"Ci vuole un minuto per notare una persona speciale,
un'ora per apprezzarla,
un giorno per volerle bene,
ma poi tutta la vita per dimenticarla"
Questo esiguo spazio, per me nicchia preziosa, l'ho dedicato ad irripetibili ed intimi momenti personali. Ho deciso, in seguito, di condividerlo dato che, molte di queste immagini e delle notizie che ho riportato, riguardano il vissuto di "personaggi" che, a vario titolo, si sono distinti nella variegata comunità mazarese. Presumo e auspico che a Tizio o a Caio, occasionali visitatori del mio blog, faccia piacere rivederli, ricordarli o eventualmente conoscerli. Il mio post non ha sofisticate ambizioni ma si propone soltanto, di rispolverare la memoria con ricordi, frammenti, briciole, istanti, che il tempo inesorabilmente concorre a sbiadire e poi lentamente avvolge nella nebbia dell'oblio. E' bello ricordare ma, è più importante non dimenticare. Farebbe cosa gradita credo, non solo a me, se qualcuno di codesti internauti approfittasse dell'occasione per rilasciare un commento (in fondo alla pagina lo si può fare) o ci raccontasse un'esperienza vissuta, un episodio significativo, "qualcosa" sulla vita di questi amici.
Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero.
(Paulo Coelho)
Simone Bonanno
Nella mia personale galleria degli amici scomparsi, sin dalla sua creazione, è mancato un amico "speciale" che doveva essere (ed è!), in assoluto, il primo dei miei rimpianti. Ho avuto sempre un intimo travaglio e una grande inquietudine ad affrontare un argomento così delicato e così personale, e questo mi ha sempre trattenuto dal farlo, sino ad ora. Oggi, nella piena maturità fisica e mentale, presa consapevolezza del debito morale insoluto, mi sono deciso, ritenendo irragionevole aver creato uno spazio dedicato ai ricordi di persone care e non collocare tra di essi la persona che più di tutte merita il posto d'onore in questo sito. Non mi inoltro nelle sabbie mobili dell'analisi dei tragici eventi che ci hanno visti protagonisti perché lo ritengo inopportuno e troppo intimo. Esternare il nostro vissuto su una bacheca virtuale potrebbe essere rischioso e servirebbe solo a prestare il fianco a commenti e considerazioni (spesso) superficiali e gratuiti. Troppo esclusivo e delicato l'argomento!. Tengo per me la sofferenza interiore, che mi ha sempre accompagnato durante il lungo cammino della mia vita. Per il suo imperituro ricordo mi voglio affidare ad un breve pensiero che i compagni di scuola hanno voluto pubblicare sul Numero Uno, giornalino dei maturandi del Liceo nel 1964:
A Simone Bonanno
A te, Simone, che spiccando il volo verso l'Eterno, ci hai lasciato immersi nella dura vicenda terrena, vada da tutti noi, maturandi, tuoi amici e colleghi, un ricordo gravido d'affetto e di preghiera. La luce ispirata dal tuo caro volto noi porteremo sempre nelle nostre menti perché, ricorrendo a quella, durante le tappe del nostro cammino, possiamo ricordarci di te, della tua bontà di compagno, della tua diligenza di alunno.
C'è poco da commentare. Però apprezzo molto la tua sensibilità e la capacità di affrontare le situazioni non facili. Bravo e un caro abbraccio, Enzo
RispondiEliminaLa delicatezza e il garbo con cui il dott. Pino Catalano ha ricordato gli amici scomparsi mi ha commosso...
RispondiEliminaPino, facevo una ricerca sul tuo blog e mi sono soffermato a leggere.Scrivo mentre mi asciugo gli occhi dal pianto. Bravo!!
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