Onorato di essere stato suo amico, non potevo esimermi dal dedicare a Gianni Di Stefano uno spazio nel mio blog, certamente piccolo per intuibili esigenze, ma certamente enorme nella stima e nelle intenzioni. Ebbe una personalità forte e adamantina, la dirittura morale e il senso dell'amicizia sono stati i cardini irrinunciabili della sua vulcanica attività. La sua operosità ebbe molteplici direttrici e vari spazi nell'area propositiva della vita provinciale e cittadina. Se vogliamo trovare un neo nella sua condotta un eccesso di apprezzamento della vita militare e delle sue regole da cui era affascinato e un'applicazione di metodi militareschi nella sua attività professionale, che molti gradivano poco (anche se ciò si traduceva alla fine in rispetto incondizionato delle regole e la realizzazione d'un ambiente professionale di prim'ordine). Nobile d'animo, dotato di un'umanità senza confronti, un vero signore d'altri tempi. Poeta di ottima levatura nella lirica del Novecento. Come storico scoprì i segreti del Cinquecento. Restituì prestigio e funzionalità all'antica Biblioteca Fardelliana. Difese la dignità della cultura con la testimonianza della vita. Brillante conferenziere, organizzatore instancabile e letterato di sommo valore. Una vocazione antica fu quella di dirigente scolastico, alla quale dedicò 28 anni e che resse con grande impegno, consacrò la sua vita all'ideale della scuola, considerata da lui fucina e seminario di autentici professionisti e vera isola felice per quanti credono nei valori della cultura e ad essa sapientemente attingono nello svolgimento della loro professionalità. Riorganizzò e fece risorgere nel 1958 l'Accademia Selinuntina: vera oasi per la cultura, che egli rese famosa con un premio annuale allo studioso italiano o straniero che avesse contribuito a illustrare la storia e la cultura siciliana. Ad essa affiancò l'Istituto di Storia del Vallo di Mazara. Figlio impegnato della Chiesa, testimone fedele dei valori custoditi dalla Patria, non trascurò mai i suoi doveri religiosi, fondò, anche, l'Istituto per lo studio della Chiesa mazarese. Altra illuminata sua intuizione fu la realizzazione del Corso di lingua araba che ha anticipato i tempi e volle ed ottenne la collaborazione di Abdelkaim Hannachi che è stato l'interfaccia indispensabile di questo grande progetto. Ideò e diresse (quasi gratuitamente, e rinunciò anche alla buonuscita finale, che era tra l'altro consistente) la rivista della Provincia Regionale "Trapani" che, ancor oggi, dopo tanti anni è una miniera di informazioni culturali e iconografiche di quel periodo di storia provinciale, a cui aderirono e scrissero famose personalità. Siccome era una cosa a cui teneva cito alcune delle sue onorificenze: fu insignito della onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repuibblica Italiana e di Commendatore con placca (Grande ufficiale) dell'Ordine equestre pontificio di San Groegorio Magno. E inoltre, membro dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e del S.M.O. Costantiniano di San Giorgio. Infine, insignito della Medaglia d'oro dei Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte. Capisco che questa breve sintesi è poca cosa, rispetto alla statura e ai meriti del personaggio, ma il mio modesto intendimento è solo quello di ricordare un amico e di onorarne la memoria.
Segue una sintesi fotografica di alcune delle molteplici attività da lui svolte.
Biblioteca Fardelliana Trapani - (Mostra "La fortuna di Dante in Trapani)
Gianni Di Stefano, on. Paolo D'Antoni
Sezione Trapanese della Stampa
Alfredo Daidone, Gianni Di Stefano, Arcangelo Palermo
Camera di Commercio di Trapani - Celebrazioni Garibaldine
Prof. Antonio De Stefano (ateneo di Palermo), Gianni Di Stefano, prof. Francesco Oddo
Gaetano Napoletano (prefetto)
Antonio Calcara (sindaco), Gianni Di Stefano, Mosè Gioiello (vice direttore)
1959 - Lions Club Trapani
Governatore Alberto Cangiano - Gianni trapani
Pubblica cerimonia nell'aula consiliare di Trapani
Gianni Di Stefano, sen. Ludovico Corrao, Pietro Vento
1976 - Inaugurazione I corso di "Lingua araba e civiltà islamica"
Alberto Rizzo Marino, Gianni Di Stefano, on. Salvatore Giubilato
1977
1978 - Inaugurazione Terzo Corso
Umberto Rizzitano, ordinario della cattedra di Lingua araba e direttore dell'Istituto di studi orientali dell'Università di Palermo. Sotto al sua presidenza Gianni Di Stefano organizzò 14 corsi e pubblicò 21 quaderni di arabistica e di islamica
2 commenti:
Buonasera, sono Gloria Di Stefano, questa sera facendo una ricerca riguardante l'Accademia Selinuntina ho trovato inaspettatamente il Suo blog, mi ha colpito notare che un post di questo era interamente dedicato a mio nonno Gianni e mi ha stupito leggere parole tanto care nei suoi riguardi quindi ho deciso di mettermi in contatto con Lei per ringraziarla, non vedevo le foto pubblicate nel blog da molto molto tempo. Gloria.
Cara Gloria, tuo nonno merita una statua per la sua personalità di studioso, di operatore culturale, di uomo e di insigne personalità. Mazara dovrebbe essere di gran lunga riconoscente a colui che riuscì a far conoscere Mazara e la sua cultura non solo in Europa ma anche in altri continenti. Un saluto caro a tutta la tua famiglia.
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