01 maggio 2008

Vito Giammarinaro (1945-2011)


Come un fulmine a ciel sereno ho appreso della sua immatura scomparsa. Alla notizia sono rimasto pietrificato. Ci lascia mentre trascorreva un sereno momento di relax in quel di Tunisi. Un accidente cardio-vascolare, killer impietoso del nostro tempo, ha tranciato la sua terrena esistenza. Tra le tante amicizie ve ne sono alcune che, rispetto ad altre, lasciano un solco più profondo nel nostro vissuto. Quella, tra me e Vito, è stata una frequentazione che tutti sognano di realizzare, sincera, disinteressata e intensa. Da giovani condividevamo, in una sorta di simbiosi mutualistica il nostro rapporto amicale, io pimpante e istintivo, lui pacato, timido e accomodante. Ci completavamo a vicenda. La nostra frequenza era quotidiana, la mia casa era la sua e la sua era la mia. Aveva ereditato questo suo carattere affabile dalla sua dolce mamma, la signora Notina, altra creatura adorabile, che ci accoglieva come se fossimo tutti figli suoi. I ricordi che mi affiorano sono solo tutti belli, momenti intensamente vissuti con lui, col quale non ho mai litigato, come invece mi accadeva con altri a causa del mio carattere esuberante che si prestava erroneamente ad altrui incomprensioni e mi portava di conseguenza ad eccessi con taluni. Lui mi conosceva profondamente e mi capiva al primo cenno, con la sua pacatezza riusciva sempre a farmi sfogare ma a riportarmi delicatamente nei confini della cosi detta “normalità”. Nel gruppo dei conoscenti era quello più ben voluto per questo suo modo cordiale di rapportarsi con tutti. Il lungo periodo che abbiamo condiviso intensamente subì uno strano arresto il momento in cui conobbe la sua futura moglie, i rapporti si diradarono e inspiegabilmente ci siamo a poco a poco allontanati senza un motivo apparente. Forse il legame che si era instaurato tra di noi era troppo forte e poteva inconsapevolmente influenzare il nuovo vincolo, fondato su altre basi sentimentali, chissà, sta di fatto che a poco a poco non ci siamo più frequentati ma ho sentito a lungo la sua “mancanza”. Poi come accade nella vita, la famiglia, il lavoro, le nuove amicizie colmano i vuoti esistenziali e tutto segue le nuove direttive che il destino inesorabile c'impone. Dopo quella vera e salda amicizia con Vito, non sono più riuscito a crearne un'altra della stessa intensità e profondità. Con la sua scomparsa va via anche una parte di me, perché anche se ci vedevamo raramente, ero sicuro che in qualsiasi momento avrei potuto contare su di lui e sulla sua grande disponibilità. La sua è una perdita per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, se ne va un uomo schietto, buono, affabile, una persona speciale. Lascia alla famiglia (alla moglie Francesca e ai due figli Enrica e Pietro) un grande patrimonio morale di cui andare orgogliosi.



Voglio ricordarlo, con queste foto del 1972, che lo ritraggono nella insolita veste di presentatore, dopo una gara
ciclistica tra dilettanti, sport che lo appasionava tanto.
Da sin: Nuccio Cuttone, il vincitore Gaglio intervistato da Vito Giammarinaro, Natale Russo, Pino Catalano, Massimo Russo



"Avrei potuto": non riusciremo mai a comprendere il significato di questa frase. Perché in ogni momento della nostra vita ci sono cose che sarebbero potute accadere, ma che alla fine non sono avvenute. Ci sono istanti magici che passano inosservati quando, all’improvviso, la mano del destino muta il nostro universo.

18 commenti:

Vito Macaddino ha detto...

Un'altro amico che non incontrerò più venendo a Mazara.

Cipriano Frazzetta ha detto...

Vito é stato un caro amico, una grande tristezza mi riempie il cuore.....

Antonio Quinci ha detto...

Apprendo con vero rammarico la scomparsa di Vito e mi unisco al dolore di quelli che come me lo conoscevano.

Mariantonia Pacetto ha detto...

Pino,ti abbraccio affettuosamente, comprendo il tuo dolore, gli amici che se ne vanno ci lasciano sempre un vuoto che nè il ricordo nè il rimpianto riesce a colmare.

Graziella Iemmola ha detto...

La foto che mi hai pubblicato hai pubblicato mi ha aiutato a ricordarlo; che dire... l'addio di qualcuno che ha in qualche modo ha fatto parte del tuo mondo ti coglie sempre impreparato, specialmente se si tratta di una persona con cui hai in comune un'età, una stagione di vita. Un saluto a Vito Giammarinaro

Giovanni D'Alfio ha detto...

Pino, mi rattrista molto leggere questa notizia. Grazie per avercelo ed avermelo ricordata con la foto (zazzera nera e occhialoni. Eravamo coetanei... quanti pomeriggi passati al Long Rifle. Mi sto ricordando Vito, a casa mia (casa paterna, quando con mio fratello stavano preparando qualche esame per l'Università. Persona dolce...
Sono molto commosso. Un sincero cordoglio alla famiglia.

Nino Foraci ha detto...

Persona perbene, amico fidato e sempre disponibile. Grave e prematura perdita!

Andrea Anselmi ha detto...

Ci siamo incontrati questa estate nel lungo mare Mazzini. Era da un pò di tempo che non ci vedevamo. Abbiamo parlato un pò intorno a problematiche sociali di cui era un attento osservatore. Apprendo della sua morte solo adesso aprendo il PC. Sono diventato di colpo triste. Era un amico,un compagno,una grande persona onesta e per bene. Ciao Vito!

Michel Pace ha detto...

Ancora un amico della nostra generazione che parte. Triste momento per famili iari e amici.

Lorenzo Fasulo ha detto...

Apprendo adesso con profondo dolore la notizia della scomparsa di Vito Giammarinaro. Ricordo con grande affetto la persona squisita e dolce
che era, ricordo con tenerezza i nostri trascorsi milanesi e mazaresi.
Alla famiglia e ai fratelli le mie piu' sentite condoglianze.

Gino D'Andrea ha detto...

Una tragedia Pino. Non sapevo. Sapevo solo che stava male... Condoglianze alla famiglia ed ai frateli che conosco!

Lorenzo Calamia ha detto...

Schietto, affabile, misurato, straordinariamente dolce, informatissimo. Questa è l'immagine che conservo, nella mente e nell'animo, di Vito Giammarinaro.

Enzo Gancitano ha detto...

Non avrei dovuto aprire facebook. Vito è stato compagno dei tre anni di scuola media e compagno di studio per alcuni mesi nella sua casa al centro della Mazara antica.Uomo generoso e mite. Non ricordo nei nostri incontri saltuari mai un'imprecazione, un moto di rabbia per un qualsiasi motivo. Non avrei dovuto aprire facebook...

Benito Mavilla ha detto...

Sentite condoglianze alla famiglia

Giacomo Anselmo ha detto...

Anch'io ho avuto modo di apprezzarne le qualità umane, sono veramente addolorato, le mie condoglianze alla famiglia.

Franco sammartano ha detto...

Pino, ti abbraccio affettuosamente, comprendo il tuo dolore, gli amici che se ne vanno ci lasciano sempre un vuoto che nè il ricordo nè il rimpianto riesce a colmare... mi associo al dolore per la perdita dell'amico Vito.

Pino Lombardo ha detto...

Nonostante vivo da 44 anni a Como, Vito era sempre presente nella mia memoria, chiedevo sempre sue notizie, nelle mie fugaci presenze mazaresi, ai suoi fratelli. Sono triste. Condoglianze ai suoi familiari

Mimma Barbera ha detto...

Pino, fare un tuffo nel passato di Mazara è sempre commovente anche se ho dovuto farlo ricordando delle persone molto care anche a me e che non ci sono più. Un abbraccio