11 novembre 2008

Scuola di taglio e cucito

Fine ottocento
Tombolo, strumento di lavoro tradizionale delle nostre nonne usato per la tessitura di pizzi e merletti


Le sartine e la mastra 
Alcune delle mastre che ricordo: Carla Robiati Catania via Roma, Antonina Rocca Rubino, via Porta Palermo, Sorelle Siragusa piazzetta Bagno, Caterina Cristaldi caastigione traversa di via Pacinotti, 

Anni Quaranta - 1945
Una tradizione molto diffusa negli anni passati era quella della "Mastra". Luogo dove le giovani ragazze andavano ad imparare la proficua Arte del Taglio e del Cucito (talvolta anche del Ricamo), presso una maestra sarta esperta (denominata la mastra) che con la sua esperienza, quasi sempre autodidattica, insegnava questa utile arte alle donne da marito che dovevano apprendere come realizzare il “corredo" da sposa. Indubbiamente questa pratica era proficua, anche, per le altre fanciulle perché  potevano indottrinarsi per soddisfare le esigenze familiari del tempo, per quanto riguardava la realizzazione di un provvisto guardaroba, o per imparare a realizzare le necessarie riparazioni che allora erano eseguite in casa e incidevano dal punto di vista economico. Col nome di Mastra si soleva indicare l'atelier e la scuola di cucito, ma anche la istruttrice. 
Una nota di colore: quella scuola era una “riserva idi caccia” per i giovani dell’epoca, nel senso che dava la possibilità di poter osservare tante belle ragazze in un solo posto. L’uscita delle giovinette dalla mastra era come una passerella dove si poteva individuare e scegliere idealmente una donzella e vagheggiare un potenziale incontro romantico. Quanti ammiccamenti, quanti sorrisi ammalianti, quanti sogni! Tanti amori sono nati in quell’humus sentimentale. Comunque è stata una tradizione che ha segnato un’epoca, oggi la gran parte delle ragazze non è in grado nemmeno d’attaccare un bottone, una considerevole carenza per le costose esigenze familiari. L’immagine che vi propongo è una delle più antiche che sono riuscito a recuperare, ed è degli anni Quaranta, si tratta della rinomata scuola della signora Carla Robbiati Catania (1897/1988), moglie del maggiore Nicola Catania, sita in via Roma che per l’epoca rappresentava il top. La signora ritirava i modelli da utilizzare per le sue performance direttamente da Parigi, unitamente a bottoni speciali e passamaneria di marca.Nella foto in I fila prima Vita Salvo Ingargiola, ?, Marianna Monticciolo Ottoveggion(la terza), penultima Anna Costanza D'Angelo
II fila Francesca Ferro (settima), che ho conosciuto personalmente perchè villeggiava in via Caserta dove anch'io mi recavo nella villetta dei miei suoceri. Inoltre alle spalle della mastra Pina Lu Piccolo



Anni Cinquanta

Aprile 1959 - Cuore di Gesù - Altra Mastra
Vita Di Dia, Rosa Gucciardo, Maggio

Anni Sessanta 1966 - "Squadra Magica"
Enza Sciacchitano, Angela Sciacchitano, Enza Messina, Caterina Ingrasciotta, Anna Maria Messina


Una delle allieve, Paola Billardello

Quando le donne sapevano cucire... 
Filippa Mauro Casciola

Anonima

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