Era costume negli anni passati, che nei Saloni da barbiere i commessi donassero, ai propri clienti, nell’approssimarsi delle festività natalizie, dei piccoli calendarietti profumati, (talco, vaniglia, acqua di colonia), allo scopo di ottenere, per l’occasione, una mancia lauta più del solito. I gestori erano particolarmente interessati a conservarsi la clientela, e a fine anno facevano a gara, con i concorrenti, per offrire una varietà di soggetti per i piccoli calendari a forma di libretto da conservare nel portafoglio. Ricordo perfettamente l’esclamazione che si adoperava alla fine del taglio della barba o dei capelli: “ragazzo spazzola!” e il commesso correva a prendere spazzola e calendario per coccolare, speranzoso, il cliente assiduo. Diversi erano i soggetti che minuziosamente il principale predisponeva per ogni cliente: ai giovanotti “pose osè”, alle persone anziane “immagini di opere liriche” o “quadri d’autore”. Quelli più scabrosi li teneva da parte per un certo tipo di clientela. Vi propongo due calendarietti (ancora profumati), della mia collezione, di cimeli mazaresi, che vi riporteranno indietro nel tempo e chissà quanti ricordi susciteranno in alcuni di voi.
1942
1962
Qualche barbiere più "intrigante" donava una penna con all'interno inserita una ragazza in costume e capovolgendola scendeva più in basso lasciando la ragazza nuda!
Recentemente qualcuno le ha ripresentate
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