10 novembre 2013

Nicolò Cristaldi

Nicola Cristaldi
Cristaldi1.JPG

Sindaco di Mazara del Vallo
In carica
Inizio mandato22 giugno 2009
PredecessoreGiorgio Macaddino

Presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana
Durata mandato16 giugno 1996 –
24 giugno 2001
PredecessoreAngelo Capitummino
SuccessoreGuido Lo Porto

Deputato della Repubblica Italiana
LegislatureXIVXVI
Gruppo
parlamentare
AnPopolo della Libertà
CircoscrizioneSicilia-1

Dati generali
Partito politicoFratelli d'Italia (Dal 2012)
In precedenza:
Movimento Sociale Italiano (Fino al 1995)
Alleanza Nazionale (1995-2009)
Il Popolo della Libertà(2009-2012)
Titolo di studioDiploma di Maturità Scientifica
Nicolò Cristaldi, detto Nicola (Mazara del Vallo6 dicembre 1950), è un politico italiano, già presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana, sindaco di Mazara del Vallo dal 2009.

Biografia

Inizia la sua attività politica da giovanissimo militando nella Giovane Italia e nel FUAN, e ricopre il ruolo di Consigliere comunale del MSI-DN a Mazara del Vallo dal 1975 al 1991, e di segretario provinciale del partito dal 1981 al 1989. Nel 1983 è primo dei non eletti alla Camera dei Deputati con 20.430 preferenze nella circoscrizione Sicilia occidentale per il MSI[1]
Eletto deputato regionale in Sicilia in quattro legislature, dal 1986 al 2001 e dal 2006 al 2008, divenendo anche capogruppo prima del MSI dal 1991 al 1994 e poi di Alleanza Nazionale fino al 1996.[2]
Nel 1994 è candidato alle elezioni europee con Alleanza Nazionale nella circoscrizione Italia Insulare ottenendo 39.530 preferenze, non risultando eletto.
Viene eletto Presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana dal 1996 al 2001[3]. È stato fondatore nel 1997, e presidente, della Fondazione Federico II di Palermo, organo culturale dell'Assemblea regionale siciliana, ente organizzatore di eventi culturali internazionali oltre a mostre dei maggiori pittori e scultori contemporanei. Ha ricevuto diverse onorificenze e dal 1998 è Cavaliere de la Gran Cruz dell'Ordine di Isabella la Cattolica, insignito dal Re Juan Carlos I di Spagna in visita a Palermo. È Cavaliere dell'Ordine di Malta.
Nel giugno del 1999 è stato candidato alle elezioni europee nella lista Patto Segni - Alleanza Nazionale nella circoscrizione Italia Insulare ottenendo 42.202 preferenze ma non risultando eletto.
Ha ricoperto la carica di Sindaco di Calatafimi-Segesta dal 1997 al 2007.[4] È stato Presidente delle attività teatrali e culturali di Segesta dove si tiene una delle più suggestive rassegne teatrali estive d'Europa, nello splendido teatro antico all'aperto. È stato componente della Direzione Nazionale di AN, dalla fondazione del partito a Fiuggi fino alla confluenza nel PdL.
Nel 2001 viene eletto deputato alla Camera nel collegio "Mazara del Vallo - Castelvetrano" per la CdL, dove ha ricoperto la carica di vice capogruppo e di Capo della segreteria politica del Gruppo parlamentare di Alleanza Nazionale fino al 2006. È stato componente delle Commissioni legislative Affari costituzionali e Giustizia della Camera, e coordinatore del Comitato Enti locali della Commissione parlamentare Antimafia, facendo parte della delegazione parlamentare italiana all'OSCE.[5]
Nel 2006 torna all'Assemblea regionale siciliana per la quarta legislatura, eletto nelle file di AN nel collegio di Trapani, e diviene presidente della Commissione Affari istituzionali.[6]
Alle politiche del 14 aprile 2008 viene rieletto alla Camera dei deputati, nella lista del PdL in Sicilia occidentale. È componente delle commissioni Affari costituzionali e Affari regionali.[7]
Nel dicembre 2008 ha annunciato che si sarebbe candididato a sindaco di Mazara del Vallo. Il 22 giugno 2009, con 17.319 voti pari al 68,21%, diventa sindaco di Mazara del Vallo, con il PdL, vincendo al ballottaggio contro Vincenza Maria Di Giovanni, sostenuta al ballottaggio da una coalizione trasversale composta da: PDMpaUdcLa DestraDemocrazia Cristiana che ha ottenuto 8.072 preferenze pari al 31,79%.[8]
A causa di una sentenza della Corte Costituzionale che ha stabilito l'incompatibilità tra parlamentare e sindaco dei Comuni sopra 20.000 abitanti, il 16 dicembre 2011 rassegna le dimissioni da deputato, optando per la carica di sindaco di Mazara del Vallo [9]. Lo stesso giorno è stato sostituito daGiampiero Cannella.
Nelle elezioni amministrative del maggio 2014 si ricandida sindaco della sua città, con il sostegno di tre liste civiche. Cristaldi al primo turno ottiene 7.761 preferenze pari al 32,13%, andando al ballottaggio con l'ex assessore provinciale Vito Torrente che ha ottenuto il 20,23%. Il 9 giugno al ballottaggio è confermato sindaco con il 58,9% [10].
Il 14 novembre 2014 viene nominato responsabile nazionale per le politiche territoriali di Fratelli d'Italia. Lo stesso giorno aderiscono al partito 16 consiglieri comunali di Mazara su 30 [11][12].

07 novembre 2013

Gianluigi Di Giovanni

Altro mazarese DOC. Figlio di Mariella Alagna e Piero Di Giovanni che rende orgogliosa la nostra comunità









25 agosto 2013

Acquedotto romano

L’opera di realizzazione degli acquedotti fu di tale impegno ed efficacia in tutto l'impero che Dionigi di Alicarnasso poteva scrivere: "Mi sembra che la grandezza dell'impero romano si riveli mirabilmente in tre cose, gli acquedotti, le strade, le fognature". E più tardi Plinio il Vecchio osservava che: "Chi vorrà considerare con attenzione … la distanza da cui l’acqua viene, i condotti che sono stati costruiti, i monti che sono stati perforati, le valli che sono state superate, dovrà riconoscere che nulla in tutto il mondo è mai esistito di più meraviglioso". Anche nel nostro territorio, durante la dominazione romana venne realizzato un acquedotto.


Resti dell'antico Acquedotto romano, in zona Miragliano
"Gli archi" nei pressi della "ciumara" (fiumara)

29 luglio 2013

Angelo Ditta

I concittadini illustri secondo la mia personale e contestabile visione non sono solo i grandi mecenati, gli imprenditori di successo, i professionisti che sono balzati all’attenzione internazionale per i loro meriti. Esistono figure che la ribalta mediatica trascura (erroneamente) ritenendo troppo modesto il loro, pur  lodevole ed  interessante lavoro, in vari campi dello scibile umano. In una piccola comunità, come la nostra, trovare un “Einstein”, è possibile, ma molto improbabile, pertanto ci accontentiamo di encomiare i nostri concittadini che con la loro passione e il loro impegno professionale hanno contribuito a far crescere questa nostra società con i loro apporti culturali. In questo contesto ho inserito uno stimato investigatore delle Scienze naturali e mio personale amico: 

Professore di scienze in pensione, Angelo Ditta, è l’unico ricercatore autorizzato a operare nella Riserva naturale integrale Lago Preola e Gorghi Tondi, un’oasi naturale a Mazara del Vallo, luogo di sosta per gli uccelli migratori. Nel suo palmarès di scoperte ci sono più 30 di specie nuove per la Sicilia, 8 per l’Italia e una per l’Europa. Una passione, quella per la ricerca che Ditta ha sempre coltivato, anche quando da giovane docente insegnava Scienze alle scuole medie: dapprima nel nord Italia e poi a Mazara del Vallo dove ha concluso la carriera lunga 33 anni. Quella della ricerca è stata da sempre un chiodo fisso per il biologo mazarese: «Passione che ho coltivato nel tempo libero – spiega – e poi, quando a 58 anni sono andato in pensione, a tempo pieno». Passeggiate con retino, provette e binocolo tra le sciare di Mazara del Vallo, sulla costa di Torretta Granitola, sino a spingersi anche in provincia di Agrigento. E le sorprese sono sempre arrivate. Come il ritrovamento, nel bosco Scorace di Buseto Palizzolo del “Myrmecophilus (Myrmecophilus) fuscus”, un grillo di piccole dimensioni, il secondo esemplare trovato in Italia dopo il primo rinvenuto sull’Etna da Thomas Stalling nel 2013.

                       Entomologo Ricercatore e Consulente ambientale

Nuovo tassello per l’entomologia europea grazie a un ritrovamento inedito in Italia: il coleottero Axinotarsus (Tarxinosus) implicatus, specie diffusa in Tunisia, Algeria e Marocco ma finora mai segnalata nel nostro Paese.

A individuarne tre esemplari, un maschio e due femmine, in località Deccaco a Mazara del Vallo (Trapani) è stato Angelo Ditta, biologo e docente di scienze in pensione, che con questa scoperta arricchisce ulteriormente il proprio elenco di segnalazioni di rilievo in Sicilia.
Settantquattro anni, Ditta è l’unico ricercatore autorizzato a operare nella Riserva naturale integrale Lago Preola e Gorghi Tondi, oasi faunistica e punto di sosta per l’avifauna migratoria. Nel suo palmarès figurano oltre trenta specie nuove per la Sicilia, otto per l’Italia e una per l’Europa.
La sua è una dedizione di lunga data: “Passione che ho coltivato nel tempo libero”, racconta, “e poi, quando a 58 anni sono andato in pensione, a tempo pieno”. Armato di retino, provette e binocolo, ha battuto le sciare di Mazara, la costa di Torretta Granitola e, spingendosi oltre, tratti della provincia di Agrigento.
Tra i rinvenimenti di spicco anche il Myrmecophilus (Myrmecophilus) fuscus, un grillo di dimensioni minute individuato nel bosco Scorace di Buseto Palizzolo: si tratta del secondo esemplare noto in Italia, dopo quello trovato sull’Etna da Thomas Stalling nel 2013. “L’esemplare che ho trovato misurava 2,8 millimetri” spiega Ditta “e questa specie di grilli mirmecofili si nutre delle prede catturate dalle formiche, motivo per cui vive nei loro formicai”.
Il biologo mazarese mantiene contatti costanti con specialisti di tutto il mondo, tra gruppi scientifici online e collaborazioni con accademici. Tra le sue segnalazioni per la Sicilia c’è anche il ragno Canariphantes zonatus, tessitore di tele tra la vegetazione bassa in zone ombreggiate: il primo esemplare italiano era stato registrato in Sardegna, mentre Ditta ha individuato tre femmine all’interno della Riserva Lago Preola e Gorghi Tondi. “Non è escluso che sia arrivato dalla Sardegna in Sicilia tramite il sistema del ballooning”, osserva, “ossia la capacità dei ragni di secernere uno o più filamenti di seta che fungono da paracadute o parapendio per percorrere lunghe distanze trasportati dal vento”.
Spicca infine un ritrovamento dal forte valore storico: la mosca Leptometopa latipes, la stessa specie scoperta per la prima volta nel 1830 all’interno del sarcofago di Federico II a Palermo. Ditta ne ha raccolto un esemplare femmina lungo le sponde del fiume Mazaro. “Considerando che l’imperatore morì a Castel Fiorentino, vicino Foggia, il 13 dicembre 1250, si desume che questa specie non è stata mai segnalata in Sicilia. Gli adulti depongono le uova su animali morti e le larve si sviluppano anche nel letame e negli escrementi umani”, spiega.
L’identificazione è stata validata da Paul L. T. Beuk del Museo di Storia Naturale di Maastricht, dove la mosca recuperata a Mazara del Vallo è oggi esposta.
Tra le sue scoperte spicca anche il ritrovamento, nel bosco Scorace di Buseto Palizzolo, di Myrmecophilus (Myrmecophilus) fuscus, un minuscolo grillo mirmecofilo: si tratta del secondo caso documentato in Italia, dopo quello individuato sull’Etna nel 2013 da Thomas Stalling. «L’esemplare che ho raccolto era lungo appena 2,8 millimetri» precisa Ditta. «Questi insetti vivono all’interno dei formicai e si nutrono delle prede catturate dalle formiche».
Dalla sua città, Ditta mantiene contatti costanti con esperti di tutto il mondo — biologi, entomologi e aracnologi — grazie ai social e ai rapporti con docenti universitari. Tra le specie segnalate per la prima volta in Sicilia figura anche il ragno Canariphantes zonatus, noto finora per il primo rinvenimento in Sardegna. Nel territorio della riserva di Lago Preola e Gorghi Tondi, Ditta ha identificato tre femmine. «È possibile che sia arrivato qui tramite ballooning» spiega, «cioè sfruttando i filamenti di seta come veri e propri paracadute che permettono ai ragni di spostarsi sospinti dal vento per lunghe distanze». Da una mosca dal risvolto storico: Leptometopa latipes. Questa specie fu menzionata per la prima volta nel 1830, dopo essere stata trovata nel sarcofago di Federico II a Palermo. Ditta ne ha individuato un esemplare femmina sulle rive del fiume Mazaro. «Poiché l’imperatore morì nel 1250 a Castel Fiorentino, in Puglia, è chiaro che la specie era sconosciuta in Sicilia» osserva. «Gli adulti depongono le uova su carcasse e le larve possono svilupparsi anche nel letame e negli escrementi umani».

Il reperto è stato analizzato e confermato da Paul L.T. Beuk. 

20 luglio 2013

Luigi Vaccara

Un grande mazarese d'adozione
Nacque a Santa Ninfa nel 1877, si trasferì a Mazara appena diciottenne, dove iniziò la sua attività prima di mediatore e poi di commerciante di mosti e vini e poi di illuminato imprenditore. Già nel 1901 possedeva capitali sufficienti per comprare appezzamenti di terreno per impiantarvi i propri vigneti, che nell'arco del successivo trentennio raggiunsero l'estensione di 300 ettari. Ne acquistò anche uno in città nei pressi della stazione ferroviaria, esattamente nella via Franco Maccagnone dove costruì il suo stabilimento enologico di circa 7000 mq e, successivamente, anche sua abitazione e quelle per i figli.

Piazza Stazione (ribattezzata poi "Alcide De Gasperi" - Ad angolo la casa Vaccara - 
La via è Franco Macagnone

Questa foto ha ispirato un poeta mazarese

Tanti carretti cu' l'armali
portanu racina a quintali
drittu la strata da' stazioni
tutti 'na stessa direzioni
dunni aspetta 'na cantina
la ruci rappa di racina.
(Tonino Titone)


Un amico mi ha inviato questa foto riveduta con la AI (2025)
... quali meraviglie ci riserva il futuro!



Pubblicità su rivista



Diversificò la sua produzione enologica, basata essenzialmente sui vini, da taglio, raggiungendo un elevato livello produttivo sia per i volumi di esportazione, sia per la qualità, soprattutto dopo il primo conflitto mondiale, quando cominciò l'imbottigliamento del Marsala, del Bianco Vaccara e l'Alicante rosso. Produsse anche Moscato, Vermouth e Grappa. Dopo la sua morte lo stabilimento fu rilevato da una Cantina sociale che lo mantenne sino alla mettà degli anni Settanta.

1948 - Bellissimo spaccato d'epoca notasi oltre alla Jepp lasciata dagli Americani, il vecchio autobus e i due "carrumatti" Carri Matti. Due dipendenti (autisti) 

Dino Titone - Gaetano Dionisi

Una chicca
La Ditta ebbe la prima concessione telefonica della città e il telefono n.1
Dibattendo su Facebook l'argomento con amici è venuta fuori una serie di numeri di quell'epoca e per mio diletto voglio prenderne nota: 
In n. 2 fu assegnato all'azienda viti-vinicola Tortorici (Il re del Marsala) con Stabilimenti in Mazara e uffici commerciali a Torino
il 3 all'agenzia marittima di Peppino e Ignazio Casubolo, via molo Caito
il 4 al Commissariato di Pubblica Sicurezza
il 5 al Banco di Sicilia, piazza Mokarta
il 6 alla Stazione dei Carabinieri
il 9 alla Banca del Sud, corso Umberto I
il 14 alla Stazione Ferroviaria
il 19 all'Ufficio di Conciliazione, in piazza Plebiscito
il 20 alla Capitaneria di Porto
il 23 (abitazione in via Roma)  e il 24 (Stabilimento) ad Antonino Catania, papà del pittore Salvino
il 30 alla Ditta (prodotti per l'edilizia) Baldassare Di Giorgi
1i 39 all'Albergo Spina, via Armando Diaz
il 44/46 all'abitazione (via Maccagnone) e agli uffici del capitano Maniaci (prodotti per l'armamento dei pescherecci)
il 48 al colonnello Catania, via Roma
il 53 Tilotta (sensale di vini), via Maccagnone
il 57 alla Ditta (prodotti ittici) Vito D'Alfio
il 66 Tipografia Grillo (piazza San Bartolomeo)
il72 ExtraBar di Giacomo Risalvato (dopo divenne sede dell'Unione Cacciatori, Oggi Bar Tavola calda di Susanna Lamia) 
il 77 Ditta (prodotti alimentari all'ingrosso) dei fratelli Gerlando e Totò  Burgio (patatari) e annessa rivendita di Tabacchi
il 79 alla Scuola Marittima ENEM (Ente nazionale per l'educazione marinara) via Luigi Vaccara
il 93 Al Dazio, piazza Stazione
il 108 Curia Vescovile
il 111 al Consorzio Agrario (gestito da sig. Decimo) via Nicolò Tortorici 53
il 112 Cassa di Risparmio, direttore dott. Nino Hopps (poi proprietario dell'Hopps Hotel)


Corrispondenza




Francesca Frazzitta moglie di Luigi Vaccara



Qui la signora Francesca con Nella, la maggiore delle Nuore, moglie di Nino


Altra immagine di Luigi Vaccara

Non disdegnò di cimentarsi nella politica e nel 1931 fu Commissario prefettizio; dal maggio 1932 fino al marzo 1935, fu Podestà. Ebbe cinque figli: Nino, Giovanni, Franz, Stefano e Maria, a cui dette amore e grandi attenzioni, facendo studiare i maschi nelle migliori università e Maria nel prestigioso collegio del Poggio Imperiale di Firenze. Fu un grande lavoratore e dette impulso economico alla nostra cittadina, realizzando strutture valide, alcune ancora oggi esistenti e che hanno dato lavoro e lustro alla popolazione. Oltre allo stabilimento vinicolo e i palazzi dove viveva con la sua famiglia, alcune sue creazioni furono e dei suoi figli furono: il cinema teatro Vaccara (oggi Rivoli), lo stadio comunale (realizzato dal figlio Nino, e poi a lui intitolato), la fabbrica del ghiaccio (realizzato dal figlio Stefano) e lo stabilimento conserviero al Transmazzaro (in via Luigi Vaccara). In seguito cominciò ad investire nel settore della pesca. Infatti possedeva pescherecci, tonnare e la sua attività di pesca e conservazione del pesce aveva anche una succursale a Tripoli, con il cui governatore, Italo Balbo, aveva un ottimo rapporto d'amicizia. In questo settore il suo gioiello fu la cosiddetta "Conserviera", un impianto moderno per la conservazione dei prodotti ittici, avviato intorno agli anni anni trenta nella zona del Transmazzaro con una superficie di circa 6.600 mq, completato e ampliato subito dopo l'ultima guerra mondiale. Dopo il completamento, la direzione fu affidata a Rudolph Bretschneider, un ingegnere tedesco di ottima preparazione ed efficienza. Nella sua conserviera ebbe un enorme spazio e successo lu salatu, reparto per la salagione del pesce azzurro, che rivoluzionò pregiudizi ed abitudini inveterate; moltissime donne, anche se vestite di nero, con il fazzoletto in testa e con lo scialle sulle spalle, al mattino andavano a lavorare alla Conserviera, da cui tornavano la sera. Era uno spettacolo seguire l'attività frenetica di questa industria che, come un grande alveare, accoglieva tutte le donne impegnate a fare con coscienza il loro lavoro, permettendo di mantenere la famiglia il cui padre o marito erano assenti, in quanto coinvolti negli orrori della guerra. In questa maniera, incominciò a Mazara il riscatto delle donne che, lentamente, ognuna per le proprie capacità e possibilità economiche, intraprendevano strade diverse da quelle familiari. Don Luigi morì nel 1946 e tutto quello che aveva costruito perdette nel tempo la sua funzione originaria, trasformandosi in strutture diverse; oggi nel luogo dove fiorì la Conserviera è allocata la scuola media, succursale "G.Grassa" (una succursale), che a sua volta occupò il popsto dell'ITIS, poi trasferita in c/da Affacciata. Altre strutture nel tempo vi trovarono allocazione (la Scuola marittima, la scuola per Radiotelegrafisti, il Circolo del Pescatore). (Notizie tratte dal libro Fuga dalle Grotte, di Anna Tumbiolo)

Foto di famiglia con Stefano, Franz, donna Francesca, don Luigi, Nella e Nino

*** *** 
Un'altro tassello si aggiunge al variegato mosaico della nostra storia cittadina

1946 - Corteo funebre
Corso Umberto I



Un bagno di folla accompagnò il feretro

Attraversò le vie principali

Man mano la partecipazione si accresceva

La cittadinanza intera si unì al dolore dei familiari





Una commozione sincera aleggiava tra i partecipanti

Un personaggio così, credo, da allora questa città non l'ha più avuto

La Famiglia Vaccara
1924 - I figli di Luigi
Nino (1904/1950), Giovanni (1906/1990), Franz (1909/1985), Stefano (1911/1975), Maria (1914/2001)
1930
Nino Vaccara

Stefano Vaccara 

Altra foto di Stefano

Nella e Nino

Venezia 
Nino Vaccara

Luigi Maria Vaccara
Nato a Mazara il 17/4/1937 e morto 6/6/2016 a Monaco di Baviera, figlio di Nino e nipote del capostipite.

Luigi in braccio alla mamma Nella


... e in occasione della sua Prima Comunione

Monaco di Baviera nel 1960
Luigi Maria Vaccara (il grande, figlio di Nino) con Adriano Celentano e una cantante tedesca. Luigi lavorò come interprete per il governo tedesco e per privati. Questa foto fu scattata allorché dovette fare da interprete, presso la nota Radio Bavarese, che ospitava il grande cantate in una trasmissione canora dell'epoca.
1987 a Monaco Luigi (il grande)
per il suo cinquantesimo compleanno con il nipotino Luigi junior

Altra foto dei due