Un caro amico, studente universitario, iscritto all'ateneo di Firenze. Da bambino venne colpito dalla poliomielite infantile che gli lasciò segni indelebili nel corpo e principalmente nell'anima. Dotato di una grande sensibilità, apparentemente gaudente e felice, non riuscì mai a superare i seri problemi psicologici, legati agli esiti invalidanti della malattia. Lottò ma non vinse la battaglia e alla fine si fece sopraffare dalle tentazioni del male del secolo (la tossicodipendenza), che miete molte vittime tra i giovani. Egli fu uno dei primi a cadere in questa guerra inesorabile. Il suo aspetto, essendo un convinto uomo di sinistra, era sicuramente ispirato da quello del Che. Lasciò un vuoto incolmabile in tutti noi che lo abbiamo conosciuto ed apprezzato.
Grazie per aver ricordato Pasquale. Le siamo grate delle belle parole a lui dedicate, ringraziano, anche, le nipoti Mariella e Giovanna Foggia oltre a me che sono sua sorella
RispondiElimina