16 luglio 2008

Calcio Giovanile Aurora

Questa squadra fu fortemente voluta da Antonio Manciapane mitico custode del Campo, grande talent scout, per poter seguire e valorizzare i giovani calciatori mazaresi. Se ne occupò personalmente per anni con lusinghieri successi. Il primo presidente e cofondatore del club fu il mio papà Girolamo Catalano, che contemporaneamente, era dirigente dell'U. S. Mazara. Potervi accedere, allora, era considerato un privilegio. Ebbi l'onore di giocarvi ma poi, per divergenze d'opinione con il mister del tempo (Mario Pollack) mi dimisi. La squadra per anni fu, assieme ad altre squadre, il vivaio del calcio locale e tanti giocatori che vi militavano approdarono in squadre di serie superiore.
1961-62 - I Categoria
Antonio Mangiapane (allenatore), Michele Di Benedetto, Franco Asaro, Pietro Fasulo, Cascio, Baldo Giacalone, Peppe Del Franco, Nino Giacalone, Salvatore Fiorentino (Frignani), Girolamo Pipitone, Adriano Buffa, Vito Asaro


Mario Riccobono (mediano del Mazara), Lorenzo Calamia, Franco Quinci (bagaruni), Pino Vento (segretario), Masino Miniera, Pino Gancitano, Franco Asaro (sirratu), Enzo Giardina, Salvatore Fiorentino (frignani), Antonio Mangiapane (allenatore), Filippo Antero (pelè), Franco Corrao, Pierino Ferrara, Vito Placenti, Pino Di Dia, Pino Giacalone


Franco Corrao, Pierino Ferrara, Franco Asaro, Vito Placenti, Pino Giacalone, Peppe Di Dia, Lorenzo Calamia, Masino Miniera, Enzo Giardina, Salvatore Fiorentino (frignani), Franco Quinci (bagaruni)


Enzo Giardina, Pino Giacalone, Masino Miniera, Enzo Cristaldi


Lorenzo Calamia, Pino Giacalone

Franco Asaro (sirratu) - Antonio Manciapane - Pino Di Dia

Franco Quinci (bagaruni), Santino Giacalone (mannarà), Pino Giacalone

Pino Giacalone, Enzo Cristaldi, Enzo Giardina


Pierino Ferrara, Vito Placenti, Pino Giacalone


Franco Corrao, Pino Giacalone, Filippo Antero, Lorenzo Calamia, Pino Di Dia, Aldo Dolores

1962/63
Antonio Manciapane, Calogero Evola, Benedetto Rizzo, Pietro Giacalone, Giuseppe Quinci, Giovan Battista Quinci, Adriano Buffa, Aldo Dolores, Nino Tumbiolo, Gullotta, Simone Imperiale, Nicola Zaccarini

1963 - Una delle formazioni
Pietro Giacalone, Benedetto Rizzo, Quinci, Calogero Evola, Nino Tumbiolo, Aldo Dolore(s), Pino La Melia, Giovan Battista Quinci, Adriano Buffa, Nicola Zaccarini, Simone Imperiale

1963 - Stadio "Nino Vaccara"
Benedetto Rizzo con tre fans (suo fratello e i due cugini), Aurelio Bellitti, Antonello Rizzo, Guido Bellitti

Corrado Sansone, Aldo Dolores, Girolamo Pipitone, Luciano Quinci, Pino Asaro, Peppe Del Franco, Giovanni D'Alfio, Paolo Pipitone, Adriano Burgio, Pippo Dolores, Girolamo Cristaldi, Saro Pizzo (Manfredini)


Pino Giacalone, Santino Giacalone, Antonio Manciapane

Santino Giacalone

all'età di 12 anni

Aprile 1964
Santino Giacalone (mannarà) - Nino Diadema (Ciolla)

1964/65 -  Campionato estivo
Franco Gancitano, Pietro Paleino, Ciccio Giacalone (Rivera), Maiorana, Santino Giacalone, Vito Asaro, Vincenzo e Giovanni Giacalone (fratelli)

1965/66
Umberto Certa (dirigente), Adriano Buffa, Franco Romano, Pietro Fasulo, Giacomo Mauro, Pino Fiume, Marrone, Antonio Manciapane (allenatore), Baldassare Giacalone, Vito Giacalone, Russo, Santino Giacalone, Enzo Terranova

Ciccio Giacalone (Rivera)


Ciccio Giacalone, Michele Asaro (Cardedda), Piero Cracchiolo

1965/66 - Campionato dilettanti III Categoria
Dopo gara partita Aurora - Virtus Castellammare (7 a 0)
Armando Giardina, Nino Diadema (Ciolla), Edoardo Di Fede, Baldo Giacalone, Umberto Certa, Antonio Mangiapane, Pino Fasulo, Pino Ingargiola, Giovan Battista Lisma, Macrì, Santino Giacalone (Mannarà)Ingargiola, Enzo Giardina, Adriano Buffa, Natale Barbera, Tino Maniscalco (u trapanisi), Alfredo Giardina, Marcello Giardina 


Giovanni Russo, Nino Grillo, Andrea Asaro (Sormani)

Incontro Flamenco Aurora - Arbitro: Giovanni Castiglione
Pino Fiume, Franco Romano, Salvatore Marrone, Santino Giacalone, Adriano Buffa, Pietro Fasulo, Pino Pavia

Enzo Pecunia (guardalinee), Gaspare Caronia, Vittorio Lombardo, Daniele Bianco, Russo, Giovanni Castiglione (arbitro), Pietro Fasulo, Adriano Buffa, Gioacchino Marrone (cap.), Pino Pavia, Santino Giacalone, Baldassare Giacalone, Festeggiante, Franco Romano, Giacomo Mauro


Filadelfio Borriello, Vittorio Lombardo, Gioacchino Marrone, Eliseo, Leonardo Firenze, ?, ?, Daniele
Bianco, Marascia, Gioacchino Arresta, Pierino Bongiorno, Enzo Pecunia, Gaetano Lenzi, Gaspare Caronia, Ignazio Amantia


Angelo Ravenna (imprenditore edile), Antonio Manciapane, Guido Salvo, Leonardo Bonsignore, Ciccio Genco, Pietro Fasulo, Peppe Del Franco, Ciccio Asaro, Guccione, Vito Risalvato, Giovanni Casale, Gancitano, ?, Corrado Sansone, Ciccio Giacalone, Giacomo Mauro, Tino Maniscalco 


Umberto Certa (dirigente), Antonio Mangiapane (allenatore), Franco Corrente, Alfredo Giardina, Enzo Giardina, Tino Maniscalco, Bucca, Pino Ingargiola, Nino Bonsignore, ? (strascinedda), Luigi Tumbarello, Ciccio Trinca, Lisma, Andrea Asaro (Sormani), Salvatore Ferrara, Ingrande

1966/67
Baldassare Giacalone, Michele Di Benedetto, Francesco Genco, Pietro Fasulo, Francesco Asaro , Ingargiola Giuseppe, Antonio Manciapane, Francesco La Rosa, Santino Giacalone, Antonino Pellegrino, Salvatore Fiorentino (Frignani), Vincenzo Giacalone, Alfredo Giardina

1967/68 - Aurora Juniores - I Classificata al campionato provinciale
Guido Salvo, Pino Fasulo, Giovanni Russo, Leonardo Bonsignore, Torrente, Enzo Romano, Firenze, Crimaudo, Roberto Giardina, Festeggiante, Giacalone, Italo Anzardi



Mister pino Bruno, Pietro Fiducioso, Saro Librizzi, ?, Gancitano, ?, Gasapre Quinci (quagghiaredda), Rosario (Rino) Colorito, Tino Maniscalco e figlio, Marcello Giardina, ?, Firenze, ? (detto Pulvirenti), Falco


Cartellini

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Calcio Giovanile Aurora


Mister Santino Giacalone con una promessa Emanuele Terranova, poi approdato sui campi della serie B

Milanello - 4 giugno 2006 - Comitiva Categoria Giovanissimi
XII Torneo "Nereo Rocco" riservato a Club milanisti - 

Semifinale e finale: Sicilia (Aurora) - Emilia Romagna - Piemonte - Liguria
Nino Arena (allenatore), Paolo Terramagra (dirigente), Davide Triolo, Giovanni Godino (dir. accompagnatore), Giuseppe Giacalone, Lorenzo Godino, Mario Lombardo, G. Battista Stabile, Filippo Villafranca, Alessandro Asaro, Davide ?, Giovanni Pecoraro, Michele Caci (presidente Milan Club Mazara), Villafranca (genitore), Giacalone (genitore di Giuseppe), Salvatore Fiorentino (allenatore), Pecoraro (genitore), Mario Erbini, Alessio Bonasorte, Ciccio Mauro, Angelo Rosella, Francesco Angelo, Giuseppe Terramagra, Maurizio asaro, Salvino Giaramitelli (massaggiatore), Gabriele Quinci (accompagnatore ufficiale)

I partecipanti al torneo in piazza Duomo

Cerimonia di premiazione

Dopo il torneo in Galleria
Il veterano Salvino Giaramitelli, intrattiene i giovani con le sue "famose" barzellette

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2008 - XIV Torneo "Nereo Rocco"
Salvatore Fiorentino - Salvino Giaramitelli

Nel centro troneggia la statua di "Nereo Rocco"
Salvatore Fiorentino - Giacomo Cangemi (allenatore giovanissimi)

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XII Torneo di Vieste (FG)
2007 - Squadra Prima classificata classe "Esordienti"
Salvatore Fiorentino (allenatore), Gabriele Quinci (dirigente), Giovanni Puzzo, Antonio Maiorana, Francesco Bonomo, Vito Crimi, Giuseppe Bonafede, Giulio fiducioso, Vincenzo Triolo, Paolo Terramagra (dirigente), la signora è l'assessore allo Sport di Vieste, Costantino Pozzio, Sabez Hraiech, Semy Hannachy, Francesco Giacalone, Giuseppe Sicurella, Mario calamia, Vito Maiorana, Giuseppe Bulevardi, Giuseppe Asaro, Bruno Sicurella

... per le vie della città

Sfilata di rappresentanza
Pulcini ed Esordienti


... novantenne è sempre sulla cresta dell'onda
Ha sempre gli occhi e la mente rivolti verso lo stadio comunale “Nino Vaccara”. Ne è stato il custode, fin da ragazzo ed oggi, E’ Antonio Mangiapane, pluripremiato da società sportive di calcio ed in particolare dal Mazara calcio. In città lo conoscono tutti, e vecchi e nuovi giocatori lo chiamano da sempre “Mastro Antonio” perché lui è un “maestro” di cordialità ed affettuosità ma principalmente di vita.

Premiato a Costiera alla Festa del Pane e della Pasta
A destra la moglie






il 16/8/2024 lascia questo mondo all'età di 93 anni il caro Antonio Mangiapane

Ha sempre gli occhi e la mente rivolti verso lo stadio comunale “Nino Vaccara”. Ne è stato il custode, fin da ragazzo ed oggi, se non fosse per il Corona Virus che lo rilega a casa, sarebbe ancora lì, negli spogliatoi o ad accendere la lavatrice per fare il bucato alle maglie, pantaloncini e calzettoni dei giocatori. E’ Antonio Mangiapane, 90 anni, pluripremiato da società sportive di calcio ed in particolare dal Mazara calcio. In città lo conoscono tutti,  e vecchi e nuovi giocatori lo chiamano da sempre “Mastro Antonio” perché lui è un “maestro” di cordialità ed affettuosità ma principalmente di vita. Non è stato mai un giocatore sul piano agonistico, né allenatore,  ma allenava singolarmente qualche giocatore del quale Antonio intravedeva buona tecnica di base. Era bravissimo nel calciare le punizioni decentrate con il piede destro “alla Del Piero” e consumava delle ore ad insegnare a qualche giovane come si doveva calciare il pallone. Lui calciava ed era quasi sempre gol, come per magia.  “Mastro” Antonio ha visto transitare negli spogliatoi centinaia di giocatori e tecnici fin dagli anni 50 che ha accolto, sempre, a braccia aperte. La maglia canarina l’ha appiccicata addosso e freme per ritornare al suo lavoro,  dentro lo stadio. “Sono un leone in gabbia – dice al telefono – non posso uscire, io che ero sempre fuori, allo stadio che è stato ed è ancora la mia vita, fin da quando si doveva spianare la terra battuta o togliere il fango dopo le piogge fino ad oggi che c’è il manto in erba sintetica”.  Racconta di molti giocatori “bravi ma discontinui che a volte mi vengono a trovare per non parlare dei calciatori mazaresi con i quali ho condiviso gioie e dolori. Mi ricordo della “nidiata” mazarese della squadra allenata da Ignazio Arcoleo, un grande tecnico, con la squadra che vinse il campionato ma poi non venne ammessa in C2”. Allenatori ne ricorda parecchi, in particolare Cesto Vycpalek “una persona squisita – dice Antonio – un grande allenatore, peccato che non riuscì molto “simpatico” alla tifoseria e venne esonerato a furor di popolo, secondo me perché non era un tipo che in panchina “vuciava” (non era teatrale) ma era sempre sereno. E questo alla tifoseria passionale non piaceva. Lo avrebbe voluto vedere incitare la squadra dalla panchina e richiamare i giocatori in campo che sbagliavano passaggi e posizione. Poco tempo dopo però Boniperti lo chiamò ad allenare la Juventus e vinse lo scudetto”. Una strana avventura quella di “Cesto” e del figlio “Cestino” per il suo tragico destino. Vestiva la maglia canarina numero 10. A Mazara , lo condusse il padre. Disputò poche partite, la morte lo ghermì una sera di maggio sul crinale della Montagna Longa di Palermo. “Cesto” deve molto all’esonero a seguito della sconfitta interna con la Nuova Igea del mese di dicembre del 1970. Il tecnico, poco dopo, libero da impegni, si incontrò a Bagheria, con il suo compagno di squadra, Giampiero  Boniperti (all’epoca amministratore delegato della Juventus) che lo invitò a Torino alla corte di Agnelli. Il seguito della storia appartiene alla storia del calcio italiano: l’immatura scomparsa di Picchi, l’avvento di Cesto alla guida della prima squadra, lo scudetto, il Seminatore d’oro. Nel frattempo il Mazara, fatta una apparizione in quarta serie, era ritornato tra i dilettanti. “Quello – ricorda Antonio Mangiapane – è stato un momento veramente triste ma dopo qualche anno ci siamo ripresi. Ora speriamo che questo Corona Virus termini e si ricominci a giocare”. (di Salvaore Giacalone)

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