23 aprile 2008

Ricordo di medici scomparsi


Vincenzo Ingraldo
(direttore saniatario dell'Ospedale e per tanti anni fu anche medico della Mutua)


5/12/1973 - Cattedrale 
Giuseppe Alestra, Gaetano Giacalone, Pino Catalano, Vito Ubaldino, Vito Ingraldo

Lungomare Mazzini
Pino Garraffa (presidente O. dei M.), Nino Margiotta (portiere O.), don Vito calandrino, don Antonino Bellissima

Funerali del Direttore sanitario Vincenzo Ingraldo







Mons. Emanuele Catarinicchia, Vito Mauriello (Medico Condotto e Medico di Famiglia)




Vito Mauriello - capitano medico




Qualche anno dopo

1 commento:

Gaspare Paladino ha detto...

Con Nino Patti siamo stati compagni di scuola dalle elementari fino al liceo. Era la mia bestia nera a scuola, bravissimo, mia madre me lo indicava sempre a modello. Qualche volta mi sono vendicato di lui per la sua bravura che ero costretto ad imitare quando mi toccava tralasciare il pallone per studiare. Nel periodo universitario con Vito Spina, Carmelo Stella e altri dimoravamo nella stessa pensione di Via Bandiera. Una volta tornando in pensione dopo aver giocato nel campinato giovanile, contro la Juventina, una squadra palermitana, essendomi fatto male sganbettato da un'avversario, poichè l'incontro si era svolto in un campo palermitano di periferia dove c'era un rottamatore di ferro vecchio e le mie ginocchia erano, come diceva mia madre, come quelle di "lu scheccu di lu issaru" Nino mi lesse, da un volume di sintomatologia, tutti i sintomi del tetano che immediatamente avvertii addosso. La notte non riuscii a dormire e, fatto un esame il giorno dopo, tornai a Mazara di corsa per andare da Andrea Marrone, medico della mia famiglia, che mi disse che ormai era tadi e non sarebbe stato efficace il vaccino. Passai tre giorni infernali. Alla fine quando ormai ero SALVO, tornato a Palermo, la notte entrai nella sua stanza e gli feci il gavettone. Lo ricordo con affetto da vero amico dal quale, in quel di Porta Palermo, assieme a Giovanni Cristaldi, abbiamo vissuto la nostra infanzia e prima giovinezza, come dice Giovanni e come si usava allora con il "PAGLIACCETTO"