20 giugno 2011

Una tragedia sfiorata

Quando ero un giovanissimo medico (mi laureai nel Novembre del 1971) e frequentavo il Pronto Soccorso dell'ospedale Abele Ajello, mi capitò un episodio fuori dal comune, quello di dover assistere, quasi contemporaneamente, trentadue bambini che erano finiti in acqua. Accadde che, mentre traghettavano da una sponda all'altra del Mazzaro, un'imbarcazione, la "Graziella Manciaracina", al ritorno d'una battuta di pesca, a causa di un improvviso e inaspettato guasto all'apparato frenante, entrò a tutta velocità (oltre dieci nodi) nel porto canale urtando sui lati altri natanti procurando loro seri danni, infine speronò con inaudita violenza la chiatta che in quel momento transitava colma di passeggeri creando un pandemonio.

Alcune delle piccole vittime del tragico incidente del 30 aprile 1971, alle ore 8,00 tratte dal Giornale di Sicilia dell'epoca

Tutto finì fortunatamente senza gravi conseguenze, poiché, con il tempestivo intervento degli adulti presenti nella piazza del Mercato del pesce, impedì che si consumasse una tragedia. Di tanto in tanto, a causa di danni da usura o per danneggiamenti dovuti al maltempo o al Marrobbio (1930), la chiatta veniva tirata a riva, nei cantieri navali, per le riparazioni del caso. Allora un personaggio sui generis, lu 'zu Petru Ciarantonio, alias Pietro Giacalone, si trasformava in novello Caronte e pensava lui a traghettare le persone con la sua variopinta barchetta. Negli anni settanta, col diffondersi dei mezzi di locomozione, la zattera perse molto della sua importanza e fu utilizzata sempre meno. L'ultima volta che che rimase ferma per riparazioni, fu abbandonata e fatta ingenerosamente marcire. In segiuito, negli anni duemila venne immessa una versione moderna della chiatta, che purtroppo per motivi scarsamente comprensibili (amministrativi, antieconomici ecc.) sta più ferma che in attività.

Il motopesca  Graziella Mangiaracina dopo l'impatto con la chiatta



particolare 


Folla di curiosi sulla sponda di piazzetta dello Scalo


la foce si sparse in tutta la città e la gente si riversò sul luogo dell'incidente

Piazzetta dello scalo
Folla davvero numerosa

Particolare della folla
Tra la folla: Bartolomeo Lanza, Ignazio Giacalone (lu grecu, lu catanisi)


Ecco l'aspetto della Chiatta dopo lo speronamento

Altro episodio
Il Mazzaro, è stato, spesso, spettatore involontario di avvenimenti incresciosi. Oltre a quello descritto ricordo, anche, altri episodi. I più frequenti dei quali riguardano autovetture o moto che finivano in fondo al fiume volontariamente o no. Tanti cadaveri negli anni sono stati trovati nel fiume, per i motivi più disparati. Le foto che seguono si riferiscono ad un episodio degli anni sessanta dove, un'auto, cadde nel fiume e vi fu l'intervento del nucleo sommozzatori dei Carabinieri 

intervento dei vigili urbani e dei Carabinieri
Nino Dado, Salvatore Fiorentino, prof. Pippo Palermo




Il sub si prepara per l'esporazione


 

Piazzetta dello Scalo
Allora il popolo partecipa in massa in occasioni come questa

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