23 maggio 2008

La Novena

Una menzione speciale merita un gruppo di appassionati musicanti, che si dedicavano a perpetrare una tradizione centenaria che è destinata a scomparire per mancanza di un adeguato ricambio generazionale. Durante la Novena di Natale (dal 16 al 24 dicembre), momento molto significativo per i cattolici, questo team si esibiva, su incarico dell'amministrazione civica o su richiesta di qualche comitato organizzatore (commercianti ecc), talvolta anche gratuitamente per non far perdere la tradizione. Un tempo venivano invitati, anche, in cortili o case private (era tradizione, in antico, che nelle case dai marittimi in modo particolare, si realizzassero negli ingressi delle abitazioni piccole nicchie contenenti immagini o statuine sacre. I marinai prima di affrontare i pericoli che il mare spesso riservava loro, solevano pregare davanti ad esse). I musici giravano tra le vie e i quartieri cittadini, fermandosi davanti alle edicole votive, suonando le più note nenie natalizie, trascinandosi dietro una folla di bambini festanti che si accresceva durante il percorso stabilito. Una usanza locale era quella di "lu rassu"; poichè i musici avevano un programma prestabilito, ogni qualvolta finiva il loro repertorio giornaliero e dovevano andarsene, era consuetudine che i bambini o gli astanti invitassero i musicanti a concedere "lu rassu", cioè un pezzo "in omaggio" non previsto dal copione in quanto fuori dal baget concordato che loro regolarmente concedevano e poi andavano via tra gli applausi della paga folla. La maggior parte dei musicanti provenivano dalla locale banda cittadina. La famiglia che ha per anni, a mio ricordo, dato il maggior contributo in tal senso, è stata la famiglia Bonsignore. In questa foto c'è anche Vincenzo Bonsignore al trombone, Nicola Bonsignore alla cornetta (noto trombettista della famosa orchestra Brazil) che assieme al papà e agli altri fratelli erano gli interpreti più accreditati di questa bella tradizione.
Esibizione in una casa privata davanti al presepe
Nelle famiglie benestanti, nelle cui case si allestivano bellissimi e ampi presepi, talvolta venivano chiamati i musicisti per la tradizionale novena privata e si invitava tutto il vicinato e gli amici.

1 commento:

Mariella Tancredi. ha detto...

Salve. Volevo ringraziarla per il meraviglioso lavoro di condivisione del proprio passato che lei pubblica su Bypass. Sono qui insieme a mio suocero Salvatore Bonsignore che si e’ commosso rivedendo la foto che ritrae suo padre Vincenzo e suo fratello Nicola mentre suonavano la NOVENA in una casa mazarese. Mio suocero sostiene che quella in foto era casa sua ed ha pianto. Mio suocero purtroppo non e’ in possesso di alcuna foto che lo ritrae suonare insieme ai suoi familiari in quei 12 anni che porto’ avanti questa bellissima tradizione familiare della Novena. Si comprende quindi la sua emozione nel rivedere quelle immagini passate. La ringrazio quindi per aver permesso a mio suocero di rivivere quelle emozioni ed a me di conoscere un pezzo della nostra storia.
Cordiali saluti.