Anni Sessanta
L’idea di convocare una marcia per la pace venne ad Aldo Capitini (1899-1968) nel corso degli anni ’50, mentre la situazione internazionale si faceva sempre più pesante per la guerra fredda, la corsa al riarmo, la costruzione del muro di Berlino e il consolidamento della divisione del mondo in due blocchi politico-militari contrapposti. Ma solo nell’estate del 1960 la Marcia cominciò a prendere corpo con l’invio delle prime lettere e la costituzione di un piccolo comitato promotore che lentamente raccoglierà numerose adesioni di intellettuali, professori, insegnanti, partiti, parlamentari, amministratori comunali e provinciali, sindacati e associazioni di ogni genere. Il 24 settembre del 1961, alle 8 del mattino, la Marcia Perugia-Assisi della pace per la fratellanza dei popoli prende il via dai Giardini del Frontone di Perugia.
Tra i partecipanti c'è gente d’ogni condizione sociale, vi sono nomi illustri e oscuri; il deputato cammina fianco a fianco al mezzadro, lo scrittore famoso accanto al professionista, al contadino umbro, allo studente romano. Professori universitari, artisti, dirigenti sindacali si mescolano alle famiglie venute al completo, con la borsa per la merenda, alle ragazze in costume, agli sportivi. In tutto venti-trentamila persone, una partecipazione eccezionale che sorprese un po’ tutti. Era la prima volta che una simile iniziativa si svolgeva in Italia.
Lungomare Mazzini
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