Un'altra grande perdita accresce la triste lista dei mie amicizie più care definitivamente dissolte.
E' venuto meno Salvatore Giubilato. Docente di Lettere italiane e latine, mio illustre insegnante al Liceo classico. Prescelse sin da giovane la militanza politica coltivando nel contempo i suoi interessi letterari (poeta e scrittore) e musicali. Deputato per due legislature al Parlamento siciliano e per tre volte sindaco della nostra città. In seguito divenne anche un mio caro amico! Un giorno mi convocò a casa sua e volle regalarmi alcuni dei suoi scritti (con relativa preziosa dedica). In questa triste circostanza, in omaggio alla sua pregevole opera poetica, ho scelto di onoralo pubblicando una sua poesia dialettale che fa da premessa ad una delle sue tante pubblicazioni in dialetto: "Canti della mia terra"; la ritengo una preziosa lezione di vita!
Addio Salvatore, ultimo dei nobiluomini!
LU VERU SUCU DI STI POESII
Tutti sapemu da chi munnu è munnu
chi la vita di l'omini è 'na rrota.
E si niàtri pinsamu 'n funnu 'n funnu
(ogni gnornu pi lu menu 'na vota)
a ssoccu addivintamu doppu morti,
nn'avissimu a abbrazzari forti forti
l'unu cù ll'autru senza ipocrisia,
cunsirirannu chi 'st'jornu cci semu
(e tocca ferru pi' scaramanzia)
mentri dumani 'unni lu sapemu.
Pì ffari chissu, 'un cci voli nenti
e campassimu tutti cchiù ccuntenti.
'Un cci fussiru sciarri e ammazzatini
e si campassii megghiu 'nna sta terra.
'Unn avissiru sensu li confini
e 'un ci fussi cchiù 'na sula guerra.
Fra niatri 'un nni sintissimu nnemici
e senza 'ntentu fussimu cchiù amici.
La vita 'unn è tutta rrosi e ciuri;
ma ham' a pinsari chi sulu di niàtri
dipennini l'ammansiri lu dduluri,
chi comu rìcinu li nostri patri
bersaglia sempri la nostra esistenza,
anche si cc'è una certa differenza.
Dici un proverbiu, chi sapemu tutti,
chi ddunni cc'è la chiaja e cc'è l'unguentu
(e li proverbi dànnu boni frutti)
finisci chi 'unn è tantu lu turmentu.
Ma parlannu d'unguentu, comu mai
cu nn'havi picca o nenti e cu cchiù assai?
E' certamente chissa 'unn è giustizia!
Tutti nascemu a la stessa manera;
ma 'un passa tempu e affaccia l'ingustizia!
Cc'è cu purtatu 'n capu a 'na 'nguantera
e cu è arrunzatu; viri chi delizia!
Lu primu, picchì è riccu, è rrispittatu;
l'autru, picchì è scarsu, è disprizzatu.
Ma l'esperienza nn'insigna 'na cosa,
chi anchi pì ccu soffri cc'è un momentu
in cui la pena puru s'arriposa,
facènnu scurdari lu turmentu,
chi 'unni lassa pi' ccurtu cchiù chi spissu;
e guai di certu si 'un cci fussi chissu.
Perciò 'nna sti mè quattru poesii,
scritti a la bona e senza presunzioni,
cci pò attruvari quantu tu addisìi
cc'è lu ruci e l'amaru: ma attenzioni!
Anchi si ccà e ddrà cc'è la rrisata,
sapemu chi 'sta vita va canciata.
'Nna 'stu mè libbru cci nn'è p'ogni gustu:
la prima parti nn'aiuta a pinsari
soccu è la nostra vita; e cchiissu è giustu;
la secunna nni fa allianiari;
mentri la terza, chi pari piccanti,
la ponnu leggiri puru li santi.
Chissa l'h'a ddiri; 'un cc'è di scrupuliari
si qualchi fattu pari scannalusu,
si qualchi frasi licinziusa appari.
Chissu picchì è veru purtintusu
lu nostru beddru e amatu diallettu,
chi ppì ttanti rragiuni iu lu rispettu.
La rrispettu picchì mi lu 'nsignaru
quann'era nicu mè patri e mè matri.
E a ssò tempu iddri lu 'mpararu
di li mè nanni, sò matri e sò patri.
Qualsiasi cosa iddru nni fa diri
senza aviri lu scantu d'arrussiri.
Fussi cchiù ttristi assà la nostra vita
si 'un parlassimu 'sta lingua materna.
La smanciceddra e 'na battuta ardita
è comu si vincissi 'na quaterna.
Perciò iu gridu cù lu cori 'n manu:
Evviva lu dialettu sicilianu!
Ora vi lasuu; ma tiniti presenti,
quannu arrivati a la conclusioni,
turnati a la prima parti chi cunsenti
di fari 'nsiemi qualchi rriflessioni
supra li mali di 'sta società.
E lu mè scopu è proprio chissu ccà.
Mi dispiace... E' stato un caro amico di mio padre. Condoglianze ai familiari
RispondiEliminaPersona bellissima. R.I.P.
RispondiEliminaUn carissimo amico ed una persona indimenticabile! Esprimo il mio cordoglio alla famiglia! R.I.P.
RispondiEliminaSuo padre è stato mio maestro alle Elementari. Ricordo lui giovanotto.
RispondiEliminaCondoglianze....una persona per bene e un comunista convinto....
RispondiElimina... mi dispiace molto
RispondiEliminaMadonna mia era una persona molto gentile e simpatica!
RispondiEliminaCiao Salvatore
RispondiEliminaUn gran Signore! Una persona educata ,onesta -Un grande Politico di altri tempi
RispondiEliminaUn grande Uomo ci ha lasciati. Ricordo ancora la Sua severità, quando mi impartiva lezioni private, al tempo in cui frequentavo la scuola media.
RispondiEliminaCosa dire del povero Salvatore? Un carissimo amico. Un ex compagno. Un maestro. Con il suo comportamento in politica, ha onorato la politica siciliana. Ai parenti, le mie sentite condoglianze.
RispondiEliminaAi parenti condoglianze per Salvatore compagno di battaglie politiche col PCI, più volte sindaco di Mazara, più volte deputato all'ARS, a volte discutibile per i suoi atteggiamenti politici, sempre indiscutibile per la sua onestà e rettitudine.
RispondiEliminaMi dispiace! Proprio una brava persona in tutti i sensi. Pino ti ricordi con quanta pazienza ci ha seguito come regista nella commedia di Nino Martoglio "U contra"??
RispondiEliminaCiao Salvatore (era così che voleva che io Lo chiamassi). Riposa in pace unitamente alle persone per bene e ai Galantuomini, quale Tu sei stato !
RispondiElimina... e come dimenticare i sui commenti alla Divina Commedia Buon Riposo Grande Prof.!
RispondiEliminaMi ha accompagnato per circa 20 anni nella mia formazione politica. Un grande maestro di vita. Non ha raccolto tutto cio' che avrebbe meritato, indubbiamente uno dei personaggi politici piu' seri del nostro territorio.
RispondiEliminaÈ con vero dispiacere che apprendo la notizia. Da tanto tempo non lo vedevo più, ma conservo il ricordo di una vera e bella persona oltre che di un caro amico di mio padre. R.i.p. Sincere condoglianze alla famiglia.
RispondiEliminaE' stato mio insegnante di inglese all'Industriale nell'anno scolastico 1960-61 ed io ho con il suo modo-metodo ho imparato l'inglese. Condoglianze alla famiglia.
RispondiEliminaR.i.p.
RispondiEliminaMi dispiace tanto, una persona rispettosissima.
RispondiEliminaChe riposi in pace
Ciao, Compagno Salvatore!
RispondiEliminaHo conosciuto, fin da giovanissimo, Turiddu Giubilato, e l'ho sempre apprezzato e stimato, a prescindere dalle nostre divergenze politiche. E' con enorme dispiacere che ho appreso della sua dipartita.
RispondiEliminaLo ricordo sempre accanto a mio padre a lottare per il loro ideale. Condoglianze ai familiari.
RispondiEliminaLo ricordo sempre accanto a mio padre a lottare per il loro ideale. Condoglianze ai familiari.
RispondiEliminaLo ricordo sempre accanto a mio padre a lottare per il loro ideale. Condoglianze ai familiari.
RispondiEliminaLo ricrdo quando fu sindaco! Una persona gentile e rispettosa in tutti i sensi, r.i.p.
RispondiEliminaUomo di cultura, fu mio docente di Italiano nel lontano 1963. Con lui, per la prima volta, andai oltre la sufficienza. Si dedicò alla politica con serietà e rispetto per i "compagni" (non come i nuovi rampolli che giocano a "ffutticumpagnu"). L'ironia era la sua forza. Ricordo con piacere i comizi "botta e risposta" con Saro Ballatore, degno avversario politico, cui partecipavano migliaia di persone.
RispondiEliminaUn ultimo saluto, caro Turiddru!
Vito, Saro Ballatore l'ha aspettato .... Da lassù riprenderanno a duellare/comiziare ...e riempiranno sempre la piazza. Riposino in pace entrambi !!!
RispondiElimina...ciao Salvatore, R.I.P.
RispondiEliminaL'ho conosciuto quando avevo 12 anni in casa di amici comuni, " i fratelli Favata " e ogni qualvolta ci incontravamo mi faceva una gran festa. Mi chiamava Onorato. Ne sono molto addolorato.
RispondiEliminaStasera, presi in prestito il libro “ a tu per tu con la mia coscienza” di Salvatore GIUBILATO per ricordare e commemorare il caro ricordo di Salvatore.
RispondiEliminaLeggendo le sue dolce e delicate poesie scritte a partire dal 1959 fino agli anni ottanta, non nascondo che sentivo dentro l'animo e il cuore una dolcezza che mi scendeva nelle vene fino a farmi sentire in estasi.
La sensibilità e la spontaneità di Salvatore era tale che mi faceva albeggiare dentro qualcosa di bello e di infinito.
Venivo trasportato dalla lirica e dalla metrica delle sue poesie, il tutto si coniugava e si fondeva sotto un cielo trapuntato di stelle e di una luna che ammagliava sempre più l'animo mio, mi sentivo veramente d'essere trasporto verso l'infinito......
Nella sua pregiata raccolta , mi colpì questa poesia i cui versi hanno un sapore d'agro e di dolce di una vita vissuta all'insegna nell'onestà, della dignità e di una coerenza ideologica,
la poesia s'intitola:
LASCIATE CHE ME VADA COSI'
Questa volontà esprimo fin d'ora;
quando per sempre avrò chiuso gli occhi
non tiratemi a nuovo,
non mettetemi in ghingheri
come se dovessi andare ad una festa nuziale.
Lasciate che me ne vada così
coi panni contadini che mi troverete indosso
e che sanno di sudore e di terra
E soprattutto non voglio che mi si avvolga
in un bianco lenzuolo;
non voglio sembrare un fantasma;
non voglio costituire un incubo
apparendo in sogno
ai miei amici di sempre.
Avvolgetemi, invece, nella rossa bandiera
che cercai di tenere alta
per tutta la mia vita,
da quando scelsi la via della lotta
per dare un significato alla mia esistenza.
Il nostro amato Salvatore era fatto di una farina e di un lievito che nessun fornaio possiede.
Vai caro Salvatore nello spazio eterno, lì sicuramente l'animo tuo, trova la gioia e la carità che hai profuso e elargito sulla nostra terra bagnata dal tuo sudore di poeta, di educatore, di politico, di padre e di marito....
Stasera, presi in prestito il libro “ a tu per tu con la mia coscienza” di Salvatore GIUBILATO per ricordare e commemorare il caro ricordo di Salvatore.
RispondiEliminaLeggendo le sue dolce e delicate poesie scritte a partire dal 1959 fino agli anni ottanta, non nascondo che sentivo dentro l'animo e il cuore una dolcezza che mi scendeva nelle vene fino a farmi sentire in estasi.
La sensibilità e la spontaneità di Salvatore era tale che mi faceva albeggiare dentro qualcosa di bello e di infinito.
Venivo trasportato dalla lirica e dalla metrica delle sue poesie, il tutto si coniugava e si fondeva sotto un cielo trapuntato di stelle e di una luna che ammagliava sempre più l'animo mio, mi sentivo veramente d'essere trasporto verso l'infinito......
Nella sua pregiata raccolta , mi colpì questa poesia i cui versi hanno un sapore d'agro e di dolce di una vita vissuta all'insegna nell'onestà, della dignità e di una coerenza ideologica,
la poesia s'intitola:
LASCIATE CHE ME VADA COSI'
Questa volontà esprimo fin d'ora;
quando per sempre avrò chiuso gli occhi
non tiratemi a nuovo,
non mettetemi in ghingheri
come se dovessi andare ad una festa nuziale.
Lasciate che me ne vada così
coi panni contadini che mi troverete indosso
e che sanno di sudore e di terra
E soprattutto non voglio che mi si avvolga
in un bianco lenzuolo;
non voglio sembrare un fantasma;
non voglio costituire un incubo
apparendo in sogno
ai miei amici di sempre.
Avvolgetemi, invece, nella rossa bandiera
che cercai di tenere alta
per tutta la mia vita,
da quando scelsi la via della lotta
per dare un significato alla mia esistenza.
Il nostro amato Salvatore era fatto di una farina e di un lievito che nessun fornaio possiede.
Vai caro Salvatore nello spazio eterno, lì sicuramente l'animo tuo, trova la gioia e la carità che hai profuso e elargito sulla nostra terra bagnata dal tuo sudore di poeta, di educatore, di politico, di padre e di marito....
Dispiaciuto porgo sentite condogluanze alla famiglia
RispondiEliminaUn grande uomo ci ha lasciato.Condoglianze per i familiari.
RispondiEliminaApprendo solo adesso la tragica notizia, e' stato mio professore ma soprattutto l'ho sempre stimato come persona. La sua semplicita', umanita' e cordialità... Cosi' era il nostro rapporto, una stima reciproca.
RispondiEliminaUn esempio di vita. Ero ammaliato e affascinato dalla sua brillante dialettica e cultura. Questo e' per me un momento molto triste. Mi mancherai molto professore. Condoglianze ai familiari.
RispondiEliminaCommossa leggo ora la notizia della scomparsa del carisslmo amico Salvatore Giubilato, una persona di grande cultura e di nobili sentimenti che ha dimostrato durante tutta la sua vita, e che ci ha lasciato nei suoi scritti in prosa e nelle sue bellissime poesie. Condoglianze ai familiari
RispondiEliminaUn vero comunista, un anticapitalista militante, un uomo dalla mente aperta che ha vissuto conformemente alle sue idee di eguaglianza, libertà e giustizia sociale. Se da "vecchio" fece qualche concessione al "mondo delle apparenze e dell'ipocrisia" che gli sia perdonato l'errore. Salvatore Giubilato è e resterà sempre BANDIERA ROSSA... Vada L'inno dell'INTERNAZIONALE a sua imperitura memoria.
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