Cartolina promozionale del Cenacolo
Come più volte ho ribadito ci fu un periodo in cui, in questa variegata comunità si respirava e si godeva d’un’atmosfera impregnata di Cultura (quella con la “C” maiuscola).
Oggi ci sono più scrittori che lettori, ma la cultura non ha acquisito nessun vantaggio da questa particolare statistica, anzi…
Negli anni settanta Il mio caro amico Francesco Boscarino, rinomato professionista dell’Arte fotografica, estimatore della Cultura e della Musica ebbe la felice ed altruistica intuizione quella di realizzare in un locale di sua proprietà, sito in corso Umberto I° al civico 32, un club esclusivo denominato Cenacolo di Cultura "Giuseppe Boscarino”. Impiegò esclusivamente il proprio denaro e con la collaborazione di alcuni amici, compreso il sottoscritto, donò a questa comunità un posto che emanava e diffondeva fragranze di cultura e che fu apprezzato in modo plebiscitario dalla comunità mazarese. Oggi personaggi di questa statura civile e morale non ne vedo all'orizzonte. Oggi si notano solo mediocri speculatori da operetta.
Ciccio Boscarino volle essenzialmente realizzare questa struttura per consentire di mantenere viva la memoria dell'illustre padre, insigne pittore e docente del Liceo classico G.G. Adria, e inoltre per offrire, a titolo gratuito, un luogo dove alcuni amici si potevano riunire e disquisire liberamente su svariati temi concettuali, apartitici ed educativi (considerata la carenza sul territorio di tali iniziative private fu una proposta davvero meritoria). In quel luogo si alitava di letteratura, d'arte, di pittura, di fotografia, di tradizioni popolari e anche di melodie musicali, di cui lui stesso era un appassionato cultore (collocò all'interno del locale, anche, un bellissimo piano per i vari concerti che soleva organizzare).
Lì si crearono assieme al compianto Armando Montalbano (noto Farmacista e docente di chimica all'ITIS), le premesse per la nascita dell'associazione "Amici della Musica”, che in seguito si realizzò.
La location raffinata e accogliente era stata allestita, con il sostegno tecnico dell'arch. Giamino Misuraca, per poter ospitare mostre di pittura, convegni, dibattiti. Il locale, dopo attenta valutazione e selezione da parte del gestore, veniva concesso a titolo gratuito al richiedente (si esigeva soltanto un rimborso per il recupero delle spese vive effettuate durante le mostre che duravano parecchi giorni, per le pulizie generali e le spese d'esercizio, che comunque erano davvero accessibili e quindi non speculative). Fu un periodo indimenticabile della mia vita, quel luogo mi consentì di conseguire un grande arricchimento sia sul piano personale sia su quello culturale; ebbi la fortuna di trascorrere molto tempo tra uomini intrisi di sapere e di valori "veraci", amanti del proprio paese e delle sue tradizioni, fu per me una vera palestra di vita. Mi riferisco, per citarne solo alcuni, di uomini virtuosi del calibro di Aurelio Burgio, Gianni Di Stefano, Cosimo Gancitano, Alberto Rizzo Marino, Francesco Safina etc. dai quali c’era solo d’apprendere. Peccato che dopo un periodo veramente fecondo, per sopraggiunti problemi personali, Ciccio Boscarino dovette, suo malgrado, chiudere i battenti, e fu un giorno triste per tutti. dai quali c’era solo d’apprendere. Peccato che dopo un periodo veramente fecondo, per sopraggiunti problemi personali, Ciccio Boscarino dovette, suo malgrado, chiudere i battenti, e fu un giorno triste per tutti.
Oggi ci sono più scrittori che lettori, ma la cultura non ha acquisito nessun vantaggio da questa particolare statistica, anzi…
Negli anni settanta Il mio caro amico Francesco Boscarino, rinomato professionista dell’Arte fotografica, estimatore della Cultura e della Musica ebbe la felice ed altruistica intuizione quella di realizzare in un locale di sua proprietà, sito in corso Umberto I° al civico 32, un club esclusivo denominato Cenacolo di Cultura "Giuseppe Boscarino”. Impiegò esclusivamente il proprio denaro e con la collaborazione di alcuni amici, compreso il sottoscritto, donò a questa comunità un posto che emanava e diffondeva fragranze di cultura e che fu apprezzato in modo plebiscitario dalla comunità mazarese. Oggi personaggi di questa statura civile e morale non ne vedo all'orizzonte. Oggi si notano solo mediocri speculatori da operetta.
Ciccio Boscarino volle essenzialmente realizzare questa struttura per consentire di mantenere viva la memoria dell'illustre padre, insigne pittore e docente del Liceo classico G.G. Adria, e inoltre per offrire, a titolo gratuito, un luogo dove alcuni amici si potevano riunire e disquisire liberamente su svariati temi concettuali, apartitici ed educativi (considerata la carenza sul territorio di tali iniziative private fu una proposta davvero meritoria). In quel luogo si alitava di letteratura, d'arte, di pittura, di fotografia, di tradizioni popolari e anche di melodie musicali, di cui lui stesso era un appassionato cultore (collocò all'interno del locale, anche, un bellissimo piano per i vari concerti che soleva organizzare).
Lì si crearono assieme al compianto Armando Montalbano (noto Farmacista e docente di chimica all'ITIS), le premesse per la nascita dell'associazione "Amici della Musica”, che in seguito si realizzò.
La location raffinata e accogliente era stata allestita, con il sostegno tecnico dell'arch. Giamino Misuraca, per poter ospitare mostre di pittura, convegni, dibattiti. Il locale, dopo attenta valutazione e selezione da parte del gestore, veniva concesso a titolo gratuito al richiedente (si esigeva soltanto un rimborso per il recupero delle spese vive effettuate durante le mostre che duravano parecchi giorni, per le pulizie generali e le spese d'esercizio, che comunque erano davvero accessibili e quindi non speculative). Fu un periodo indimenticabile della mia vita, quel luogo mi consentì di conseguire un grande arricchimento sia sul piano personale sia su quello culturale; ebbi la fortuna di trascorrere molto tempo tra uomini intrisi di sapere e di valori "veraci", amanti del proprio paese e delle sue tradizioni, fu per me una vera palestra di vita. Mi riferisco, per citarne solo alcuni, di uomini virtuosi del calibro di Aurelio Burgio, Gianni Di Stefano, Cosimo Gancitano, Alberto Rizzo Marino, Francesco Safina etc. dai quali c’era solo d’apprendere. Peccato che dopo un periodo veramente fecondo, per sopraggiunti problemi personali, Ciccio Boscarino dovette, suo malgrado, chiudere i battenti, e fu un giorno triste per tutti. dai quali c’era solo d’apprendere. Peccato che dopo un periodo veramente fecondo, per sopraggiunti problemi personali, Ciccio Boscarino dovette, suo malgrado, chiudere i battenti, e fu un giorno triste per tutti.
Corso Umberto I - Cenacolo, porta d'ingresso

Autoritratto di Giuseppe Boscarino
Mostra del Pittore Enzo Santostefano
Santostefano nasce a Mazara il 02 ottobre del 1907. Autodidatta. Nel 1940 tenne la prima personale nella sua città. In seguito ha partecipato a svariate mostre d'Arte fra cui la Promotrice di Catania (1947) e la Mostra del Paesaggio Siciliano a Palermo (1948). Ha tenuto successivamente nel '46, '47, '48 altre mostre assieme a Pippo Rizzo, Michele Dixit e Giovanni Rosone. E' stato invitato alla Quadriennale di Roma ('48); al Premio Paolo Michetti (Francavilla a Mare '50), al Premio Suzzara (Mantova '50), alla Mostra Nazionale d'Arte Sacra (Napoli '50), alla Mostra internazionale di Arte Sacra (Città del Vaticano '50), alla Mostra d'Arte "Il fiore nella pittura" (palermo '51). Nel 1950 ha preso parte alla biennale di Venezia. Al i Giro d'Italia della Pittura Contemporanea '50, '51) nella tappa di palermo gli è stato assegnato il premio (Circolo Artistico), nella tappa di Catania il Premio acquisto "Grassi Grek". Nel 1951 ha realizzato una mostra personale di pittura "Mare e Pescatori" nella sua città, nello Extra Bar Riasalvato. Negli anni sessanta la mostra nel Cenacolo di Cultura. Sue opere sono conservate in Gallerie d'Arte, in Collezioni Private in Italia e all'Estero. Ha lavorato indefessamente sino alla sua morte
Alberto Rizzo Marino, Francesco Boscarino, Enzo Santostefano, mons. Giuseppe Mancuso
Alberto Rizzo Marino, Francesco Boscarino
Francesco Boscarino, mons. Giuseppe Mancuso (1963/77), Enzo Santostefano, Filippo Frazzetta
Rosa Ferreri Santostefano, Gianni Di Stefano, Laura Boscarino, Corrado Castelli, Cosimo Gancitano, F.sco Boscarino
Enzo Santostefano, mons. vicario generale Pietro Foraci, Caradonna
Santostefano (figlia), Asaro (figlia), Giovan Battista Asaro, Boscarino, Rosa Ferreri, Laura Boscarino
Asaro, G.B. Asaro, Anna Boscarino, Rosa Ferreri, Laura Boscarino, Rizzo Marino
Vito Di Giorgi, Matteo Bonanno, Margiotta, Santostefano, Asaro, F. Boscarino, L. Boscarino
Edoardo Romeo, Francesco Melia, Giuseppe Napoli,
Franco Melia, Filippo Buffa, Stefano (Fanino) Barracco, Vito Di Giorgi
Alberto Rizzo, Gianni Di Stefano, Giamino Misuraca, Vicio De Pasquale
Cosimo Gancitano, Filippo Frazzetta, F. Boscarino, mons. Giuseppe Mancuso, mons. P. Foraci
Laura Boscarino Castelli, Corrado Castelli, Filippo Frazzetta, Francesco boscarino
Saro Ballatore
Francesco Boscarino, Franco Zambito, don Pietro Foraci, mons. Giuseppe Mancuso
Foraci, Mancuso, Boscarino, Fanino Barracco
mons. Mancuso, Enzo Santostefano
Link sull'argomento: http://mazaracult.blogspot.it/2014/09/boscarino-e-santostefano-due-artisti.html



























Carissimo Pino, tutto il tempo che ho avuto a disposizione l'ho passato a vedere i tuoi siti e le foto di Mazara, per il lavoro che hai fatto e che stai facendo, tutta Mazara ti dovrebbe ringraziare. Se ci fosse ancora mio padre, ti chiederebbe subito di diventare, su FB, suo amico. Io sono un grande disordinato, ma spero che questa sia l'occasione per fare ordine almeno tra le mie foto. Appena posso ti mando quello che ho. Ho visto le foto della tua famiglia. Siete una famiglia di "BELLI" direbbero a Firenze . Saluta Angela. A te un caro abbraccio.
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