Tommaso Guida (1894/1979)
Nasce da Vincenzo e da Giuseppa Maria Misteriosa. All'eta di 21 anni viene chiamato a servire la patria e viene assegnato al primo Reggimento di Fanteria "Savoia" a Sacile e inviato a Vittorio Veneto in prima linea e trascorre diversi mesi in trincea. Alcuni mesi prima di Caporetto, assieme a altri commilitoni e sotto il comando di un tenente, viene inviato a perlustrare le linee nemiche austriache, ma durante la notte viene fatto prigioniero assieme agli altri e deportato a Graz, nella Stiria e in seguito a Mateszalka, a nord-est dell'Ungheria. Vive nei campi di concentramento e viene alimentato (come spesso accadeva) con bucce di patate bollite e tanto tè. Ritorna a Sacile nel mese di luglio del 1919, dov'è costretto a fare la quarantena. Ritorna a Mazara il 25 settembre del 1919. Il 14/2/1921 riceve dal Ministero della guerra una medaglia istituita a ricordo della guerra del 1915/18. Nel 1956 riceve la visita del compagno di trincea e di prigionia Sergio Carnevali (divenuto nel frattempo presidente nazionale dell'Ordine degli Industriali). Tommaso era riuscito in un'azione, in trincea, a salvare il gruppo operante, con una sua intuizione sulle mosse del nemico, facendo spostare i compagni in una zona già colpita dalle granate, salvando così loro la vita. Per cui il Carnevali, nutrendo un debito di riconoscenza, venne a trovarlo rinnovando i ringraziamenti e ricordando quei momenti così intensi e pieni di pathos. Il 31gennaio del 1971 è insignito, dal presidente della Repubblica, di una medaglia d'oro e dell'onorificenza di "Cavaliere dell'Ordine di Vittorio Veneto" per meriti combattentistici.
1932
Sergio Carnevali (commilitone di Tommaso)
1935 - Emilio Carnevali
Figlio di Sergio
1916 - Pietro Milone (il secondo da sin)
Paolo Angelo (27/2/1885-11/5/1962 - all'epoca già padre di due figli)
Cavaliere di Vittorio Veneto

Francesco Cucchiara arruolato a 18 anni combatte sul Piave e a Caporetto
Cavaliere di Vittorio Veneto

Francesco Cucchiara arruolato a 18 anni combatte sul Piave e a Caporetto
La donna al centro è Anna Saffiotti Dado (medico militare della CRI)

Giacomo Cuttone (d. 1958)
17/9/1917


Giacomo Cuttone (d. 1958)
17/9/1917

Vito Napoli (classe 1899)
313° Reggimento di Fanteria
Giuseppe Maistoso (10/7/1877 - 19/5/1921)
Contadino - Sposato con Francesca Sciuto
Contadino - Sposato con Francesca Sciuto
Giugno 1918 - Sul Battaglia sul Piave
Corrispondenza dal Fronte
Retro
26/1/1916
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La beffa di Buccari fu un episodio della Prima guerra mondiale avvenuto nella notte tra il 10 e l'11 febbraio 1918. Si trattò di un'incursione effettuata da motoscafi armati siluranti della Regia Marina contro naviglio austro-ungarico nella baia di Buccari.
Tra i partecipanti vi fu il fochista scelto Antonino Macaluso (da Palermo, mazarese di adozione).
Visse la seconda parte della sua vita con la famiglia a Mazara in via Luigi Vaccara (mio vicino di casa).
I figli: la prof. Giuseppina Macaluso (Matematica), La prof. Anna Maria Macaluso Pernice (Lettere), l'altra Margherita Pernice Cajazzo, e altri due maschi, uno motorista navale.
Questo un marinaio che partecipò alla battaglia (non mazarese)
1919
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