06 aprile 2009

Gaetano Giacalone (19/3/46 - 3/5/2020)

Amici sin dalla tenera infanzia, abbiamo frequentato gli stessi istituti scolastici e ci siamo ritrovati anche nello stesso ateneo. Abbiamo trascorso sei anni nei medesimi pensionati per studenti, prima nel mitico Hotel Pretoria di via Macqueda, dove v'era un brulicare di ragazzi mazaresi di tutte le facoltà e poi nella Pensione Mascellino di piazza Pretoria. Ci siamo laureati ambedue nel 1971 ed abbiamo scelto lo stessa Università per la specializzazione, Perugia, dove superammo assieme le prove d'ammissione. 
Lui si specializzò in Endocrinologia e io dovetti abbandonare (Anestesia e Rianimazione) perché dopo tre mesi arrivò la micidiale telefonata che mi annunciava la morte improvvisa e inaspettata di mio padre (che aveva cinquant'anni) e dovetti, mio malgrado, rientrare in sede per ovvi motivi familiari.
Ci ritrovammo, comunque, subito dopo, perché fummo assunti entrambi come assistenti nel nosocomio mazarese, lui nel reparto di Medicina e io in quello di Chirurgia. Lui non si accontentò di una sola specializzazione conseguì, anche, quella di Cardiologia, Radiologia e quella di Tisiologia e Malattie dell'Apparato Respiratorio. Messosi in pensione da incarichi pubblici ha diretto sino alla fine il proprio centro medico Polivalente.

Ha incentrato tutta la sua vita nella "programmazione". In suo atto, in ogni cosa che realizzava c'era dietro un lavoro di meticolosa preparazione. L'ultimo anno di Liceo Classico, Gaetano aveva già comprato i testi di Medicina e aveva stabilito come doveva articolare il primo anno di studi universitari. Decideva una data e alla fine si ritrovava sempre in anticipo sui tempi previsti.
Ci stupiva ogni volta! Per noi era sempre un punto di riferimento negli studi e allorquando incontravamo una qualche difficoltà, lo consultavamo e lui aveva sempre la risposta ai nostri quesiti. Ricordo che per l'esame di Anatomia Umana il testo attinente al Sistema Nervoso Centrale, imposto dal professore era in lingua francese.  Lui non solo l'aveva tradotto subito in italiano ma aveva anche realizzato tutta una serie di tavole illustrative che per noi furono una manna dal cielo. Aveva sempre una marcia in più di noi. Non ricordo di averlo visto mai partecipare alle nostre scorribande goliardiche perché lui aveva sempre qualcosa di più importante a cui dedicarsi. Studiavamo la materia per l'esame da sostenere in una determinata sessione e lui non solo l'aveva studiata e metabolizzata prima di tutti ma, finite le materie, cominciava a studiarne un'altra che faceva parte del piano per l'anno successivo. 
Una volta decisi di preparare con lui una materia, ma mi dovetti arrendere perché i suoi tempi erano infernali e io non riuscivo a stargli dietro. Aveva una memoria fotografica di ferro e mentre noi dovevamo ripassare più volte un argomento, lui una volta acquisito lo conservava nella sua "cassaforte cerebrale" per sempre.
Non ho mai dimenticato che quando eravamo al terzo anno, giunsero nella pensione, delle matricole di Medicina. Spesso chiedevano a noi chiarimenti, in particolare, su problemi di Stechiometria (allora si sosteneva un esame scritto di Chimica con esercizi) e noi superato l'esame ci sentivamo liberi da quell'incubo e non vedevamo l'ora di cancellarlo dalla memoria. Chi era il punto di riferimento? Gaetano! Che, non solo teneva una lezione sull'argomento in questione, ma alla fine diceva loro pure la pagina, il rigo del libro e la relativa soluzione del quesito.
Sono rimasto sbalordito quando, recandomi nel suo studio di via Giovanni Meli, vidi una serie interminabile di scaffali metallici e gli chiesi come mai tutti quei contenitori. Allora ancora i computer non erano entrati nella nostra vita quotidiana e lui aveva già realizzato un pratico sistema di archiviazione cartaceo che gli consentiva di trovare immediatamente ogni cosa lui cercasse, e continuò a farlo sino alla fine.

Questa lunga premessa per accennare ad alcuni dei tanti comuni ricordi e all'amicizia di lungo corso che ci univa. Era dotato di una spiccata intelligenza e d'una invidiabile preparazione, non solo professionale, la cui personalità poggiava su un substrato intriso di una grande educazione e di un'innata disponibilità verso il prossimo, che lo portava ad essere sempre pronto ad aiutare chi ne facesse richiesta. Questa predisposizione lo portò, una volta, ad accettare incautamente la carica di assessore comunale con delega alle Politiche Sociali. Io rimasi sbalordito perché lo vedevo come un vaso di coccio che viaggiava tra i vasi d'acciaio della politica. Ed infatti, poco dopo, resosi conto che non avrebbe potuto fare del bene, come lui auspicava, si dimise.
Ha condotto una vita dedicata interamente alla famiglia e allo studio. Ciò lo portava ad una sorta d'isolamento forzato e partecipava poco alle iniziative dei comuni mortali. Dopo il comune periodo ospedaliero ci si incontrava di rado, ma quando avveniva era come se fossimo stati in perenne contatto. Lo stimavo molto, come amico, come persona e come professionista e immeritatamente godevo della sua stima. Gli ultimi anni della sua esistenza sono stati tremendi. Una serie di patologie subentranti si abbatte su di lui. Avrebbero messo a dura prova chiunque. Subì una successione interminabile d'interventi chirurgici, trapianti, rigetti, dialisi. Riuscì ad affrontale il tutto con la forza di un leone e non si arrese mai. Solo lui ha potuto resistere così a lungo grazie, anche, al suo variegato bagaglio clinico e ad una un'incrollabile Fede che lo sosteneva. Una persona che ha lasciato una scia di ammirazione e riconoscenza per quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Io ho perduto un amico speciale e un punto di riferimento inestimabile. 

Riposa in pace, amico caro! 

Una sua importante pubblicazione  
Si tratta di un manuale pratico di alimentazione e dietetica di 1272 pagine, per medici dietisti e pazienti, che rappresenta un punto di riferimento per chi si occupa di tale materia. Negli ultimi trent'anni di professione si è occupato di approfondire studi nel campo dell'alimentazione, con particolare riguardo alla metodica impedenziometrica, della diagnostica ecografica e termografica, di rilevazioni statistiche nel campo dell'obesità. Lo ha fatto con competenza e serietà come era suo costume. Non appena pubblicata la sua fatica ha voluto onorarmi col dono di una delle primissime copie con dedica che conservo con orgoglio


(A Pino Catalano collega ed amico, sincero ed affettuoso, di sempre. Con stima infinita)
                                                                                                                                        Tano Giacalone



                                                                                  


                                                           


16 commenti:

Paolo Marascia ha detto...

Anch’io mi unisco e partecipo, commosso, al dolore familiare ed al grandissimo vuoto che lascia Gaetano in tutti noi.
Con lui va via un professionista che ha dedicato tutto se stesso alla sua vocata professione di medico che non ha mai finito di contentarsi plurispecializzandosi con brillanti risultati. Con lui va via una persona di notevole spessore, va via un amico.
Rammaricato e contrito esprimo un vivo sentimento di cordoglio alla famiglia ed alle tante persone che lo hanno stimato/voluto bene. Voglio pensarti, anche lassù, intento a riprendere ulteriori studi, studi ai quali hai dedicato l’intera tua esistenza. R.I.P. Collega/amico.

Pietro Giacalone ha detto...

Una bravissima persona che ho conosciuto sin da quando eravamo bambini assieme alla sua famiglia. Un bravo medico.
Un caro ricordo e condoglianze ai suoi parenti

Elena Vento ha detto...

L'ho conosciuto come medico e come amministratore comunale, sempre discreto ed elegante: una Persona Perbene.
Mi spiace davvero tanto. Requiem

Mario Genna ha detto...

Una vita interamente dedicata alla famiglia ed al lavoro. Un forte abbraccio caro Gaetano nel mio cuore sarà sempre vivo il tuo ricordo.

Pietro Russo ha detto...

Caro Gaetano, la tua dipartita lascia me e mia moglie profondamente turbati, ogni volta che ci vedevamo ricordavamo i bei momenti trascorsi all'Università, grazie per la tua amicizia , e per la tua grande disponibilità. Mazara perde un grande professionista. Sentite condoglianze alla famiglia.

Benedetta Bruno ha detto...

Mi dispiace tanto, è stato x un periodo il mio medico di famiglia, era un bravo medico e una brava persona, sempre disponibile.
Che riposi in pace e condoglianze alla famiglia

Anna Di Giorgi ha detto...

Mi dispiace moltissimo. C'incontravamo ogni tanto, durante i miei soggiorni estivi a Mazara e ci salutavamo affettuosamente, per la stima reciproca dagli anni del liceo..

Flora Parrino ha detto...

Carissimo amico, professionista e lavoratore. Un grande dolore Riposa tra le braccia della Vergine Maria

Pino Asaro ha detto...

Persona dotata di estrema sensibilità, preparazione, amico di tutti. Ineguagliabile nella professione che esercitava con competenza e continui aggiornamenti. L'ho conosciuto al liceo, ma lui aveva qualche anno meno di me, ed anche allora era un ottimo studente.
Caro Gaetano, ci vedevamo poco ma la stima era e rimane incommensurabile. Ti voglio bene, riposa tra le braccia degli angeli e non pensare ancora a studiare:

Pino Diadema ha detto...

Per ben 40 anni è stato il nostro medico di famiglia, sempre disponibile, pronto a dispensare utili consigli e, quando occorreva, a spendere volentieri una parola di conforto! Umile, generoso... un vero amico! R. I. P. caro Gaetano... ci mancherai.

Alberto Quinci ha detto...

Mi dispiace tantissimo, Gaetano era un mio carissimo amico d'infanzia. Con la moglie Agnese oltre ad essere amici di famiglia da piccoli eravamo vicini di casa. Sentite Condoglianze R. I. P. 🙏🙏🙏

Francesca Sinacori ha detto...

Non era una notizia che volevo sapere, un professionista impareggiabile dall'animo umano, sempre disponibile.
R.i.p.caro Gaetano. Ti ricorderò sempre non come un dottore ma come amico di famiglia🙏

Davide Castelli ha detto...

Il mio amico Gaetano Giacalone era uno scienziato, uomo di grande intelligenza, di grandi capacità ed inoltre era una persona di profonda bontà ed umanità. Siamo stati quasi compagni di corso in Medicina e posso affermare e confermare che le notazioni riportate dai suoi esami universitari furono eccellenti. Non fu un semplice clinico, fu uno studioso ed il suo volume sulla nutrizionistica é un testo di riferimento di grande rilevanza. Lo annoveravo tra i miei piú grandi amici. Riposi in pace.

Piero Di Giorgi ha detto...

Oggi voglio ricordare un caro amico e da me molto stimato. Parlo di Gaetano Giacalone, che ci ha lasciato l'altro ieri. Lo conoscevo da tantissimi anni, perché era compagno di scuola di mia moglie. Ci incontravamo spesso all'edicola "Gabri" in via Castelvetrano e ci facevamo lunghe conversazioni, l'ho potuto conoscere nelle sue fragilità ma anche per la sua sensibilità sociale e per la cultura. Gaetano era medico per passione e non ha mai smesso di studiare. A parte le sue tante specializzazioni, aveva scritto una sorta di enciclopedia della medicina. Aveva dato il suo contributo anche nell'impegno politico. Ciò che lo caratterizzava era la mitezza. Gaetano, negli ultimi anni era stato gravato da problemi di salute ma non ha mai smesso di curare gli altri ed aveva sempre un sorriso per tutti. Ciò che mi rimane di lui è il ricordo del suo sorriso e mi mancheranno i nostri dialoghi. Ho la certezza che da ora sarò ancora più povero e più solo.
Una grande vicinanza e una vera compartecipazione voglio manifestare al dolore della sua famiglia.

Caterina Tita Rizzo ha detto...

Grazie per questo tuo meraviglioso contributo che ce Lo fa conoscere sicuramente meglio e anche un po’ di più !
R.I.P.

Vania Giacalone ha detto...

Dr Giuseppe Catalano la ringrazio di cuore per le belle parole scritte al mio adorato papà e ancor di più per i ricordi di gioventù che ha voluto condividere... Se chiudo gli occhi vi vedo studiare a Palermo... tutto questo mi conforta, so che il mio papà ha avuto una vita piena di affetti e che il suo ricordo sarà vivo in ognuno di noi. Gli ultimi anni ho molto insistito con lui per un suo trasferimento a Firenze ma ha sempre rifiutato con decisione perché la sua vita era a Mazara nella sua casa e soprattutto nel suo studio!
Ora in noi c’è un grande vuoto. Grazie ancora
Vania