07 luglio 2013

Lucio Zinna (1938/2024)



Nato a Mazara del Vallo (TP) nel 1938, si trasferisce nel 1958 a Palermo, per proseguire gli studi di filosofia e pedagogia nell’Università, dove si laurea. Opera nel capoluogo dell’isola fino al 2007; vive a Bagheria. Nel 1965 dà vita, a Palermo, al Gruppo di poeti d’avanguardia “Beta 71”, interagendo con il “Gruppo 63” e la “Linea Zero”. Consulente artistico del “Teatro Sperimentale di Prosa” di Palermo dal 1966 al 1968. Dal 1981 al 1988 collabora con propri testi ai programmi culturali radiofonici di RAI Sicilia e ad alcuni documentari televisivi. Nel 1989 cura testo e consulenza artistica per il documentario cinematografico Palermo (Ist. Luce), per la regia di Mauro Bolognini. Negli anni ’70-’90 collabora con Domenico Bruno ed Elio Giunta al “Centro di Cultura Siciliana Giuseppe Pitrè” di Palermo, per gli incontri con gli autori (partecipano Elio Filippo Accrocca, Silvio Ramat, Mario Luzi, Michele Prisco, Giorgio Saviane, Alberto Bevilacqua, Giorgio Barberi Squarotti, Margherita Guidacci, Ruggero Jacobbi, Giuseppe Zagarrio e numerosi altri). Nel biennio 1998-99 realizza con Giunta, per il “Centro Pitrè”, l’iniziativa Dieci poeti per dieci canti della Divina Commedia, nella dugentesca Basilica della Magione di Palermo (in una delle tornate legge e commenta il XXVI canto dell’Inferno) e il ciclo Poesia come meditazione, in tre fasi: I. Omaggio a Leopardi (per la prima volta Leopardi è letto e commentato in una chiesa), con una sua relazione; II. Vertici della spiritualità; III. Poeti del Novecento.

Condirettore della rivista di letteratura «Arenaria» (1984-1996), cura in rete la collana di collettivi di letteratura «Quaderni di arenaria». Ha collaborato e collabora a numerose riviste. Ha pubblicato: di poesia: Il filobus dei giorni (Organizzazione Editoriale, Palermo, 1964); Un rapido celiare (Quaderni del cormorano, Palermo, 1974); Sàgana (Il punto, Crotone, 1976); Edigrafica (Firenze, 1978, con acqueforti di Angelo Denaro); Abbandonare Troia (Forum, Forlì, 1986); Bonsai  (I.L.A Palma, Palermo, 1989); Sàgana e dopo (Cultura Duemila, Ragusa, 1991); La casarca (La Centona, Palermo, 1992); La porcellana più fine (Sciascia, Caltanissetta, 2002); Poesie a mezz’aria (LietoColle, Faloppio, 2009); Stramenia, con dipinti di Eliana Petrizzi (L’Arca Felice, Salerno, 2010); e il volume antologico Il verso di vivere, poesie 1955-1994 (Caramanica, Marina di Minturno, 1994), con uno studio critico introduttivo di Francesco De Nicola, nella collana “Le antologie della poesia” diretta da Rodolfo Di Biasio e Giuliano Manacorda. Di narrativa: Antimonium 14 (Quaderni del cormorano, Palermo, 1967); Come un sogno incredibile/Il caso Nievo (Giardini, Pisa, 1980; Caramanica, Marina di Minturno, 2006); Il ponte dell’ammiraglio (Thule, Palermo, 1986); Trittico Clandestino (Arnaldo Lombardi, Siracusa, 1991), I pugnalatori del 1862; Il delitto Notarbartolo, in: G. Mele, A. Vecchio, L. Zinna, I «Gialli» di Palermo (Antares, Palermo, 2005); Un’estate a Ballarò (Edizioni del Giano, Roma, 2011). La produzione saggistica, prevalentemente dedicata al Novecento siciliano, è in parte confluita nel volume La parola e l’isola – Opere e figure del Novecento letterario siciliano (ISSPE – Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici, Palermo, 2007. Ha curato la sezione Sicilia in: Dialect Poetry of Southern Italy, a cura di Luigi Bonaffini (New York 1997) e  in: AA. VV., a cura di Massimiliano Mancini, Una tragedia senza poeta. Poesie in dialetto sulla Grande guerra. Testi e contesti (Il Cubo, Roma, 2016). Ne “I quaderni di Arenaria” sono apparsi: Nietzsche e Kafka (2001); Due letture dantesche (2002); Gli equilibri della poesia (2003); Perbenismo e trasgressione nel “Pinocchio” di Collodi (2008); Stagioni  della vita e metafore della “soglia” nel realismo radicale di Leopardi (2010).

Sue poesie figurano in numerose antologie della poesia del Secondo Novecento e in antologie scolastiche. Gli sono stati attribuiti un Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri (1985) e vari premi alla carriera. Suoi testi sono stati tradotti in inglese, spagnolo, francese, portoghese, greco, romeno, serbocroato, macedone. Ampia bibliografia critica concernente la sua opera.

Tratto da Frequenze Poetiche (rivista internazionale di poesia ed altro)




 


 


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