18 aprile 2010

Gaspare Romano

Anni Cinquanta. Manifestazione in onore del ten. Gaspare Romano, giovane ufficiale mazarese caduto in guerra, in occasione dell'intitolazione di una via a suo nome

Giovanni Corrao, Giovanni Rallo, Pasquale Oliveri, Benito Cefalù, don G.B. Criscuoli (parroco della cattedrale)
Corteo diretto verso la via da intitolare
Il sig. Indomito reca in mano una cornice con la foto del tenente





Il ten. Gaspare Romano - Ing. della Marina militare


16 aprile 2010

Onoranze rese alle Salme dei Caduti per la Patria

Nel 1962 avvenne il tanto agognato rientro in Patria delle spoglie mortali dei nostri Caduti in guerra. L'Amministrazione civica e l'Associazione Ex Combattenti organizzarono una cerimonia per onorarne la memoria. Nelle immagini che seguono potete ammirare il commosso saluto del Sindaco Nicolò Bianco e la presenza fiera del presidente dell'Associazione Alberto Rizzo Marino. Rituale la partecipazione di autorità religiose, civili e militari che si avviano al cimitero per il cerimoniale finale della sepoltura in terra amica. Da troppi anni si attendeva, con struggente trepidazione, questo giorno, destinato a lenire solo in parte il recondito lutto delle Famiglie in durevole attesa. Le medesime cerimonie, all'epoca, avvennero in moltissimi altri paesi italiani e si ripeterono per circa due anni per poter riportare in patria decine di migliaia di nostri Soldati sepolti in terra straniera. Decine e decine di piccoli cimiteri di guerra di Albania, Montenegro, Jugoslavia, Russia, furono spopolati, rimasero deserti, dissacrati dall'esodo dei loro silenti abitanti. I nostri "eroi" (tredici spoglie, una piccola ma significativa rappresentanza dei molti caduti) vennero accolti degnamente con làbari, bandiere e insegne a lutto. Nella solennità e nella mestizia dell'avvenimento, però, mi ha turbato il constatare la scarsa partecipazione di pubblico e la circostanza che la messa non sia stata officiata in Cattedrale, a furor di popolo, come sarebbe stato, a mio modo di vedere, più opportuno, tenendo conto, anche, che a farlo era il neo vescovo della Diocesi. Oggi per allora esce spontaneo: O tempora, o mores!

Il corteo si dirige verso il Cimitero cittadino


Alberto Rizzo Marino, Peppino Buffa (becchino), Giuseppe Alaimo (maresciallo CC), mons. Umberto Altomare, Nicolò Bianco, Alberto Burgio (assessore), Mario Balsamo (maestro)

Giuseppe Alaimo, mons. Umberto Altomare, Nicolò Bianco, Alberto Rizzo Marino, Vincenzo Mingoia (segretario comunale), Adamo (direttore del cimitero), Alberto Burgio (assessore)

Il corteo si dirige verso la chiesetta del camposanto

I vigili Pietro Savasta, Pietro Russo, Giuseppe Giacalone 

Discorso commemorativo di Alberto Rizzo Marino, nella qualità di reduce e di presidente 
"Associazione ex Combattenti"
Santa Messa funebre
... in un'atmosfera desolante e irriconoscente 


nemmeno i rappresentanti delle famiglie delle vittime


Can. Vito Avila, mons. Altomare, don Vincenzo De Simone


Don Gaetano Ajello, seminarista Ignazio Li Vigni 


Purificazione con incenso 
(segno di venerazione e di preghiera e onore alle persone e alle cose nel momento della celebrazione)
Don Gaetano Ajello, can.Vito Avila, i seminaristi:
Ignazio Li Vigni e Pietro Accardi, padre Vincenzo De Simone


Benedizione delle Salme

Omelia commemorativa




Le tredici bare allineate, che contengono i resti dei corpi