28 marzo 2009

Ordine dei Cavalieri di Malta.

E' un ordine religioso cavalleresco, dipendente dalla Santa Sede, con finalità assistenziali. E' il principale successore dell'antico ordine dei Cavalieri ospitaleri. Dal 1834 l'Ordine ha sede a Roma in via Condotti.

Gianni Di Stefano (anche la moglie, Mary Bruno Lena,  fu Dama)



don Pietro Pisciotta (cappellano)


Cerimonia d'investitura del dott Antonino Adamo



don Pietro Accardi (cappellano)


Franco Geraldo Caruso (cappellano), don Pietro Pisciotta e dietro (senza divisa) Giulio Mokata

Altri cavalieri mazaresi sono 

Danilo Di Maria (professore di Lettere)

Cerimonia presso la Basilica Cattedrale

Dietro il vescovo mons. Domenico Mogavero



Altri Mazaresi: Giulio Mokata (avvocato), Franco Gancitano (medico)

21 marzo 2009

Caccia Gare

1975 - Gara di Caccia alle allodole organizzata dall'armeria "Armi Model Sport" di Gaspare Tedesco
Nelle foto alcuni dei partecipanti. Per la cronaca la gara venne vinta da Vito De Pasquale in palio c'era un fucile, e alcuni premi minori di consolazione


Santoro Genova, Giovanni Cacioppo, Carmelo Quinci, Vito De Pasquale, Nino Prestia


Vincenzo Perrone, Vito Palermo

Nando Parrinello, Nicola Del Forte, Pippo Palermo

Salvatore Raccomandato

Totuccio Saluto


20 marzo 2009

Pino Bruno

Un altro caro amico, inaspettatamente ci lascia. Una persona che nel mondo del Calcio locale ha sicuramente lasciato una traccia indelebile, come calciatore prima, come allenatore poi. E' stato anche dirigente e talent scout. Ha militato in altre squadre isolane ed era conosciuto in tutto l'ambiente calcistico regionale. Chi non ricorda il suo humor all'inglese. Le sue battute ironiche e satiriche che avrebbero fatto arrossire anche i migliori umoristi professionisti! Riusciva quasi sempre con una semplice battuta a dire quello che avrebbe, per altri, richiesto lunghi discorsi. Queste dote era innata e non faceva fatica a metterla in atto. Ricordo che, pur facendo l'allenatore, ma a "corrente alternata" (non sempre si riusciva a trovare un incarico, e non era facile vivere solo di quei pochi proventi), crescendo in modo esponenziale le esigenze familiari, s'inventò vari mestieri. Fece il commerciante, meravigliò tutti aprendo in corso Umberto la mitica "Boutique dell banane" una novità assoluta per l'epoca, erano i mitici anni 60 (se non ricordo male). Poi, tirò dal cilindro, la tintoria Diana, che divenne anche un ritrovo di calciofili e calciatori, perchè il calcio ha permeato sempre la sua terrena esistenza. Io ho una marea di ricordi che ci legano e che, in questo istante s'accavallano confusamente nella mia mente. Riusciva sempre a ispirare una simpatia istintiva in tutti coloro che venivano a contatto con lui. Lascia un vuoto incolmabile, oltre che tra i suoi cari (la sig.ra Diana e i figli Silvio, Ettore e Fabio), anche in chi ha avuto la fortuna di conoscerlo! 
2010 - Memorial "Turi Cristaldi"
Antonio Mangiapane, Pino Bruno, Nicola Cristaldi, Francesco Bica
L'ultimo applauso nello stadio che l'ha visto sempre protagonista

P.S. L'Amministrazione ha il 23/03/2012 intitolato l'area degli spogliatoi a Pino Bruno




16 marzo 2009

Palazzo Vescovile


E' un edificio del XVI secolo costruito su una parte del preesistente Palazzo Chiaramonte e che si affaccia sull'odierna Piazza della Repubblica. Il prospetto ottocentesco presenta un portale architravato, con quattro colonne doriche, al di sopra del quale è presente lo stemma della Diocesi di Mazara del Vallo 
Facciata

Interni 
La grande anticamera

La sala del trono 

La sala degli stemmi

14 marzo 2009

La fontana di Consagra:

Una foto storica per la nostra città, il maestro Pietro Consagra fa dono di una fontana che viene collocata in piazza Mokarta nell'agosto del 1964. L'opera intitolata "Uomini che vengono dal mare, 1962" vuole rappresentare la vita che nasce dalle acque. Infatti, un tempo, venendo da corso Umberto I°, chi osservava la fontana aveva l'impressione che quelle figure sorgessero dal mare. Queste sono le immagini del maestro con le maestranze locali che realizzarono l'opera sotto la sua super visione. Il maestro soggiornò per una dozzina di giorni, ospite della signora Maria Manzo Vaccara, nella sua villa di Santa Maria e in questo soggiorno dipinse venticinque tavole che ha donato ad estimatori ed amici. Tutte le opere del maestro che si trovano presso privati mazaresi sono tutti doni dell'artista. Si notano i palazzi Maccagnone e Burgio in fase di costruzione.
Riconosco: Gaspare Pugliese, Leonardo Leo, Pietro Consagra, Vito Ditta (appaltante), Leo Leonardo, Vincenzo?, ?,?, Sucameli: Nel gruppo a destra: Giovanni Castiglione, Pinta, Giacalone


Gaspare Pugliese, Ciccio Boscarino, Gianni Di Stefano, Pietro Consagra, Nicola Catania (ten. colonnello), Alberto Rizzo Marino


A questa fontana non è stata data mai la giusta attenzione da nessuna Amministrazione si sia succeduta al governo della cosa pubblica. La manutenzione sempre scarsa o inesistente, anche se talvolta è stato fatto qualche superficiale maquillage e qualche sostituzione di pezzi idraulici rovinati. Bene ha fatto Consagra, deluso ed amareggiato, a non voler essere seppellito nella sua città natale. Da i suoi abitanti non ha mai ricevuto i meritati riconoscimenti che tutto il mondo dell'Arte gli ha concesso.


Foto di Ugo Mulas tratta da "Fotografare l'arte - Pietro Consagra" 

In questa foto è raffigurata la fontana preesistente, che posso documentare grazie ad con una immagine del 1938, dalla quale è stata ricavata una cartolina illustrata, e al posto della quale fu poi edificata la nuova opera del Consagra
Mi è stato detto che la lapide, che si vede nella facciata fontana si riferisce, è stata allocata ivi, a ricordo delle grandi manovre che avvennero nel nostro territorio nel 1937 (per saperne di più cliccate sulla parola manovre)

 Opere del maestro

Si tratta di due calchi in gesso per la realizzazione dell'opera in bronzo, commissionata dal fotografo Messina (foto fornita dal fonditore Lillo Calcagno, che ancor oggi possiede i calchi)


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Il 16 luglio 2005, Pietro Consagra muore a Milano, città nella quale da dieci anni si era stabilito, all'età di 85 anni. Secondo la sua volontà, è stato sepolto mercoledì 20 luglio  a Gibellina, (foto in basso), dove, dopo la devastazione del terremoto, ha lasciato una significativa traccia della sua opera scultorea (celebre la "Porta del Belice",  opera di straordinaria potenza evocatrice che accoglie chi arriva  a Gibellina), dopo che l’Italia lo avrà onorato esponendo nella Sala Protomoteca del Campidoglio, a Roma, il suo feretro, per l’ultimo saluto di quanti lo amarono e lo ammirarono.  La orazione funebre, per l'amico di una vita, è stata  tenuta da Ludovico Corrao

Cimitero Di Gibellina 
Creato dagli artisti internazionali e la cui porta è costituita da una scultura di Pietro Consacra
Pino Salvo, Vito Lentini, Saverio Safina, Gaspare Zaccaria, Rino Bocina, Pino Giacalone, Aurelia e Francesca La Malfa
Tomba del maestro
L'amministrazione di mazara rappresentata dall'assessore alla Cultura, il presidente della Anti racket Francesca Incandela



Seminario vescovile

La tradizione dell'insegnamento superiore era affidata, dal 1979, al Seminario di Mazara, seguendo le norme segnate dal Concilio Tridentino per lo svolgimento dei programmi didadditi e della vita interna dell'istituto. Non solo i chierici destinati al sacerdozio, ma anche i giovani laici potevano frequentarlo, col beneficio di una cultura improntata a schemi teologici, eppure non priva, presso alcuni insegnanti (Simone Coerleo, Vincenzo Di Giovanni, Vito Pappalardo), di liberi sensi in chiave d'idealismo romantico, contribuendo non poco alla formazione intellettuale della classe dirigente locale. Il Seminario, in varie epoche ebbe un ruolo importante nella cultura cittadina. Fu sia sede universitaria che sede di Istituti scolastici e dell'Istituto per le Scienze Religiose.
Vi si alloca un'importante Biblioteca Diocesana. 


Giovanni Biagio Amico (3/2/1684 - 3/9/1754)
Ecclesiastico trapanese ed insigne architetto dell'età barocca (seguace del Palladio). Fu lui che realizzò il magnifico Seminario dei Chierici della nostra città nel 1710




1899 - Via SS Salvatore

1907 - Atrio del Seminario
Convitto Vescovile: Sacerdoti, seminaristi e i due camerieri






Anni Quaranta - Gita a Roma (San Paolo fuori le mura)
Padre Baldassare Graffagnino (terzo a sin, dietro), Pino Russo (quarto da sin), padre Armato (di Castellammare (ultimo in alto)


Anni Cinquanta
Paolo Crimaldi - 15/7/1939
(seminarista, in seguito lasciò il seminario)


1959/60 - Scuola Media
Prof. G. Nicola Guida (Matematica), Don Giovan Battista Mangogna (Religione)


Ho trovato vagando per il web una immagine relativa al XIIII Volume di un libro di Valerio Maziale il cui originale si trova all'Università di Salamanca, pubblicato nel 1542 (di 138 pagine)
Lo pubblico perchè reca il timbro del Seminario, significa che dovrebbe trovarsi nella sua Biblioteca 

03 marzo 2009

Eras ed Esa

L’Ente di Sviluppo Agricolo della Regione Siciliana è stato istituito nel 1965 con legge regionale n. 21 che ha trasformato l’Ente per la Riforma Agraria in Sicilia (E.R.A.S.)

I compiti istituzionali miravano ad agevolare e promuovere nel territorio della Regione siciliana lo sviluppo dell’agricoltura, la riduzione e la progressiva eliminazione degli squilibri zonali e sociali, l’incremento della produttività, il miglioramento delle condizioni di vita e l’elevazione dei redditi di lavoro della popolazione agricola, l’ammodernamento delle strutture aziendali ed interaziendali, la diffusione e lo sviluppo dell’irrigazione, della viabilità agricola e delle reti di approvvigionamento idrico ed elettrico ed in genere qualsiasi iniziativa ed attività inerente il progresso e lo sviluppo dell’agricoltura siciliana. Diversi dei suddetti compiti rimangono ancora oggi attuali ma, dopo oltre un trentennio di attività, si è reso necessario attivare un processo di profondo cambiamento teso ad assicurare agli agricoltori quei servizi reali che sempre più pressantemente vengono richiesti alle Istituzioni pubbliche in termini di informazioni e strumenti che permettano di orientare al meglio scelte e strategie. Le iniziative intraprese dall’E.S.A. sono oggi, pertanto, indirizzate a sostenere l’agricoltura siciliana nei diversi e variegati aspetti che la caratterizzano.

Gela - 8/2/1954
Operai e tecnici dell' ERAS (il quinto da sin è il mazarese Pino Di Liberti)

Mezzi di allora