho "adottato" quando, andata via da Mazara, mi sono iscritta all'Università di Catania! Mi dispiace, ma non ho l'originale e non mi sembra di aver mai visto questa foto. Ti ringrazio per avermi inviato il link che mi ha fatto fare un tuffo in un passato lontano, facendo riaffiorare in me un mondo di ricordi sopiti e di emozioni indescrivibili!
Visito spesso il tuo blog che non finisce mai di stupirmi per lo straordinario impegno con cui lo hai realizzato e per la sensibilità con cui hai commentato le varie foto, soprattutto quelle delle persone scomparse!
Il tuo è un singolare, meraviglioso dono d'amore a Mazara, ai suoi abitanti, alle persone che per varie ragioni sono andate via dalla città. E grazie a te, in tanti, possiamo andare alla ricerca di un tempo lontano e ricostruire, incredibilmente, preziosi tasselli del nostro passato! GRAZIE!!!
Gentile dott. Catalano, sono una studentessa di lettere,di Mazara. Voglio farle i miei complimenti per il blog ''Mazara forever" che ho avuto occasione di visitare e che ho trovato a dir poco eccezionale per la straordinaria ricchezza di contenuti e per l'ampio corredo di foto in bianco e nero che documentano la nostra storia, il nostro vissuto e che, a mio avviso,
RispondiEliminasono testimonianza di un patrimonio materiale e culturale di inestimabile valore.
Gentile Dott. Catalano,
RispondiEliminami chiamo Gianfranco Casubolo e mio padre si chiamava Peppino Casubolo (forse lo conosceva), aveva la concessionaria della SIMCA, sono nato in via ponte sul mazzaro nel 1960. Dopo la morte di mio padre nel 1975, con mia mamma Francesca Marrone e i miei 2 fratelli, siamo dovuti emigrare al nord ed esattamente a Susa (TO). Quindi, tutti i miei ricordi legati alla mia amata terra, si sono fermati a quell’anno. Da allora i luoghi e le persone che avevo conosciuto, si sono fermate al 1975. Si effettivamente sono ritornato sporadicamente a Mazara per brevi periodi, ma è stato come normale turista e non più come residente, che è molto diverso. Oggi per caso e per fortuna, sono finito nel suo fantastico bog e mi sono rattristato venendo a sapere che molte persone con cui avevo trascorso la mia infanzia non ci sono più e nello stesso tempo mi ha fatto piacere vedere come eravamo e come vivevamo in armonia con veramente poco.
Pertanto, volevo ringraziarla infinitamente per il lavoro da lei svolto, che credo a me, ma sono sicuro anche a tanti altre persone che come me hanno dovuto abbandonare la propria terra, procura emozioni indescrivibili. Grazie di cuore.
La condivisione, anche, dei propri ricordi possono e, spesso sono, i ricordi di molti altri. Tutto contribuisce a far si che la pubblicazione di foto risveglia emozioni sopite, soddisfa curiosità riguardo allo stato dei luoghi nel passato e, soprattutto, perpetua il ricordo di fatti e persone anche scomparse. Io considero il blog del dottor Catalano un vero museo della nostra memoria storica, altrimenti inesistente! Un museo unico e integrabile solo con la sensibilità ed intelligenza di ognuno di noi, da non perdere assolutamente!!!
RispondiEliminaSenza questo meraviglioso blog non mi sarei ricordato della mia vita trascorsa a Mazara dal 1935 al 1955. Grazie quindi, all'amico Pino Catalano e a quanti hanno collaborato a questa estesa enciclopedia di immagini. Lancio un appello ai miei compagni di scuola di Avviamento professionale di via del Carmine, sino al 1953, per inviare foto di quell'indimenticabile periodo giovanile, sarebbe bello rivedere e tramandare. Grazie a tutti!
RispondiEliminaSono un'insegnante di una Scuola Media, l'altro giorno durante un'ora buca con le colleghe abbiamo visitato il tuo blog, non puoi capire quali emozioni ci hai regalato premettendoci di "rivivere il nostro passato " !
RispondiEliminaGrazie
Egregio dott. Pino Catalano, navigando su internet, ho scoperto il suo blog, e visitandolo, ho visto delle foto che mi portano nel passato, suscitando in me
RispondiEliminacommozione e ricordi nostalgici. La sua iniziativa è nobile e,degna di essere compresa da tutti i mazaresi oggi e domani. Scorrendo le foto ho notato una lapide con 12 nominativi di giovani studenti del Ginnasio G.G. Adria che hanno
sacrificato la LORO vita per la Patria . Fra questi, mio fratello ANGELO ROMEO . Non posso descrivere quello che ho provato. ma grazie a Lei ho visto il mio passato. Ho letto il commento di Enzo Pisciotta dagli Stati Uniti, desideroso,
di avere contatti ed aiuto per la storia della sua famiglia. Mia nonna era Giuseppa Sansone ed io m'interesso all'albero genealogico della mia famiglia . Sarei disposto a dialogare con Enzo Pisciotta, se mi farà avere il suo indirizzo . ringraziandola per la sua disponibilità distintamente la saluto .
Romeo Umberto . Via nazionale 1207 Marsala.
Caro Giuseppe, sai che raggiungendo la terza età si diventa facili alle lacrime. Ebbene tante foto del tuo blog mi hanno fatto inumidire gli occhi. Questa strada, cioè la via San Giuseppe, percorsa ogni giorno per dieci anni venendo da casa in Corso Diaz o facendo il periplo Piazza Municipio-Via San Giuseppe-Piazza Mokarta-Corso Umberto I°-Corso Vittorio Veneto-Via di Porta Palermo-Piazza Chinea.Via Garibaldi, è una strada che mi è particolarmente cara. L' ho attraversata per andare a scuola prima in Piazza S.Veneranda , poi al Collegio. Era inoltre un passaggio obbligato per andare a trovare mio padre, direttore dell'Ufficio postale. C' era pure la salumeria Sardo della quale la mia famiglia era cliente e il fruttivendolo (Catinella ?) di fiducia. E per ultimo c'era il bar Sardo con i suoi coni e d' estate i tavolini dove la domenica con i miei si gustava il gelato. Vedrò mai più Mazara? Forse però non vorrei nemmeno; la Mazara di oggi mi oscurerebbe i dolci ricordi di quegli anni cristallizzati nella mia memoria.
RispondiEliminaGrazie infinite per Mazara forever!!!
RispondiEliminaE' da 15 giorni che ne sono venuto a conoscenza e non passa giorno che non vi faccia una visitina.
Ho lasciato Mazara nel '69 poco più che ventenne. Vivo a Firenze, sposato, tre figlie e una nipotina. Ho insegnato all'Istituto Agrario di Firenze per 37 anni dove ho anche conosciuto Stefania moglie di Benedetto Rizzo. Le emozioni provate nel vedere le centinaia di foto non riesco a descriverle, dagli amici d'infanzia (Nino Bruno) a compagni di scuola tantissimi (Totino Messina, Ettore Burgio, Salvatore di Giovanni, Giovanni Angileri, Luigi Vaccara... ecc). E poi la maestra Di Marco in I e II e la Maestra Pinta Antero in III; IV e V col maestro Scaduto.
Ho rivisto la foto della terza media col prof. Lo Monaco e il prof Pellegrino dove sono indicato come Vito ma sono Nino Ferro.
Naturalmente ho riconosciuto anche te, ma non ci frequentavamo e non penso che tu ti possa ricordare di me. Ho fatto le superiori a Marsala (Istituto Agrario).
Penso che l'immane lavoro da te fatto sia un vero regalo per quelli che vivono lontani da Mazara... ognuno può dire come ho detto anch'io: questo è un regalo personale , "prorio per me"!
Grazie ancora!
Sono uno dei tanti mazaresi che ha lasciato la propria terra, uno di quelli che negli anni 60 stava in piazza, che ricorda ancora Giattino, l'Omucani, Gianformaggio, Michiluzzu, lu iocu di li pignati, l'antinna insomma la nostra gioventù alla quale sono molto legato. Seguo sempre con interesse il tuo blog ed ho visto le foto del BRAZIL. Volevo dirti che a volte guardando Mazara forever mi scendono le lacrime, come dimenticare la mia città so che la mia esistenza finirà lontano dalla mia meravigliosa Sicilia e da Mazara in particolare, ma grazie, grazie per quei pochi momenti di gioia che ci dai
RispondiEliminaCiao Pino,
RispondiEliminaSolo una breve nota per ringraziarti per il lavoro che hai fatto con il tuo blog, Mazara per sempre. I miei nonni paterni e la famiglia sono di Mazara ed è bello avere una panoramica di ciò che la vita di allora che tu hai tramandato. Anche se i miei antenati risalgono molte generazioni fa, a Mazara ho ancora parenti e ricerco la nostra storia di famiglia con i miei cugini a Mazara e anche attraverso gli strumenti sul web. I miei cognomi paterni di Mazara sono Ingargiola e Crimi, Lentini e Certa. Sono stato a Mazara due volte negli ultimi 3 anni e vi ritornerò a settembre per un'altra visita. Grazie ancora per il tuo blog, perché si tratta di informazioni molto preziose per chi vuole saperne di più. Ii miei genitori avevano amici molto intimi con il nome Catalano qui in America.
Cordiali saluti,
da Boston, Massachusetts USA