25 febbraio 2009

"De amicitia"

Considerazioni ad alta voce: Dall'amico mi aspetto che condivida l'immagine che ho di un me stesso o, perlomeno, che non se ne allontani troppo. Anche se la sua valutazione è positiva, non deve essere esagerata. Se è troppo favorevole, mi dà l'impressione di adulazione. Se è troppo negativa, se si allontana troppo da ciò che io penso di me stesso, allora non mi rende giustizia e, quindi, contrasta con un'esigenza base dell'amicizia. I due amici, cioè, devono avere delle immagini reciproche, simili. Non identiche, naturalmente, perché allora non ci sarebbe nulla da scoprire, ma senza eccessive dissonanze. Da un amico, perciò, io mi aspetto che non mi fraintenda. Tutti mi possono fraintendere, ma non un amico. Se un amico lo fa, il rapporto si deteriora e inesorabilmente cessa.

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