02 maggio 2008

Cosimo Gancitano


Le nostre famiglie abitavano in via Luigi Vaccara, la mia al civico 36, la sua al 38. Esisteva grande rispetto e tanta stima tra i nostri genitori. Mai uno screzio o una incomprensione. Una famiglia numerosa, quella dei Gancitano, com'era spesso all'epoca, fatta di persone per bene, tutti marinai, grandi lavoratori. Il papà capitano di motopesca era soprannominato "Cicciu lu prisirenti", forse per la altera figura e la sua forte personalità; la mamma la signora Pietrina era l'anima di quella piccola comunità, instancabile e insostituibile padrona di casa, reggeva il timone come un grande nocchiero. Frequentavo la loro abitazione e sono stato bene con tutti loro, con Matteo, Nino, Cosimo, Bartolomeo, Maria, Giacomina, Margherita, Caterina. Ma il mio compagno di giochi preferito (anche se ero coetaneo con Nino) era Cosimo, di qualche anno più piccolo, vittima sacrificale della mia esuberanza infantile, riusciva a sopportare tutte le "angherie" che da bimbo viziato, ch'ero allora, gli procuravo. Ma lui dotato di certosina tolleranza non mi teneva mai il broncio e il giorno successivo era al mio fianco pronto per una nuova avventura di gioco. Ciò non toglie che io lo stimavo e lo apprezzavo e gli volevo molto bene e lo preferivo, come amico, rispetto a molti altri di quel quartiere. Purtroppo le vicissitudini della vita, non ci hanno concesso di rimarere vicini oltre l'età giovanile. Ci vedevamo raramente, ma quando c'incontravamo era un gioia immensa per entrambi. Dotato di una bontà infinita, io ho conservato di lui un ricordo indelebile, come di una persona di cui andar fieri di averne condiviso l'amicizia.

3 commenti:

Bartolomeo Gancitano ha detto...

Caro Pino ti devo ringraziare di come hai descritto la mia famiglia, e di quello che hai scritto di Cosimo. Mentre leggevo sono ritornato indietro nel tempo, e ad un certo punto ho pensato che Cosimo fosse ancora vivo, mi è venuta la pelle d'oca: Grazie per questa emozione che mi hai dato, e mi sono anche commosso, grazie di cuore.

Matteo Gancitano ha detto...

... assieme e grazie a mio figlio G. B. ho avuto il piacere di leggere questa magnifica e sentita descrizione di cuore che hai fatto della nostra famiglia. Come dici tu non è mai avvenuto uno screzio negli anni trascorsi come vicini. Grazie per il contributo e il caro ricordo che hai dato per il mio carissimo fratello scomparso, cosa che ci ha scosso tutti come famiglia essendo, come dici tu, assolutamente solida ed unita. Complimenti per questo sito che ci fa ricordare quello che era Mazara e sopratutto quelli che hanno fatto grande mazara in termini di valore... cari amici che adesso non ci sono più!

Francesco Gancitano ha detto...

Grande uomo, Persona di una sensibilità fuori dal comune, attaccatissimo alla famiglia. Riusciva a creare un clima di armonia e spensieratezza. Me lo ricordo sempre sorridente. Instancabile lavoratore, abbiamo lavorato insieme per pochi anni su dei pescherecci e rimanevo colpito da come affrontasse un lavoro massacrante come il nostro senza mai perdere la voglia di scherzare e rimanendo sempre positivo. Grazie, per le parole scritte su mio padre.