22 luglio 2016

Garibaldini mazaresi

I Picciotti di Mazara del Vallo
Mazaresi che si coprirono di gloria per la Causa Italiana
Le avventurose vicende di cittadini mazaresi di ogni ceto che, con alterne fortune, combatterono al seguito dell'Eroe dei Due Mondi, fornendo esempi di valorosa abnegazione
"Circa 100 mazaresi si son coperti di gloria e di ferite per la Causa Italiana” (Sebastiano Nicastro, Dal Quarantotto al Sessanta, p. 347). 
Una squadra di 18 mazaresi fu inviata a Rampingallo a spese di Vito Favara e partecipò alla battaglia di Calatafimi; e altre due squadre, ciascuna di 40 militi, furono inviate a Garibaldi dal Comitato Provvisorio (Nicastro cit, p. 259). Si ha così una somma di 98 volontari, che combatterono a Palermo, a Milazzo e a S. Maria di Capua. I nomi dei 71 qui presenti sono quelli incisi in una lapide posta nel 1906 sul palazzo comunale e gli altri citati dal Nicastro (qui affiancati dalla sigla N). Ad essi si aggiungono quelli che ho desunto dall’elenco dei Decorati del 1860 (qui seguiti dalla sigla D), e quelli che ho tratto dall’elenco dei Superstiti nel 1910 (qui con la sigla S, col numero di pagina), dai “mazzi” dell’Archivio di Stato di Torino (qui con la sigla T e col numero d’inventario) e da Elenchi di Prigionieri catturati ad Aspromonte nel 1862 (qui con la sigla EP).
Ho desunto un nome dal ms. “Ruolino di volontari del 1862” (edito nella tav. III dell’opera di Carlo Albanese, I Siciliani per l’unità e l’indipendenza italiana, Palermo, Trimarchi, 1938, qui citato con la sigla A).

Come rileva Filippo Napoli nella Storia della Città di Mazara, edita nel 1932 (p. 227), “sono stati dimenticati tutti quei volontari, e sono i più, che, usciti dalle classi popolari, dopo di avere lottato e sofferto per la santa causa (dell’unità nazionale), ritornarono alle dure fatiche delle loro umili occupazioni”.
Filippo Napoli

Questa foto ritrae Giuseppe Domingo ed è stata donata al Comune da un certo Gancitano Nicolò nel 1945 (non so chi sia Domingo tra questi). Egli partecipò ai moti rivoluzionari del 1848 e del 1860
Per il suo sostegno ai moti del '48 fu destituito dal suo incarico presso la sottointendenza di Mazara e costretto all'esilio per un mese a Trapani. Nell'Aprile del '60 prese parte alla sommossa concorrendo a fare dileguare le impaurite forze borboniche. Più tardi i Borboni ritornarono, al comando del col. Donati e il Domingo si rifugiò a Rampigallo, presso Salemi. Qui accolse i Mille, dopo il loro sbarco a Marsala. Presentatosi al gen. Stefano Turr, ricevette l'incarico di provvedere ai viveri e di dare alla stampa un proclama di Garibaldi. Recatosi a Mazara, con l'aiuto economico di Vito Favara Verderame, presso la tipografia Ajello, fece stampare il proclama, diffuso poi nel palermitano e nel trapanese. Raggiunto Garibaldi a Palermo, si arruolò nella squadra di G. B. Marinuzzi. Combatté a Milazzo e conseguì il grado di sottotenente. Fu poi Delegato di Pubblica Sicurezza a Mazara (N335). - Ebbe la medaglia di bronzo il 20.11.1863. 


Lettera di Ringraziamento di Giuseppe Garibaldi  per aver ricevuto la cittadinanza onoraria di Mazara del Vallo

Forse non tutti sanno che Garibaldi è stato cittadino onorario della nostra città. Ecco il documento originale che ne attesta la veridicità. (Si ringraziano il dirigente e gli impiegati dell'Archivio storico per la gentilezza e la disponibilità)

Il testo è poco leggibile pertanto vi facilito il compito:
Pisa 18 dicembre 1862

Onorevoli amici,
accetto con piacere - con orgoglio- la cittadinanza che mi offrite. Io apprezzo - io ammiro - codesto popolo siciliano - codesto popolo - che molti secoli di tirannia - non hanno saputo nè domare, nè piegare - codesto popolo cui sembrano lievi tutti i sacrifici - quando si tratta della libertà - della unità d'Italia. Ricordatemi con affetto a codesti ottimi cittadini.
Vostro G. Garibaldi
All'onorevole municipio di Mazzara - Sicilia




Verbale della seduta del Consiglio comunale, dove il consigliere cav. Vito Favara propone la nomina di Giuseppe Garibaldi a cittadino onorario 

Stemma della famiglia Favara Verderame

Lapide posta in via Garibaldi sul prospetto della casa patrizia che l'ospitò


Nel vecchio Palazzo Municipale vennero murate dieci Lapidi Commemorative: due nel prospetto, quattro nell'atrio, tre al primo piano e una al secondo ripiano della scala. Quella a sin di chi guarda nel prospetto tramandava i nomi dei volontari mazaresi, che combattendo le guerre del patrio Risorgimento negli anni 1860, 61, 62 e 66 e i volontari del 1848 e 49 è del seguente tenore:


Il Comune
commemorando il primo centenario
della nascita di Garibaldi
volle togliere dall'oblio
i nomi dei volontari mazaresi
quei che combatterono nelle schiere
del Liberatore
quei che precursori 
ai fati tristi d'Italia
donarono
le alme sognanti la Patria
Garibaldini del 1860 -61 - 62 -66

Quella a destra conteneva il Bollettino della Vittoria dell'ultima guerra (bollettino n. 1278)


4/4/1960 - Villa Garibaldi
In quella data avvenne l'inaugurazione di un monumento dedicato al condottiero illustre, con grande partecipazione di popolo. Riconosco molti dei presenti: Salvatore Schillaci (vigile urbano), prof.ssa Bongiorno (Matematica), dr Anna Dado Saffiotti (ufficiale sanitario), Antonino Feola (ten. CC), Nicola Savalli (maestro), Vincenzo Mingoia (segretario comunale), Sig.ra Boscarino Benvesti (impiegata Comunale) Romagnosi, ing. Andrea Salvo, Buffa (impiegato comunale), rag. Ingargiola (pubblicista), Giacomino Romeo (con il figlioletto Peppe), Mario Gucciardi (vig. urb.), prof. Nino Papa (matem.), dr Francesco Modica (maestro elem. e futuro sindaco), prof.ssa Morsellino Lenzi (Lingua Inglese), prof.ssa Angela La Marca (preside SMS), Pugliese (consigliere comunale), dr Nino Messina (direttore didattico), Lorenzo Inzerillo (edicolante), Cammarata (maresciallo CC), Carlo Ramo, don Vito Calandrino, Titta Patti, Benvesti, Nino Basone (idraulico), Nino Calabrese, Anna Lombardo (giornalista) e dr Salvatore Barbera (direttore didattico), Nino Adamo (imp. esattoria), Vito Pinta (stud.), prof. Francesco Bellitti (Lettere), dr Francesco Safina (Consulente amministrativo e sindaco), prof. Vito Bianco (Maematica), Nando Villani, Salvatore Pecoraro (impiegato comunale), Lorenzo Figuccia (vig. urb.), Francesco Margiotta, Puma (rilegatore), Scimemi (stud.), Mezzapelle, Pandolfo (imp. com.), Savasta (orologiaio), rag. Vito Di Liberti, avv. Burzotta, notaio Tumbarello, Piero Di Giovanni, Saverio Safina, Ettore Burgio, Pino Catalano, Gentile, Faugiana, Mannone (Campobello), Giacalone (segretario SMS), Silvio Manzo, Dino Parrinello, Pietro Adelendi, Barranca, Salvatore Cristaldi 


Diego Sansone - Garibaldino mazarese
(vedi elenco)

Elenco dei "picciotti" mazaresi

1) ABBAGNATO Antonio - Il cognome è tuttora corrente in famiglie mazaresi. - Nel Ruolino della 1” Compagnia. 1° Battaglione Bersaglieri. 1a Sezione Romana “Roma o Morte” è al n. 13 dei componenti il 3° Plotone
2) ACCARDI Vincenzo, di Girolamo - Calzolaio. - Combatté nel Battaglione La Porta (N 379).
3) ALTAMORE Calogero, di Pietro - “Di anni 24, arruolato il 6.9 nell’Artiglieria” (T133 e T138).
4) BASCONE Lorenzo, di Francesco - Nato nel dicembre 1841 e residente a Castelvetrano. - Cocchiere. - Fece la campagna del ‘60 (S14). - Giunse a Calatafimi, la sera del 15 maggio, con la squadra di Benedetto Amari (N380) - “Di anni 17, arruolato il 24.6 nella 16a Divisione, Cavalleria” (T133).
5) BERTUGLIA Giuseppe - Volontario nel ‘62: da un EP risulta figlio “di Francesco”, “di anni 22”, “soldato disertore a Misterbianco il 19 agosto 1862” e, dopo Aspromonte, “imbarcato l’1.9 a Napoli per La Spezia”, per la prigionia inflittagli.
6) BONANNO Giuseppe, di Antonino - Nato nel settembre 1839. - Calzolaio. - Fece la campagna del ‘60-61 (S20), “arruolato il 24.6 nella 16 a Divisione, Genio” (T133 e T138).
7) BONANNO Giuseppe, di Simone - Calzolaio. - Combatté nel Reggimento Fardella (N379).
8) BONANNO Santoro, di Simone - Nato nel settembre 1828. - Nel giugno ‘60, guidò 45 volontari a Palermo e, nello sbarco in Calabria, combatté nel Battaglione Bixio (N378), partecipando a tutta la campagna successiva (S20). - Ebbe la medaglia di bronzo il 21.3.1862 (D). - Impiegato comunale: nelle feste commemorative del cinquantenario del 1860 (maggio 1910), a Palermo, fu il rappresentante dei 16 garibaldini mazaresi superstiti.
9) BONSIGNORE Antonino, di Giacomo. - Col fratello Giuseppe, fu alla battaglia di Milazzo. - Laureatosi in medicina, visse modestamente negli ultimi anni (N217, 336, 364-65).- Ebbe la medaglia di bronzo il 10.11.1862 (D).
10) BONSIGNORE Giuseppe, di Giacomo (N217, 364-65). - Si distinse nei moti mazaresi dell’aprile ‘60. - Arruolatosi, combatté a Milazzo e fu ferito alla fronte. Ebbe da Garibaldi il grado di sottotenente (N336, 364-65). - Nel ‘62 fu ferito ad Aspromonte e imprigionato (N380). - Da un EP risulta “di anni 28” e imprigionato a Monteratti il 28.10. - Liberato, dopo lunga prigionia, “senza onori né distinzioni, attese al suo lavoro di orefice”. Nel ‘67 dimostrò vero eroismo nell’assistere i colerosi (N336, 364-65, 380).
11) BORDONARO Luigi, di Giuseppe. - Fece la campagna del ‘60 (S21).
12) BUCCA Giuseppe, di Placido. - Nato nel settembre 1835 (S20) - Panettiere. - Combatté nel Battaglione La Porta (N379).
13) CASTRONOVO Matteo, di Giovanni. - Combatté nel Battaglione La Porta. - “Dopo il ‘60, visse miseramente, occupato in opere servili” (N379, 380).
14) CLEMENTI Vito, di Giovanni. - “Di anni 20, arruolato il 24.6 nella 16 a Divisione, Cavalleria” (T138). “Conseguì il grado di sergente, combattendo a Sant’Angelo e a Maddaloni. Finita la campagna del ‘60, tornò al mestiere di barbiere” (N379).
15) CRISTALDI Girolamo, di Girolamo. - Nato nel gennaio 1837. - Fece la campagna del ‘60 (S32). - Macellaio. - Combatté nel Battaglione La Porta (N379).
16) DADO Gaspare, di Raffaele. - “Di anni 23, arruolato il 5.7 nella 16 a Divisione” (T138).
17) DI GIORGIO Francesco - Volontario nel ‘62: da un EP risulta recluso a Vinadio.
18) DI GREGORIO Carlo, di Antonino - Calzolaio. - Fece la campagna del ‘60 (N379).
19) DI NAPOLI Giorgio - Volontario nel ‘62: da un EP risultano il suo mestiere (“cappellaio”), e la reclusione a Bard.
20) DI STEFANO Rosario - Volontario nel ‘62: da un EP risultano il suo mestiere (“orefice”) e la reclusione a Vado. §
21) DOMINGO Giuseppe - A Rampingallo, dov’era rifugiato, accolse i Mille. Raggiunto Garibaldi a Palermo, si arruolò nella squadra di G. B. Marinuzzi. Combatté a Milazzo e conseguì il grado di sottotenente. Fu poi Delegato di Pubblica Sicurezza a Mazara (N335). - Ebbe la medaglia di bronzo il 20.11.1863 (D).
22) DOMINGO Luigi (domenicano, col nome di fra’ Giuseppe) -  fu capo della loggia massonica "Fede e Speranza" - Ospitò alla Gancia Rosolino Pilo, e con lui combatté sui monti circostanti di Palermo. Visse oscuramente gli ultimi anni a Trapani e morì a Mazara nel 1896 (N.336). - Ebbe la medaglia di bronzo il 16.11.1863 . (D).
23) FAVARA VERDERAME Vito - Nato a Salemi. - Dopo la Restaurazione del ‘49, risiedette a Mazara. Nel 1862 ospitò Garibaldi nel suo palazzo. - Anche se non combattente, ebbe per il suo patriottismo la medaglia di bronzo il 2.11.1863 (D).
24) FAVATA Giovanni, di Francesco. - Sarto. - Combatté nel Battaglione La Porta (N380).
25) FAVATA Salvatore, di Francesco - Agricoltore. - Combatté nel Battaglione La Porta e si distinse al Volturno. Dopo il ‘60, tornò ai suoi lavori agricoli (N379).
26) FODERÀ Antonino, di Vito - Agricoltore. - Combatté nel Battaglione La Porta (N380).
27) FRATELLO Giacomo - Volontario nel ‘62: da un EP risultano la paternità e la maternità (“fu Giuseppe e Caterina Pipitone”), l’età (“di anni 24”), il suo mestiere (“contadino”) e la reclusione a Vinadio. - Il Figlioli (in Marsala nella epopea garibaldina, Marsala 1916, p. 323), lo indica come figlio di Giuseppe, di mestiere “cantoniere”, e riferisce che, partito da Marsala, combatté da Calatafimi a Capua, e nel 1862 si arruolò al seguito di Garibaldi.
28) FRATELLO Paolo - Figlio di Giuseppe, e quindi fratello del citato Giacomo, da Marsala seguì Garibaldi sino a Capua (cfr. Figlioli cit., p. cit.).
29) FUGALLI Paolo, di Tommaso - Calzolaio. - Nel ‘60 combatté nel Battaglione La Porta (N379).
30) GALLETTI Vitale - Ebbe la medaglia di bronzo il 2.11.1863 (D).
31) GALLO Antonino - Ebbe la medaglia di bronzo il 2.11.1863 (D).
32) GARITO Vincenzo, di Pietro - Nato a Ustica nell’agosto 1845 e residente a Mazara. - Fece la campagna del ‘60 (S59).
33) GILIBERTI Dr Salvatore, di Pietro - Nato il 21.7.1826 e morto nel 1873. Volontario nel 1862: “arrestato e deportato a Finestrelle, assunse il nome di un altro volontario mazarese, per evitare di essere fucilato come disertore; ed ebbe la fortuna dl evadere, prima che fosse scoperto l’inganno. Rifugiatosi a Torino, si sottrasse alle ricerche della questura, per la connivenza di un suo concittadino che ivi si trovava come tenente dei carabinieri (N314). Da un EP risulta la sua professione (“medico “) e la sua Prigionia a Bard. - “Nel 1864 ebbe la cattiva ventura in Marsala (in verità, a Trapani) di assistere in duello, come medico, il compagno garibaldino Andrea D’Anna, ufficiale di Marsala, che veniva colpito al petto da una palla sparatagli nella tenzone dall’avversario Aristide La Porta, pur esso valoroso ufficiale garibaldino, e ciò in seguito a una vertenza originata da esagerato amor proprio ed orgoglio dei due cavalieri all’antica. Il Giliberti dedicherà al D’Anna il suo pometto epico Aspromonte, in sei canti, edito a Marsala nel 1865. Appartenne alla Loggia Massonica “La Speranza”, di Mazara, quando però massoneria significava soltanto amor di patria e nient’altro” (Leonardo Bonanno Marzo-Rosa Bellafiore Amabile, Mazaresi del ‘48 e del ‘60, Urbino, SES, 1957, pp . 48-49).
34) GRASSA Pasquale, di Gaetano - Proprietario. - Arruolatosi dopo la presa di Palermo (N380).
35) LO MONACO Baldassare, di Carlo - “Di anni 19, arruolato l’8.8 nel Battaglione Colina” (T133 e T138).
36) MACCAGNONE Giuseppe di Scipione. - Combatté tra le Guide di Garibaldi (N.379). - Ebbe la medaglia di bronzo il 9.4.1862.
37) MALTESE Giacomo, di Salvatore - Nato nel gennaio 1843. - Fece la campagna del ‘60. - Caporale, nel ‘66 combatté nell’Esercito Nazionale: ferito a Custoza al braccio destro, riportò una menzione onorevole al valor militare (S88). - Vedi: “I Picciotti” di Marsala.
38) MANZO Antonino, di Giuseppe - “Di anni 19, arruolato il 15.7 nell’Artiglieria” (T138). 39) MANZO Antonino, di Giuseppe - “Di anni 30, arruolato il l’8.8 nel Battaglione Colina” (T133).
40) MARULLO Raimondo, di Biagio - Nato nel novembre 1834 a Girgenti e residente a Mazara. - Fece la campagna del ‘60 (S79).
41) MAURO Pietro, di Gaspare (N379). - Nato nel novembre 1836. - Fece la campagna del ‘60 (S79).
42) MORELLO Giovanni, di Giuseppe - Combatté nel Battaglione La Porta. Si distinse a Caserta. Dopo il ‘60, tornò a fare il sarto (N379).
43) NAPOLI Vincenzo, di Vito. - Dopo i moti dell’aprile ‘60, “scappato per via di mare, tornò in Sicilia con la spedizione Agnetta e seguì i Mille. Poi, abbandonata l’avvocatura, abbracciò la carriera militare e raggiunse il grado di colonnello” (N378).
44) NICOLOSI Gaspare, di Francesco - Nato il 2.11.1838. - Fu amico di Giacomo Curatolo Taddei: con lui partecipò il 7 aprile 1860 all’insurrezione di Marsala. - L’11 maggio, col Curatolo, stava per partire per Malta, ma, in seguito allo sbarco dei Mille, si recò a Mazara per far stampare e diffondere il proclama di La Masa ai Siciliani. La sera del 12, fu a Salemi col Curatolo per preparare la città ad accogliere i Mille. Col La Masa operò per la formazione del Campo di Gibilrossa. – “Arruolato il 21.9 nel Battaglione La Porta. - Combatté a Capua” (“Carte Garibaldi”, n. 10, Cartella 2., Plico 28: Esercito Meridionale - Volontari Siciliani, nella Biblioteca del Museo del Risorgimento di Milano). - Ebbe la medaglia di bronzo il 264.1862 (D). - Dopo il ‘60 seguì la carriera militare, sino al grado di colonnello (N379).
45) NOVELLI Luigi, di Mario - “Di anni 17, arruolato il 17.8 nella 16” Divisione, Cavalleria” (T138).
46) PARRINELLO Vito - Volontario nel ‘62: da un EP risulta “contadino” e recluso a Vado.
47) PORPORA Antonino, di Michele. - Nato a Palermo nel febbraio 1842 e residente a Mazara. Fece la campagna del ‘60 (S98).
48) RICCA Vito, di Orazio - Portalettere. - Combatté nel Battaglione La Porta (N.380).
49) RICOTTA Salvatore, di Francesco. - “Di anni 20, arruolato il 29.10” (T138).
50) RIZZO Giuseppe, di Giuseppe. - Risulta “arruolato il 21. 6” in T138 e “fu sottufficiale nel Battaglione La Porta. Dopo il ‘60 riprese a occuparsi di pittura, ma senza fortuna” (N.379).
51) ROMEI Eugenio. - Ebbe la medaglia di bronzo il 10.12.1863 (D).
52) RUBINO Giovanni - Volontario nel ‘62: da un EP risulta ”contadino” e recluso a Bard.
53) RUSSO Gioacchino, di Pietro - “Di anni 23, arruolato il 3.7 nella 16 a Divisione e il 7.8 nel Battaglione Colina” (T138).
54) RUSSO Pietro, di G. B. - Fece la campagna del ‘60 (N.380). - “Di anni 19, arruolato il 7.8 nel Battaglione Colina” (T133)
55) SAFINA Giuseppe, di Vito (N379). - Nato nel gennaio 1840 e residente a Campobello. - Fece la campagna del ‘60 (S115).
56) SAFINA Vincenzo, di Vito - Fece la campagna del ‘60. - “Di anni 19, arruolato il 25.10 nella 16 a Divisione, Genio” (T138).
57) SALA Calogero, di Calogero - Nato a S. Margherita Belice nell’agosto 1840 e residente a Mazara (S113). - “Di anni 18, arruolato l’8.8 nel Battaglione Colina” (T138).
58) SANSONE Cesare, di Girolamo - Volontario nel ’62, fu addetto allo Stato Maggiore di Garibaldi, col grado di capitano (N314): da un EP del 27.9 risulta “di anni 27”, di condizione “civile” e imprigionato ad Exiles. Al rilascio, sarà “avviato alla Sottoprefettura di Ivrea” - Già studente di medicina, si dedicò all’insegnamento primario (N.379).
59) SANSONE Cesare, di Vincenzo - Forse è il Sansone Cesare che appare al n. 81 dei nomi elencati nell’opuscolo edito a Palermo nel 1860 col titolo: I Cento Crociati Siciliani a Vittorio Emmanuele re d’Italia (nella prima guerra d’indipendenza, cento volontari siciliani, detti “Cento Crociati”, al comando del col. La Masa, accorsero in Lombardia). – Nel ‘60 combatté fra le Guide di Garibaldi e si distinse al Volturno (N.379). - Ebbe la medaglia di bronzo il 12.1.1862 (D).
60) SANSONE Diego, di Cesare - Forse è il Sansone Diego, che appare al n. 82 dei nomi elencati nell’opuscolo edito a Palermo nel 1860 col titolo: I Cento Crociati Siciliani a Vittorio Emmanuele re d’Italia, in cui è detto, non si sa su quale fondamento, “fratello di Cesare”, già citato. - Si distinse nei moti dell’aprile ‘60 (N235 e 251). “Il 13 maggio ‘60 si armava, e a Calatafimi, arruolatosi al seguito del colonnello Oddo, raggiungeva al Passo di Renda Garibaldi, che lo assegnava nell’ottava Compagnia dei Bergamaschi. Fu ferito, prima dell’ingresso a Palermo, dove entrò con pochi il 27 maggio, e fu nuovamente ferito a Capua” (N380). - Ebbe la medaglia di bronzo il 12.1.1862 (D).
61) SANSONE Giuseppe, di Diego - Nato nel giugno 1836 (S113). - “Uomo d’affari” (N379). - Ebbe la medaglia di bronzo il 12.12.1863 (D).
62) SANZA Salvatore - Volontario nel ‘62: da un EP risulta “muratore” e “imprigionato a Bard il 29.9”. 63) SCIACCA Giovanni, di Francesco Paolo - “Di anni 19, arruolato il 24.6 nella 16 a Divisione” ( T133 e T138).
64) SERRA Onofrio, di Giuseppe (N). Avvocato – “Arruolato nella 16 a Divisione” (T133). Si traferì a Palermo e ivi morì.
65) SINACORI Vincenzo, di Orazio (N.380). - Nato nel marzo 1836 e residente a Campobello. - Falegname. - Fece la campagna del ‘60 (S115).
66) SUPPA Giuseppe. - Ebbe la medaglia di bronzo il 12.12.1863 (D).
67) TAORMINA Antonino, di Giuseppe. - “Di anni 26, arruolato il 24.6 nella 16 a Divisione, Cavalleria” (T138).
68) TEDESCO Antonino - Volontario nel ‘62: da un EP risulta “barbiere” e recluso a Bard. 69) TILOTTA Mario, di Pietro. - Si distinse al Volturno, meritando una medaglia al valore, per essersi battuto da leone e per avere strappato una bandiera al nemico (N380).
70) VALENZA Antonino, di Francesco - “Di anni 30, arruolato il 24.6 nella 16 a Divisione, Cavalleria” (T133, T138).
71) VESCO Marino, di Pasquale - “Di anni 30, arruolato il 24.6 nella 16 a Divisione, Cavalleria” (T133, T138).

(di Carlo Cataldo - tratto dal periodico L'arco 08-2004)


Nell'atrio a destra in ricordo del passaggio di Garibaldi a Mazara

A futura memoria
di Giuseppe Garibaldi
l'eroe dei due mondi
nel 20 luglio 1862
qui arringò
al popolo plaudente
la liberazione di Roma
il compimento
dell'Unità Nazionale
il Municipio
a 15 giugno 1882
questa lapide decretava

Risulta un mazarese, Gallo Baldassare non inserito in questo elenco


Commemorato durante il periodo fasciata da Carlo Ramo