Questa alta Ciminiera, simbolo della Mazara industriale di un tempo, faceva parte di quello che doveva essere il più grande moderno mulino-pastificio del meridione d’Italia. Il complesso industriale fu realizzato con orgoglio da Andrea Bonacasa nell’anno 1900 e rimase in produzione fino al 1915 quando l’Italia entrò nel primo conflitto mondiale. Fu il primo mulino meccanico a cilindri con annesso pastificio industriale ad essiccazione artificiale. Nella stessa area industriale veniva prodotto il vino“Marsala” e nella parte retrostante il mulino-pastificio si esercitava l’industria casearia. All’epoca il Bonacasa propose ufficialmente allo Stato italiano un progetto di riconversione del complesso industriale per destinarlo alla produzione di armi da guerra, e chiedendo in cambio l’esonero dal servizio militare di almeno uno dei suoi due figli maschi.Fu a causa dell’indifferente e silente comportamento dell’allora competente Ministero, o forse a causa di un periodo di particolare crisi patito nelle ultime annate di produzione, che l’attività venne a cessare appunto nel 1915. La ciminiera resistette fino al 2000, quando a causa del cattivo stato di conservazione, di fronte all’imminente rischio di crollo e pericolo per l’incolumità di persone e cose, venne demolita dal nipote del suo costruttore e suo omonimo. Il resto del complesso industriale, utilizzato oggi per attività legate all’agricoltura, conserva un suo valore ed interesse storico-culturale
1912 - Lettera commerciale
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